Principe Umberto «Cenerentola» Da 18 anni si attende invano il previsto ampliamento del liceo scientifico che ormai «scoppia»
Data: Martedì, 15 maggio 2007 ore 01:02:59 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Un tavolo tecnico alla Provincia per risolvere il problema del liceo scientifico Principe Umberto. Anzi, i problemi. Quello di trovare nel breve periodo altre due aule. E quello di trovare una soluzione definitiva a un problema "atavico" di spazi. Il «caso» Principe Umberto è stato al centro di una interrogazione rivolta al presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Pagano dal consigliere della Margherita Salvatore Valenti. Una interrogazione articolata - rispondendo alla quale l’assessore Serafina Perra dichiara la disponibilità dell’Ente ad aprire un tavolo tecnico - nella quale si fa tutta la storia del mancato ampliamento del più antico liceo scientifico di Catania.

Risale a 18 anni fa, al 1989, la decisione di ampliare, vista l’aumentata popolazione scolastica la ricettività del Principe Umberto come di altre scuole superiori catanesi. Da qui l’affidamento a un raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Iter per la progettazione esecutiva di 10 nuovi edifici scolastici. Fra questi, negli anni, 7 sono stati realizzati e due in corso di realizzazione. «L’unica opera rimasta incompiuta - sottolinea Valenti - rimane dunque l’ampliamento del liceo Principe Umberto...».

Negli anni comunque le esigenze sono divenute pressanti e dopo proteste di ogni tipo, tre anni fa la Provincia ha assegnato al liceo un prefabbricato, sito in un terreno attiguo alla scuola, che ospita 6 aule. Il terreno è di proprietà dell’istituto Agrario siciliano Valdisavoja, Ente morale, al quale la Provincia versa un canone annuo di 32.528 euro. Uno «stillicidio» di risorse che peraltro non risolve del tutto le necessità del principe Umberto «tanto - precisa Valenti - che si è dovuto ricorrere al plesso distaccato della media Meucci di via sabato Martelli Gastaldi nel quale ci sono 10 aule e che risulta sfornito di laboratori, aula magna e biblioteca che risulta appannaggio esclusivo degli alunni del plesso centrale. E le attuali richieste da parte di nuovi alunni per la frequenza del liceo scientifico Principe Umberto (nell’anno scolastico 2007- 2008 è prevista la formazione di 60 classi contro le 58 attuali n.d.r.) sono ancora una volta superiori alla odierna disponibilità di aule il che aumenterà i problemi dell’istituto... ».

Un gran pasticcio, dunque, per questa scuola che rischia di interpretare la parte di Cenerentola. Da qui la richiesta del consigliere alla Provincia di ribadire la «volontà politica di risolvere in tempi brevissimi l’annosa e e grave questione in cui versa il Principe Umberto a causa del mancato ampliamento», assieme a una serie di interrogativi precisi: perchè tutto si è fermato? C’è la possibilità di espropriare il fondo dove ha sede il prefabbricato per pubblica utilità o comunque di acquisire terreni nei dintorni? Il Prg di Catania prevede la "nuova scuola"? Domande alle quali la Provincia si dice disponibile a rispondere «per la soluzione delle problematiche lamentate ». Resta da capire quando.

ROSSELLA JANNELLO (da www.lasicilia.it)







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