«Cosa resta della civiltà? Meno di un’ombra
che ricopre gli occhi di chi sa e non parla».
Sono le parole, musicate alla chitarra, della
canzone «C’era una volta oggi» scritta dallo
studente Roberto Casabianca della terza
del liceo Cutelli che si è qualificato al primo
posto del premio «Carmelo Salanitro» .
Al premio sponsorizzato dalla Provinciaa
- giunto già alla IV edizione e coordinato
dalla docente Anna Marano - hanno partecipato
studenti delle medie superiori italiane
ed estere con un lavoro individuale e
autonomo ispirato ai valori della libertà e
della pace quali valori fondamentali nella
società democratica richiamati dalla figura
culturale, etica e politica del prof. Salanitro.
Nell’aula magna del Cutelli si è svolta la cerimonia
di premiazione e allo stesso tempo
anche commemorativa dell’illustre siciliano
che ha pagato con la stessa vita la difesa dei
valori umani e su cui hanno relazionato i
docenti Maria Grazia Addante, Mariella
Buonasera, Adele Trovato e Federico Martino.
Delle 50 opere giunte da tutta Italia sulla
tipologia del testo come saggistica, narrativa,
poesia, teatro, dell’opera artistica quali
grafica, pittorica, musicale, filmica e del
prodotto multimediale, il primo premio di
700 euro è andato a Roberto Casabianca, il
secondo di 500 euro a Maria Concetta Galvagno
dell’Istituto P.Branchina di Adrano
per il video multimediale "Pace e Libertà" e
il terzo di 300 euro a Simona Emanuele
dell’Istituto D’Arte di Catania per l’elaborato
pittorico «Cosa sono le nostre pene individuali
nell’infinito quadro dei dolori e dei
travagli?».
La giuria inoltre ha menzionato le opere
di 5 studentesse dell’Istituto di arte di Catania:
Chiara Abramo, Vanessa Militello , Alessia
Vecchio, Dalila Tipo e Gloria Rinaldi oltre
che quelle di Luisa Santangelo e di Martina
Del Pozzo del liceo Cutelli di Catania, di
Rosario Canale dello Scientifico "Volta" di
Reggio Calabria, di Stefano Leoni e di Luca
Nichetti entrambi dello scientifico di Crema.
L’incontro si è concluso con la testimonianza
e l’intervento dell’ex deportato Nunzio
Di Francesco.
IDA SCANDURA (da
www.lasicilia.it)