27.05.2007. Flc-Cgil, Cisl Uil scuola hanno completato ieri le assemblee
territoriali in tutte le scuole della provincia in vista
delle sciopero del 4 giugno. In un comunicato congiunto
viene rilevato che sono state interessate tutte le
scuole della provincia di ogni ordine e grado e che l’affluenza
del personale docente e ata è stata molto partecipata
e che sono state affrontate le emergenze della
scuola.
Presentata e discussa la piattaforma contrattuale
2006-2009 e spiegate le motivazioni dello sciopero
provinciale e generale della categoria. I confederali denunciano
tagli ai bilanci delle scuole di 220,629 milioni
di euro; tagli agli stipendi dei supplenti di 324 milioni
di euro; tagli al personale docente di 23.358 e ata di
22462. Inoltre, si dice nel comunicato, la finanziaria del
2007 prevede tagli di organico di
14179 posti, tagli in Sicilia di 1129 docenti,
tagli a Catania di 298 posti.
I Confederali chiedono che il Governo
chiuda l’accordo con i sindacati
e riconosca quanto sottoscritto, cioè
l’aumento di 130 euro, con arretrati a
partire dal primo gennaio 2006; che
non vengano toccate le pensioni e si
garantisca il potere di acquisto, alle
scuole venga assegnato personale
adeguato( docente ed ata) per garantire
un servizio efficace ed efficiente
e il diritto allo studio.
Si è parlato del precariato con l’immissione
nei ruoli su tutti i posti vacanti
e l’estensione dei diritti (ferie,
festività, assenze per malattie, permessi)
ai supplenti, come il personale
di ruolo.
Per il prof. Pippo Denaro della Cisl
«bisognerà valorizzare la professionalità
e le competenze,affermare il nuovo
prestigio sociale degli insegnanti,
personale ata, per una scuola di qualità, garantire un
percorso di valorizzazione professionale; riconoscere
lavoro e responsabilità di tutti i profili, cioè assistenti
amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici».
Da parte sua il segretario provinciale dell’Uil scuola,
prof. Sandro Zammataro rileva: «Firmare il contratto è
un diritto legittimo per il personale della scuola ed è diventato
inderogabile. Gli stipendi sono fermi al 2005
ed il contratto è scaduto da 17 mesi e vi è stata una forte
erosione alle retribuzioni, mentre il lavoro è diventato
più complesso e pesante. Bisogna rilanciare la
qualità e dare più dignità alla scuola pubblica. E’ necessario
assumere su tutti i posti vacanti e stabilizzare il
personale docente ed ata».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)