Consulta provinciale. I giovani chiedono dialogo. I buoni propositi dopo la tragedia del Cibali
Data: Giovedì, 10 maggio 2007 ore 01:00:14 CEST
Argomento: Eventi


Si è tenuta, nella sede della Provincia di via Nuovaluce, ospite dell’assessore Margherita Ferro, una tavola rotonda della Consulta provinciale degli studenti nel corso della quale si è discusso dei differenti canali di comunicazione tra gli studenti e i docenti e del ruolo della famiglia e delle istituzioni. I giovani hanno espresso il bisogno di ricevere nuovi stimoli formativi e, soprattutto, il desiderio di trovare dall’altro lato della cattedra un riferimento che dia risposte concrete ai problemi quotidiani e «affronti con meno distacco la diversità adolescenziale». Una richiesta che l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche ha detto di volere cogliere cercando un migliore coordinamento tra scuola, famiglia e istituzioni. Ai giovani l’assicurazione del massimo impegno, ma allo stesso tempo la richiesta di rispettare la "cosa pubblica", e il riferimento è agli atti di vandalismo nelle scuole «dove sono prese di mira le strutture che spesso subiscono gravi e irreparabili danni». Danni sempre gravi e tanto più in considerazione degli investimenti che l’amministrazione provinciale ha fatto nelle scuole finanziando la ristrutturazione di edifici che sono stati messi in sicurezza.

Al tavolo di lavoro hanno partecipato il questore di Catania, Michele Capomacchia, il provveditore Raffaele Zanoli, il presidente della Consulta di Catania Ugo Bellavia, la referente dell’Usp Anna Maria Battiato, il giudice onorario del tribunale dei minori Salvo Coco, Padre Miguel dell’ordine dei Legionari di Cristo, dirigenti scolastici, docenti genitori, alunni di varie scuole superiori e rappresentanti di enti di formazione professionale.

Un invito a trovare dalle occasioni di contrasto un punto di contatto che generi scelte e atteggiamenti positivi è giunto dal questore Capomacchina che ha detto di condividere la posizione di un genitore che ha affermato che "non si può pretendere la pace con l’utilizzo della violenza". Il questore ha anche invitato i presenti a prendere parte al 155° anniversario della Polizia che quest’anno, dopo la tragedia del 2 febbraio, non sarà una festa, ma una commemorazione.

Il presidente della Consulta, Ugo Bellavia, a nome degli studenti, ha affermato che la scuola «deve essere una palestra di vita». Scontento del risultato dei lavori uno studente dell’Alberghiero di Nicolosi, Sergio, che si è rammaricato per l’esigua rappresentanza dei professori e per la poca disponibilità all’ascolto di qualche docente presente in aula.

(da www.lasicilia.it)







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