La Cisl scuola catanese, in un comunicato,
rileva che «il regolamento Dpr. 233 del
1998 statuisce che le istituzioni devono
garantire ai giovani una pluralità di scelte,
articolate sul territorio, che agevolano
il diritto all’istruzione». Il prof. Pippo Denaro,
componente del sindacato, sostiene
che il dimensionamento «è finalizzato
al conseguimento degli obiettivi didattico-
pedagogici programmati, mediante
l’inserimento dei giovani in una
comunità educativa culturalmente adeguata
e idonea a stimolare le capacità di
apprendimento e di socializzazione». Per
raggiungere detto obiettivo secondo la
Cisl «occorre essere molto responsabili,
evitare qualsiasi scelta che possa apparire
"interessata" e soprattutto coinvolgere
con pari dignità non solo gli enti locali,
ma i dirigenti scolastici e gli organi collegiali
di ogni singola scuola». Rifacendosi
ai recenti incontri dei componenti dei
tavoli tecnici, Denaro sostiene che «si
dovranno definire i criteri ed obiettivi comuni
(verticalizzazione e nuovi indirizzi),
ma soprattutto, e ciò da noi è stato
formalmente chiesto all’assessore regionale,
regole e procedure scelte».
Problematiche attenzionate dall’assessore
Leanza, dal dirigente del dipartimento
dell’assessorato regionale P.I. Patrizia
Monterosso, da tutti i componenti
del tavolo tecnico, nonché dal dirigente
dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli.
Infatti, l’obiettivo di Leanza, come di
tutti coloro che si stanno occupando di
dimensionamento, è quello di fronteggiare
problemi non rivolti all’emergenza,
come nel passato, ma di concretare un
piano che possa garantire il dimensionamento
delle istituzioni scolastiche tenendo
conto in particolare delle scuole a
rischio.
La Cisl rileva infine che «una buona
scuola ha bisogno di risorse certe, di arredi,
sussidi per ragazzi, di messa in sicurezza
degli edifici, stabilità di organici e
di immissione nei ruoli di migliaia di
precari che vivono oggi in una situazione
molto drammatica, di condizioni di
lavoro meno usuranti, di rispetto delle
cadenze contrattuali e di stipendi sicuramente
più dignitosi». Anche il problema
della sicurezza degli edifici non sfugge a Leanza, tant’è che l’assessore regionale
ha promesso che entro tre anni tutti gli
edifici scolastici saranno sicuri. Comunque,
il problema della razionalizzazione
della rete scolastica è ben avviato e vi sono
speranze concrete affinché tutte le
scuole al più presto possibile abbiano
gli organici nella norma, cioè un minimo
di 500 alunni ed un massimo di 900.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)