Fra le novità dell’esame di terza media anche due prove di lingua straniera. «Frequenti? Sarai ammesso»
Data: Lunedì, 16 aprile 2007 ore 20:43:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In tutte le scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie) di Catania si lavora già per organizzare il previsto esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, cioè l’esame di terza media.

Le disposizioni emanate recentemente dal Ministro Fioroni confermano la competenza esclusiva delle commissioni esaminatrici nel predisporre tutte le prove di esame, chiudendo così tutte le discussioni sorte sulla base di una non confermata previsione che lasciava presupporre l’istituzione di prove scritte ministeriali.

Le commissioni, pertanto, opereranno come per il passato per esaminare gli alunni delle terze classi che, come prevede una delle novità appena disposte, saranno indistintamente ammessi agli esami alla sola condizione di aver frequentato almeno i tre quarti dei giorni di lezioni previsto dal calendario scolastico.

Anche gli eventuali "assenteisti" potrebbero tuttavia essere ammessi agli esami qualora i criteri stabiliti dal collegio dei docenti prevedessero la deroga per particolari tipologie di assenze. In tutti gli altri casi l’ammissione sarà disposta di ufficio indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti conseguiti al termina dell’anno scolastico.

Altra novità riguarda l’effettuazione delle prove di lingua straniera, considerato che quest’anno è stato previsto per tutte le classi l’insegnamento della seconda lingua comunitaria. Il completamento regolare del triennio relativamente alla seconda lingua non è avvenuto, però, uniformemente per tutte le realtà scolastiche, per ragioni varie che vanno dalla carenza di personale abilitato alla mancata garanzia di continuità del medesimo personale, considerato che tutti i posti di detto insegnamento sono rimasti in organico di fatto con tutto ciò che tale condizione comporta per l’instabilità del personale.

Non sono da escludere nemmeno i casi - che sono avvenuti realmente - in cui una sia pur minima percentuale di alunni non ha usufruito del suddetto insegnamento a causa del trasferimento in altra scuola che aveva istituito insegnamento di lingue comunitarie diverse da quella precedentemente studiata.

Per tali ragioni il Ministero considera questo anno di prima applicazione del pieno regime quale anno sperimentale e consente l’effettuazione della prova scritta di seconda lingua con procedura straordinaria. Ed ecco perchè i collegi dei docenti possono infatti deliberare che l’esame scritto di seconda lingua possa avere carattere sperimentale con la programmazione di un’unica prova per entrambe le lingue, purché la valutazione venga riferita complessivamente ad entrambe le discipline.

Eccezioni sono previste per gli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dalle "indicazioni", in quanto le commissioni dovranno tenere conto della durata dello specifico percorso compiuto dagli alunni e dei relativi livelli di competenza conseguiti.

Pressoché confermate invece le disposizioni relative a tutti gli altri tradizionali aspetti dell’esame, ivi compreso il colloquio pluridisciplinare che potrà essere condotto in modo autonomo nel rispetto dei criteri stabiliti dalla commissione esaminatrice che dovrà operare collegialmente per accertare, come sempre, il livello di maturazione globale dell’alunno.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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