Passaggi di ruolo. L’assegnazione dei posti.
Data: Martedì, 22 maggio 2007 ore 20:36:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Solo dopo l’8 giugno si saprà in quanti passano di ruolo Scuola, i precari sperano ancora Mentre nell’ufficio scolastico provinciale continua il difficile lavoro per approntare la graduatoria ad esaurimento provvisoria (ex permanente), che interessa gli insegnanti precari (domande da esaminare circa 16000), sia il personale docente non di ruolo, che non insegnante fanno calcoli sulla probabilità o meno di poter lasciare a partire dal prossimo 1° settembre il precariato. L’attesa è davvero snervante considerato che vi sono professori i quali hanno raggiunto quasi l’età pensionabile ed ancora sono precari. Docenti che da anni, magari facendo i pendolari da una scuola e l’altra, in posti distanti dal luogo di residenza, non sono ancora riusciti a dire ’addio’ al precariato.

La speranza, mista alla preoccupazione, è intensa da un anno e l’altro, per cui ogni estate per questi docenti è tutt’altro che ricca di vacanze. Purtroppo fino adesso molti precari sono stati costretti, ovviamente a malincuore, a rinviare sempre l’immissione nei ruoli. Si tratta di persone che hanno iniziato la loro carriera giovanissime, pervenendo oggi, come si è detto ai limiti dell’età pensionabile, senza avere ottenuto nulla di definitivo dallo Stato , tranne una supplenza che ogni anno inizia il primo settembre e si conclude, per molti, alla fine di giugno. Ovviamente, docenti che non potranno per nulla programmare il loro futuro, per esempio, mettere su famiglia, a causa della precarietà del posto di lavoro.

Quest’anno è iniziata una nuova attesa per verificare il piazzamento nella graduatoria ad esaurimento e aspettare che finalmente sia l’anno dell’allegria, cioè quello giusto per festeggiare la prima nomina di ruolo. Purtroppo, anche con il contingente di 50.000 posti per i docenti e 10.000 per il personale non insegnate il precariato aumenterà dal momento che i circa 1500 posti che presumibilmente verranno assegnati a Catania sono di gran lunga inferiore al numero di cattedre che lascerà il personale che andrà in pensione a partire dal prossimo primo settembre (circa 1600). Nella nostra provincia sarebbero necessarie almeno 5000 assunzioni infatti per eliminare il precariato.

«I posti che saranno assegnati a Catania - dice il segretario provinciale dello Snals Giovanni Tempera - sono come una semplice goccia d’acqua nel mare. A questo punto bisognerà attendere il decreto ministeriale con il quale viene determinata la ripartizione del contingente dei 50000 posti di docente nella nostra provincia suddivisa per tipologia e classi di concorso, mentre per il personale non insegnante per profili professionali. Penso che il contingente possa essere noto dopo l’otto giugno, cioè a conclusione di tutta la mobilità del personale di ruolo». Intanto, resta confermato il ’taglio’ di cattedre nella nostra provincia: tra docenti e non circa 250 posti in meno rispetto all’anno scolastico 2006-2007.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-7397.html