Iti ''Cannizzaro'' - Teatro e musica al serale
Data: Venerdì, 01 giugno 2007 ore 15:30:17 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Giorno 24 Maggio alla presenza di un numeroso pubblico composto per la massima parte di alunni, docenti, genitori, parenti e affini, nell’aula magna del nostro Istituto si è svolto lo spettacolo di fine anno realizzato dagli allievi del corso serale “Sirio” consistente nella messa in scena di una esilarante commedia dialettale di Giambattista Spampinato “La Buonanima di mia Suocera”.

Dopo il saluto da parte del Direttore del corso Prof. Domenico Di Stefano, il numeroso pubblico intervenuto ha potuto apprezzare, sottolineando con i ripetuti applausi a scena aperta, il grande impegno profuso dagli interpreti i quali si sono immedesimati talmente nella parte loro affidata da sembrare attori consumati, mentre la maggior parte degli alunni calcavano il palcoscenico per la prima volta. Il successo di questa performance è frutto del lungo lavoro preparatorio effettuato in sinergia con tutto lo staff della Scuola, dagli alunni che hanno dimostrato grande serietà e spirito di sacrificio nell’affrontare le prove, non solo con la loro puntualità e pazienza, ma anche con l’entusiasmo che spesso ha contribuito a superare le numerose difficoltà incontrate lungo il percorso, ai collaboratori scolastici Sigg. Alfio Romeo e Giuseppe Tringale e al Direttore del progetto Sirio Prof. Di Stefano, il quale è stato un supporto prezioso per la buona riuscita.

Questo lavoro teatrale, dopo la realizzazione dell’opera di N.Martoglio “I Civitoti in Pretura”, ha avuto una vasta eco anche tra le famiglie e gli stessi allevi frequentanti il corso serale, che hanno avuto parole di apprezzamento ed elogio per tutti i componenti lo staff. E’ da sottolineare ancora la grande valenza educativa di questa piece teatrale che ha visto cimentarsi sul palcoscenico alunni e docenti, consolidando ulteriormente il rapporto umano ancora più consistente tra docenti e alunni.

Tutti gli obiettivi educativi sono stati raggiunti; in particolare è da sottolineare la rivisitazione di un ambiente, la Catania degli anni sessanta, di un lessico ancora vivo come veicolo comunicativo, di esilaranti e paradossali situazioni che ci conducono verso le più prestigiose opere di Nino Martoglio. La valorizzazione del teatro localistico e del dialetto, così come dei beni storici, artistici ed architettonici, è un obiettivo che deve essere additato ai giovani come una meta imprescindibile poiché esso è un vettore comunicativo che ci permette di scoprire la nostra identità. L’entusiasmo e la buona riuscita di questo lavoro sarà da stimolo per la realizzazione di altre iniziative da proporre negli anni successivi.

Hanno preso parte al lavoro: Mario Filippo Musumeci, Monia Luca, Luigi Amoroso, Simona Buongiorno, Rina Rizzo, Gabriella Rapisarda, Prof. Massimo Tessitore, Prof. Agatino Barbagallo, Concetto Consoli, Vincenzo Azzarello, Francesco Salanitri, Rosalia Speciale. Coordinatrici: Prof.sse Matilde Graziano e Gina Gulisano.

 

 

 

 







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