SI DICE ''CIOCCOLATO'' O ''CIOCCOLATA''?
Data: Venerd́, 06 aprile 2007 ore 09:46:22 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 La differenza di genere tra “cioccolato” o “cioccolata” affonderebbe le sue radici nelle varianti di preparazione intervenute nel corso del tempo.
Al momento della scoperta del cacao e della sua successiva importazione in Europa, con “cioccolato” si indicava quasi esclusivamente la bevanda piccante e amarognola preparata alla maniera sudamericana, che donava forza e vigore a chi riusciva a sorbirla tutta di un fiato con un gesto maschio.
Ancora all'inizio del '600 la ritualità della sua preparazione era immutata poi, per la perdita della componente amarognola piccante in favore d’ingredienti più gentili, il cerimoniale di degustazione cambiò. La bevanda iniziò ad essere elaborata con movimenti morbidi, ed il "rude cioccolato" bevuto in un solo fiato, diventò la "dolce cioccolata" da degustare lentamente.
Dalla metà dell’800 con il successo dell’industria del cacao, netta fu la distinzione fra i termini:
-cioccolato, alimento nella versione solida;
-cacao, polvere dolce o amara solubile o no per dolci e bevande;
-cioccolata, bevanda calda.
Oggi un buon cioccolato acquistato o preparato in casa dev'essere: liscio, brillante, privo di cavità, di facile rottura e dal profumo gradevole. Inoltre deve sciogliersi completamente in acqua, senza lasciare residui, non contenere più del 50% di zuccheri, e per nessun motivo farina o fecola.










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