Solo
dopo l’8 giugno si saprà in quanti passano di ruolo Scuola, i precari sperano
ancora Mentre nell’ufficio scolastico provinciale continua il difficile lavoro
per approntare la graduatoria ad esaurimento provvisoria (ex permanente), che
interessa gli insegnanti precari (domande da esaminare circa 16000), sia il
personale docente non di ruolo, che non insegnante fanno calcoli sulla
probabilità o meno di poter lasciare a partire dal prossimo 1° settembre il
precariato. L’attesa è davvero snervante considerato che vi sono professori i
quali hanno raggiunto quasi l’età pensionabile ed ancora sono precari. Docenti
che da anni, magari facendo i pendolari da una scuola e l’altra, in posti
distanti dal luogo di residenza, non sono ancora riusciti a dire ’addio’ al
precariato.
La speranza, mista alla preoccupazione,
è intensa da un anno e l’altro, per cui
ogni estate per questi docenti è tutt’altro
che ricca di vacanze. Purtroppo fino
adesso molti precari sono stati costretti,
ovviamente a malincuore, a rinviare
sempre l’immissione nei ruoli. Si tratta di
persone che hanno iniziato la loro carriera
giovanissime, pervenendo oggi, come
si è detto ai limiti dell’età pensionabile,
senza avere ottenuto nulla di definitivo
dallo Stato , tranne una supplenza
che ogni anno inizia il primo settembre
e si conclude, per molti, alla fine di giugno.
Ovviamente, docenti che non potranno
per nulla programmare il loro futuro,
per esempio, mettere su famiglia, a
causa della precarietà del posto di lavoro.
Quest’anno è iniziata una nuova attesa
per verificare il piazzamento nella
graduatoria ad esaurimento e aspettare
che finalmente sia l’anno dell’allegria,
cioè quello giusto per festeggiare la prima
nomina di ruolo. Purtroppo, anche
con il contingente di 50.000 posti per i
docenti e 10.000 per il personale non
insegnate il precariato aumenterà dal
momento che i circa 1500 posti che presumibilmente
verranno assegnati a Catania
sono di gran lunga inferiore al numero
di cattedre che lascerà il personale
che andrà in pensione a partire dal
prossimo primo settembre (circa 1600).
Nella nostra provincia sarebbero necessarie
almeno 5000 assunzioni infatti per
eliminare il precariato.
«I posti che saranno assegnati a Catania
- dice il segretario provinciale dello Snals Giovanni Tempera - sono come
una semplice goccia d’acqua nel mare. A
questo punto bisognerà attendere il decreto
ministeriale con il quale viene determinata
la ripartizione del contingente
dei 50000 posti di docente nella nostra
provincia suddivisa per tipologia e
classi di concorso, mentre per il personale
non insegnante per profili professionali.
Penso che il contingente possa essere
noto dopo l’otto giugno, cioè a conclusione
di tutta la mobilità del personale
di ruolo». Intanto, resta confermato il
’taglio’ di cattedre nella nostra provincia:
tra docenti e non circa 250 posti in meno
rispetto all’anno scolastico 2006-2007.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)