L'ALUNNO CON LE SCARPE ROTTE
Data: Domenica, 03 giugno 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


L’ALUNNO CON LE SCARPE ROTTE


Molti dicono che il problema dei ragazzi di oggi sta nella testa. Tempo fa leggevo un intervento di Marco Lodoli su Repubblica dove egli parlava di una sorta di vera e propria morte della mente dei giovani, un’ecatombe dell’intelligenza che li porta a capire poco e a ritenere ancor meno.
Io invece sono convinta che il problema dei ragazzi di oggi non sta nella testa, ma nei piedi. Guardate loro i piedi. Normali, dite, come tutti i piedi umani? No, guardate con attenzione. Quei piedi stanno comodamente rinchiusi in comode scarpe dal modico costo di cento, o anche centocinquanta, o addirittura duecento euro. Cioè quattrocentomila delle vecchie lire. Beh, direte voi, qual è il problema?
Già, qual è il problema? Me lo ha lucidamente spiegato un libro che mi è capitato per le mani qualche sera fa. Non lo leggevo da tempo, ma sapevo che era uno dei miei preferiti. S’intitola Le piccole virtù e raccoglie alcuni scritti di Natalia Ginzburg risalenti agli anni Cinquanta.  
Apertolo con curiosità, ho cominciato a leggere la prima pagina: “Io ho le scarpe rotte e l’amica con la quale vivo in questo momento ha le scarpe rotte anche lei. E so che anche con le scarpe rotte si può vivere. Nel periodo tedesco ero sola qui a Roma, e non avevo che un solo paio di scarpe. Se le avessi date al calzolaio avrei dovuto stare due o tre giorni a letto, e questo non mi era possibile. Così continuai a portarle, e per giunta pioveva, le sentivo sfasciarsi lentamente, farsi molli e informi, e sentivo il freddo del selciato sotto le piante dei piedi. E’ per questo che anche ora ho sempre le scarpe rotte, perché mi ricordo di quelle e non mi sembrano più tanto rotte al confronto, e se ho del denaro preferisco spenderlo altrimenti, perché le scarpe non mi appaiono più come qualcosa di molto essenziale.”
Oggi invece le scarpe rotte sono state sostituite da lussuose scarpe da duecento euro,  e i piedi, meno male, sono al caldo. Ma la testa si è sfasciata. Forse perchè, con duecento euro di scarpe ai piedi, non si capisce davvero più cosa è veramente importante e cosa no.

Silvana La Porta






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-7493.html