Il Ministero ha la emanato la circolare
relativa all’immissione nei ruoli dei dirigenti
scolastici, di questi circa 50 sono
catanesi, che, ovviamente, occuperanno
le sedi prive di dirigenti scolastici
di ruolo. Addirittura, potrebbero
avere la nomina i candidati che hanno
partecipato al concorso riservato del
2002, ma privi di almeno un anno di
incarico di presidenza.
Si sarebbe potuto partecipare al concorso
riservato anche con un solo anno
di incarico, ma vi sono stati candidati
che non avevano i requisiti indicati nel
bando concorsuale, ma il Tar li ammise
con riserva, successivamente, avendo
superato le prove, potranno avere
regolarmente assegnata la sede, sia
pure al completamento dell’ultima
operazione, cioè dopo la sistemazione
degli aspiranti presidi con almeno un
anno di servizio prestato in qualità di
incaricati. Insomma, un ’pasticcio’ all’italiana,
ormai prassi ’normale’ nei concorsi
per dirigenti scolastici che quasi
sempre finiscono al Tar.
I principi ordinatori della sequenza
sono tratti dall’interpretazione della
legge finanziaria, della legge 17 del
2007(decreto legge cosiddetto milleproroghe
n. 300 2007) e della legge 43
del 2005. Innanzi tutto verranno immessi
nei ruoli i partecipanti a pieno
titolo dei due concorsi: prima i vincitori
del concorso ordinario, essendo stato
bandito per primo, nel numero dei
posti messi a concorso( 1500), successivamente,
i partecipanti del concorso
riservato( 1458 posti più 154 posti in
attesa di autorizzazione del Ministero
dell’economia essendo già stati calcolati
dal Ministero della P.I.).
I posti assegnati corrispondono da
un lato ai posti risultati vacanti fino al
2005-2006 a beneficio dell’ordinario e
messi a bando (1500) con il provvedimento
del 2004 e, dall’altro, i posti vacanti
al primo settembre 2006 (come
prevedono la legge 43 e la legge finanziaria
del 2007) a beneficio dei
presidi incaricati e messi bando (1458
più 154) con il provvedimento del
2006.
Qualora in qualche Regione non dovesse
concludersi in tempo il concorso
riservato, i posti saranno accantonati,
cioè non saranno assegnabili per le
immissioni nei ruoli, ma in forza della
legga 43 andranno ad incarico di presidenza.
Subito dopo la sistemazione
dei vincitori a pieno titolo nel numero
dei posti messi a bando dei due concorsi,
la circolare colloca i rimanenti
vincitori dell’ordinario: prioritariamente
i 150 del 10 per cento dell’ordinario,
in secondo luogo i riservisti, in
terzo luogo i partecipanti al corso di
formazione intensivo.
Dopo la sistemazione dei concorrenti
dell’ordinario verranno immessi
nei ruoli i vincitori del riservato nel
seguente ordine. I componenti dell’aliquota
del 10 per cento del concorso
bandito il 2006; i concorrenti non utilmente
graduati recuperati del concorso
riservato del 2002: quindi i non
utilmente graduati del concorso 2006,
infine i candidati partecipanti al concorso
riservato del 2002 ma privi di almeno
un anno di incarico. I posti realmente
esistenti, secondo fonti ministeriali,
per le immissioni nei ruoli dal
primo settembre del 2007 sono 1500
per l’ordinario, 1612 per il riservato. Insomma,
è intenzione del Ministero,
considerati i molti pensionamenti di
dirigenti scolastici, di coprire tutte le
sedi vacanti al primo settembre 2007.
Allo stato attuale per passare da professori
a presidi è sufficiente avere un
anno di incarico di presidenza. In un
passato ormai non recente per fare i
presidi si sosteneva un concorso nazionale
a Roma.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)