SICILIA, DOPO I DOCENTI TAGLIATI ANCHE I POSTI ATA
Data: Luned́, 14 maggio 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


rida Repubblica

Palermo: Scure su bidelli, tecnici e segreterie nelle scuole cancellati seicento posti
L´ALLARME

I tagli decisi a Roma arrivano dopo la soppressione di oltre mille cattedre

SALVO INTRAVAIA

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Dopo il taglio alle cattedre arriva quello al personale Ata. La scure del ministro dell´Economia, Tommaso Padoa Schioppa, si abbatte pesantemente sugli organici dei bidelli, del personale amministrativo e dei tecnici di laboratorio che il prossimo anno lavoreranno nelle scuole siciliane.
Una sforbiciata che in un solo colpo fa saltare 605 posti di lavoro (su un totale nazionale di 4.026 posti) solo parzialmente giustificata, secondo i sindacati, dal calo degli alunni. Flc Cgil, Cisl, Uil scuola e Snals giudicano inaccettabile «la pesante contrazione operata sugli organici del personale Ata dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Tagli che metteranno in ginocchio le scuole siciliane già penalizzate fortemente dalla riduzione di 1.126 posti di personale docente» e dai tagli operati dal governo Berlusconi. Basti pensare che negli ultimi 4 anni la riduzione del personale Ata in Sicilia è stata di ben 1.782 unità. Nell´Isola, dunque, l´avvio del prossimo anno scolastico si prospetta decisamente in salita per tutti: alunni, insegnanti e personale non docente. A farne le spese saranno soprattutto i bidelli che dovranno dire addio a 306 posti attualmente occupati da supplenti chiamati per nove mesi l´anno.
Dalla morsa del titolare dell´Economia non sono sfuggiti neppure gli impiegati delle segreterie scolastiche e gli assistenti tecnici: 168 posti in meno per i primi e 131 in meno per i secondi.
Ma cosa significa per la scuola tirare avanti ogni giorno con meno bidelli, addetti alle segreterie e tecnici di laboratorio? «Ancora una volta - spiegano i rappresentanti dei lavoratori - nelle scuole siciliane la qualità dell´offerta formativa subirà una forte battuta d´arresto: parecchi laboratori nel secondo grado rimarranno chiusi, gli uffici amministrativi avranno difficoltà a smaltire il già pesante carico di lavoro e in alcuni plessi non sempre si riuscirà a garantire la presenza dei collaboratori scolastici». Riduzioni di personale che oltre ad aggravare la già precaria situazione occupazionale dell´Isola avranno ripercussioni su fenomeni come «la dispersione scolastica, il bullismo e l´insuccesso formativo che si combattono anzitutto garantendo organici stabili e classi poco numerose». «Basti pensare al bullismo - rilancia Lillo Fasciana della Flc Cgil - qualcuno forse pensa di poterlo combattere a scuola riducendo la vigilanza e il personale?».
Ma forse nella polemica che ha indotto i sindacati a proclamare lo stato di agitazione si apre un piccolo spiraglio. «Su nostra richiesta - aggiunge Angelo Prizzi della Cisl - l´amministrazione si è impegnata ad intervenire presso il ministero per garantire la decente funzionalità dei servizi scolastici, oltre che a segnalare il grave stato di disagio di tutto il personale scolastico siciliano». Insomma, anche il direttore scolastico regionale, Guido Di Stefano, sembra condividere le difficoltà manifestate dai sindacati impegnandosi ad intervenire per alleggerire una situazione che a settembre si prospetta difficile.







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