In
tutte le scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie) di Catania si lavora
già per organizzare il previsto esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione, cioè l’esame di terza media.
Le disposizioni
emanate recentemente dal Ministro Fioroni confermano la competenza esclusiva
delle commissioni esaminatrici nel predisporre tutte le prove di esame,
chiudendo così tutte le discussioni sorte sulla base di una non confermata
previsione che lasciava presupporre l’istituzione di prove scritte ministeriali.
Le commissioni,
pertanto, opereranno come per il passato per esaminare gli alunni delle terze
classi che, come prevede una delle novità appena disposte, saranno
indistintamente ammessi agli esami alla sola condizione di aver frequentato
almeno i tre quarti dei giorni di lezioni previsto dal calendario scolastico.
Anche gli eventuali
"assenteisti" potrebbero tuttavia essere ammessi agli esami qualora i criteri
stabiliti dal collegio dei docenti prevedessero la deroga per particolari
tipologie di assenze. In tutti gli altri casi l’ammissione sarà disposta di
ufficio indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti conseguiti al
termina dell’anno scolastico.
Altra novità riguarda l’effettuazione delle prove di lingua
straniera, considerato che quest’anno è stato previsto
per tutte le classi l’insegnamento della seconda lingua
comunitaria. Il completamento regolare del triennio
relativamente alla seconda lingua non è avvenuto,
però, uniformemente per tutte le realtà scolastiche,
per ragioni varie che vanno dalla carenza di personale
abilitato alla mancata garanzia di continuità del medesimo
personale, considerato che tutti i posti di detto insegnamento
sono rimasti in organico di fatto con tutto
ciò che tale condizione comporta per l’instabilità del
personale.
Non sono da escludere nemmeno i casi - che sono avvenuti
realmente - in cui una sia pur minima percentuale
di alunni non ha usufruito del suddetto insegnamento
a causa del trasferimento in altra scuola che aveva istituito
insegnamento di lingue comunitarie diverse da
quella precedentemente studiata.
Per tali ragioni il Ministero considera questo anno di
prima applicazione del pieno regime quale anno sperimentale
e consente l’effettuazione della prova scritta di
seconda lingua con procedura straordinaria. Ed ecco perchè i collegi dei docenti possono infatti deliberare
che l’esame scritto di seconda lingua possa avere carattere
sperimentale con la programmazione di un’unica
prova per entrambe le lingue, purché la valutazione venga
riferita complessivamente ad entrambe le discipline.
Eccezioni sono previste per gli alunni che non hanno
raggiunto gli obiettivi previsti dalle "indicazioni", in
quanto le commissioni dovranno tenere conto della
durata dello specifico percorso compiuto dagli alunni e
dei relativi livelli di competenza conseguiti.
Pressoché confermate invece le disposizioni relative
a tutti gli altri tradizionali aspetti dell’esame, ivi compreso
il colloquio pluridisciplinare che potrà essere
condotto in modo autonomo nel rispetto dei criteri stabiliti
dalla commissione esaminatrice che dovrà operare
collegialmente per accertare, come sempre, il livello
di maturazione globale dell’alunno.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)