"Attività equestre per alunni in difficoltà" al De Nicola della Punta
Data: Lunedì, 14 maggio 2007 ore 20:59:44 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


"Attività equestre come strumento riabilitativo per alunni in difficoltà”: è questo il titolo del progetto che da qualche giorno si è concluso presso l’I.I.S.S. “De Nicola” di San Giovanni la Punta per cercare di aiutare quanto più è possibili un gruppo di ragazzi diversamente abili e che un impegnato manipolo di insegnanti di sostegno ha portato avanti con lusinghiero successo. “E’ una forma di riabilitazione che punta sul contatto fisico con i cavalli”, ci dice il prof.Antonino Longo curatore del progetto, “in modo che l’alunno  in difficoltà si senta più stimolato a potenziare le sue capacità psicomotorie e relazionali. Accarezzare il cavallo, stargli in groppa, spazzolarlo, accudirlo  se per un verso sono attività che aumentano il tono muscolare dell’alunno, dall’altro inducono alla sicurezza, all’autostima e a lenire parte della sua aggressività”. Cinque i docenti H coinvolti: Alfio La Rosa, che ha affiancato Longo, Maria Greco, Patrizia Accolla, Licia Di Franco, Giusy Trovato  i quali settimanalmente e  per cinque volte consecutive si sono recati coi ragazzi  nel maneggio dell’associazione Aita di San Giovanni la Punta e che, con l’indispensabile e professionale ausilio della dott. Giada Morales, si sono presi amorevole cura di questi alunni del “De Nicola”. C’è tuttavia da sottolineare  che l’intera somma per realizzare il progetto è uscita dai fondi dell’Istituto “De Nicola” e dall’entusiastico avallo del dirigente scolastico, prof. Orazio Lombardo, che col consiglio di Istituto hanno finanziato non solo i costi del pulmino per accompagnare i ragazzi ma anche i compensi per l’uso del maneggio dell’associazione Aita. “Contiamo di ripetere questo progetto anche l’anno venturo”, diceva il preside Lombardo, “ma con un maggior numero di ore e di coinvolgere soprattutto gli assessorati comunali competenti dell’Hinterland, almeno per la fornitura gratuita dei mezzi di trasporto. Se l’attività equestre come strumento pedagogico può dare buoni risultati per questi nostri alunni in difficoltà perché mai non potenziarli?” Ampiamente soddisfatti i docenti di sostegno che hanno visto i loro ragazzi più impegnati, disponibili e sicuramente anche più felici.







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