INVALIDITA' RICONOSCIUTA DA AS E MINISTERO DELL'ECONOMIA, MA NON DALLA SCUOLA
Data: Martedì, 01 maggio 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Invalidità, riconosciuta da As e Ministero dell'Economia ma non dalla Scuola


30 aprile 2007 - Francesca Rennis
Disoccupati o non disoccupati nel momento dell’Aggiornamento o Inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento, l’Azienda sanitaria e il Ministero dell’Enonomia e delle Finanze riconoscono lo stato di invalidità superiore al 45 per cento, mentre l’Istituzione scolastica fa orecchie da mercante smentendo la legge 68/99.

In una situazione incerta in cui la definizione di disoccupazione lascia aperte contraddizioni e indecisioni penso debba essere accolto l'indirizzo preminente dato dalla Direzione Regionale della Puglia con la nota del 12 aprile 2007, con la quale si conserva il requisito di disoccupazione anche se si è in servizio con un contratto a tempo determinato.


Ho trovato diversi motivi perché debba essere riconosciuta l'acquisizione di un nuovo status esistenziale, il quale non è quindi acquisizione di titoli culturali o specializzazione. Motivi che spero vengano fatti propri da associazioni a tutela delle categorie cosiddette “deboli”, sindacati, associazioni scolastiche affinché si solleciti un riconoscimento pieno anche da parte dell'istituzione scolastica, primo passo per garantire pari opportunità. Affinché la legge 68/99 non rimanga solo sulla carta.

Intanto:
- il Decreto di Aggiornamento delle graduatorie anticipa i tempi ad Anno Scolastico ancora in corso per rispondere ad un'esigenza di espletamento delle incombenze degli U.S.P. ai fini di definizione degli organici di diritto, mentre dovrebbe essere fatta a fine anno scolastico (con docenti in stato di disoccupazione);

- è diretta a coloro che nel momento delle convocazioni saranno disoccupati disponibili da subito ad un nuovo contratto di lavoro;

- alla fine del contratto di lavoro gli invalidi civili, ora occupati, potranno essere iscritti nelle liste speciali della disoccupazione presso il Centro provinciale per l'impiego, ma del nuovo status non si potrà far cenno neanche il prossimo anno perché l'aggiornamento è valido per due anni;

- i docenti, definiti in questo contesto “occupati”, al termine dell'anno di servizio possono godere dei benefici economici della disoccupazione a requisiti ridotti o normali. Constato da ultimo che per beneficiare nei prossimi anni della riserva “N” diversi docenti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno 2007 hanno preferito l'alternativa, discutibile quanto dolorosa ed antieconomica, del licenziamento. Una scelta estrema, e forse anche ai limiti della legalità, che dimostra ancora una volta il disagio e il malessere della classe insegnante.





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