Droga. «Ispezioni contro lo spinello in classe». Il ministro Turco propone l’intervento a tappeto dei Nas. Fioroni: «Rendere i ragazzi consapevoli»
Data: Lunedì, 28 maggio 2007 ore 21:26:49 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dopo la morte in classe di un 15enne per un malore dopo uno spinello, è allarme per la diffusione di droga nelle scuole.

MILANO. Ispezioni dei Nas a tappeto nelle scuole di tutta Italia: questa è la proposta che il ministro della salute Livia Turco sottoporrà al suo collega di governo Giuseppe Fioroni, titolare del dicastero dell’Istruzione. La proposta è stata annunciata ieri a Milano dallo stesso ministro della Salute come una delle strade per arginare l’allarme droga, soprattutto per quanto riguarda lo spaccio, tra gli studenti di licei e istituti tecnici italiani. Allarme che desta sempre più preoccupazione dopo che lo scorso 16 maggio un ragazzo di 15 anni è morto in classe per un malore: all’intervallo avrebbe fumato con alcuni compagni uno spinello nel quale, si teme, sia stata inserita una sostanza altamente tossica. Allarme sorto anche per la vicenda del preside di un liceo di Torino che, con una lettera, ha chiesto ai carabinieri di fare un sopralluogo nella scuola: alcuni dei suoi alunni erano stati male e temeva facessero uso di sostanze stupefacenti. Timori fondati, perché durante il bliz un ragazzo e stato “beccato” mentre si preparava uno spinello e in un sottoscala sono stati trovati cinque dosi di hashish. «Proporrò al ministro Fioroni un’attività ispettiva dei Nas nelle scuole», dice convinta Livia Turco. «Ci ho pensato un po’ e credo sia utile un’ispezione a tappeto dei Nas», ripete sottolineando la necessità di un coordinamento con il collega dell’Istruzione. Anche perché per tutelare i ragazzi «in preda alle sostanze stupefacenti», non di rado tagliate con sostanze altamente nocive, c’è, inoltre, «un lavoro educativo da fare ed è la cosa più faticosa ma è fondamentale». E poi è necessario «combattere i trafficanti. Abbiamo una legge severissima che colpisce il consumo, ma ciò non serve a nulla. Bisogna, invece, colpire duramente il traffico. È quello che abbiamo intenzione di fare». Accanto al Governo, «le forze dell’ordine - prosegue - facciano fino in fondo la loro parte» così come i presidi, gli insegnanti e i genitori. «Non è più tollerabile questa diffusione capillare delle sostanze stupefacenti, non possiamo lasciare i nostri ragazzi in preda alle varie droghe». «Dobbiamo prima di tutto rendere i ragazzi consapevoli dei rischi che corrono con l’uso di alcol e droga», ha risposto il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni.

(da www.lasicilia.it)







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