LA
PIU' SEMPLICE e moderna versione di Linux, il sistema operativo
gratuito alternativo a Microsoft Windows e Apple Mac OS X, ha il nome e
la fisionomia di un agile cerbiatto. In perfetto orario con gli impegni
annunciati sei mesi fa, lo scorso giovedì 19 aprile è stata rilasciata
la versione 7.04 di Ubuntu Linux, alias Feisty Fawn, che in italiano
vale più o meno, appunto, cerbiatto esuberante. Il nuovo animale non
sostituisce il pinguino nell'immaginario zoologico del sistema open
source, ma vale come una metafora. La nuova Ubuntu è come "un giovane
cervo che con coraggio ed esuberanza esplora un mondo sconosciuto con
occhi liberi da pregiudizi", per citare le parole di Mark Shuttleworth,
il giovane miliardario da new economy che da tre anni sponsorizza la
creazione del sistema operativo quando non è impegnato a finanziare
progetti di sviluppo scolastico in Africa.
E di coraggio ed esuberanza Ubuntu ne
ha da vendere. In testa alla lista dei propositi del progetto vi è
nientemeno quello di scalzare Microsoft Windows dal monopolio dei
sistemi operativi per personal computer. Secondo gli sviluppatori il
sistema di Microsoft "frena l'innovazione e limita l'accesso alle
tecnologie ad una piccola parte di popolazione mondiale". Ubuntu è
l'esatto contrario: è gratuita, è aperta ed è libera. Non solo è
possibile scaricarne una versione da Internet e usarla liberamente
assieme alle centinaia di programmi con cui viene distribuita, ma
chiunque può studiarla, modificarla e ridistribuirla del tutto
liberamente. Un sistema che libera la creatività, l'innovazione e
consente a tutti di poter usufruire liberamente del lavoro altrui.
Il
programma, quello di sfidare
direttamente Microsoft, poteva sembrare solo una felice utopia fino a
qualche tempo fa. Ma versione dopo versione Ubuntu sta rendendo il
proposito sempre più tangibile. L'ultima ne è un esempio lampante,
concentrata come è nel fornire un sistema che sia il più possibile alla
portata di qualsiasi utente: semplice, funzionale, oltre che stabile,
sicuro e gratuito.
Le caratteristiche di Ubuntu
sono di
primo livello. Il supporto alle componenti hardware del computer,
tallone d'achille di molti sistemi Linux, è eccellente e dopo l'avvio
con molta probabilità potrete usare senza modificare nulla le schede
grafiche, la scheda Wi-Fi per la connessione Wireless, le penne USB e
decine di altri componenti. Il sistema di installazione, altro punto
critico per gli utenti alle prime armi, consente senza nessun
intervento esperto di far coesistere senza problemi un sistema Windows
accanto ad un sistema Linux.
Gli utenti di
Windows vengono quasi
accompagnati mano per mano nel nuovo ambiente. Grazie al Windows
migration tool, all'atto dell'installazione, si può importare nel nuovo
sistema decine di impostazioni conservate in Windows XP. È possibile
lasciare che il sistema trasferisca e configuri automaticamente account
di messaggeria istantanea, foto digitali, siti preferiti, sfondi del
desktop senza dover riconfigurare tutto a mano.
Molto è stato fatto dal punto di vista
dell'interfaccia. Utilizzando gli Effetti Desktop si abilitano diversi
miglioramenti visuali e di usabilità che rendono il sistema più
divertente da usare sia di Windows Vista sia di Mac OS X. Di sicuro
effetto è il "cubo", ossia una visione tridimensionale di quattro aree
di lavoro che può essere attivata sia dalla tastiera sia dal mouse e
che consente di ordinare meglio le applicazioni aperte sul Desktop.
Efficace il supporto alla
multimedialità. Se si esegue un file video o un file audio non
riconosciuti, Ubuntu aprirà subito una finestra che consente con un
solo clic di recuperare da Internet tutti i principali componenti per
visualizzare o riprodurre il file, siano essi in formato Divx, Xvid,
Mp3 o altro, con solo qualche problema per i file in formato QuickTime
di Apple. Con la stessa semplicità, attraverso un pannello ad hoc, si
possono inoltre installare centinaia di software gratuiti scaricabili
direttamente da Internet e configurati automaticamente dal sistema.
Ubuntu viene rilasciata con lo stato
dell'arte dei software open source per Linux. All'interno saranno già
configurati e pronti da usare sia la suite di strumenti di produttività
OpenOffice sia il browser Firefox. Sono presenti inoltre strumenti per
la gestione e organizzazione delle fotografie digitali, software di
fotoritocco, un player di file musicali simile ad iTunes che offre
anche il supporto all'iPod e diversi altri programmi per l'uso
quotidiano del Pc, compreso un lungo elenco di giochi.
Insomma, il cerbiatto che anima
Ubuntu ha tutte le carte in regola per poter dissipare la coltre di
diffidenza che ancora circonda, almeno nel mercato dell'informatica di
massa, il sistema operativo Linux, relegato nella nicchia dei sistemi
da "smanettoni". E il momento è anche propizio: le vendite di Windows
Vista, nonostante i proclami di successo di Microsoft, non sembrano
entusiasmare gli utenti, specialmente quelli aziendali. Dell, il
principale produttore di Pc al mondo assieme ad HP, è stata addirittura
spinto dalle richieste degli utenti a reintrodurre per alcuni segmenti
di prodotto il vecchio ma ben conosciuto Windows XP. E le cose non
vanno bene nemmeno in casa Apple: Leopard, la nuova versione di Mac OS
X prevista per questi mesi, ha subito un drastico rinvio - a causa del
lancio dell'iPhone - e non sarà disponibile prima del prossimo ottobre.
Tutt'altro momento sta invece vivendo
Ubuntu. All'annuncio della disponibilità della nuova versione i server
dell'azienda sono stati letteralmente presi d'assalto dai navigatori e
il sito principale è rimasto indisponibile per diverse ore. Un favore
degli utenti che si aggiunge agli attestati di stima, diretti o
indiretti, che giungono da tutto il mondo. Tra gli ultimi quelli del
Parlamento francese che, a partire dalla prossima estate, doterà i
deputati e i loro assistenti di computer con la distribuzione
sudafricana. Google, del resto, ne usa una versione modificata
all'interno dei propri laboratori.
Ubuntu
viene distribuita in diverse versioni: Desktop per gli usi più
comuni, Server per i computer utilizzati nella gestione di servizi
informatici, compresa la virtualizzazione, e Alternate per i computer
con poca disponibilità di memoria. Sono inoltre presenti altre tre
diverse versioni destinate all'insegnamento (Edubuntu), a computer
datati (Xubuntu) e con una diversa interfaccia grafica (Kubuntu). Tutte
le versioni possono essere scaricate a partire dal
sito ufficiale del
progetto oppure ordinate, gratuitamente, con il
servizio
Ubuntu
ShipIt.