Da Giuseppe Bertagna a Edgar Morin
Data: Giovedì, 05 aprile 2007 ore 11:02:59 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


La Moratti si è servita dell'opera di G. Bertagna, Fioroni si rivolge a E. Morin . L'occasione è "Cultura Scuola Persona. Verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione". Dopo averli conosciuti e aspettando le novità per la scuola italiana rilassiamoci con un video di Beppe Grillo ...

 

 

da emsf.rai.it

Giuseppe Bertagna

VITA
Giuseppe Bertagna è stato professore di Storia e Filosofia in diversi Licei ed Istituti Superiori. Dopo aver svolto incarichi di Preside e di Ispettore Tecnico di Scienze Storiche e Sociali ha lasciato ogni incarico amministrativo per dedicarsi all’insegnamento della Pedagogia presso la cattedra di pedagogia Generale all’Università Statale di Bologna (facoltà di Psicologia). Svolge, inoltre, l’attività di professore incaricato di Didattica presso L’Università degli Studi di Torino.
È redattore capo delle riviste "Nuova secondaria" (mensile di cultura, orientamenti educativi e problemi didattico – istituzionali per la scuola secondaria superiore) e "Scuola e didattica" (quindicinale di problemi ed orientamenti per la scuola media).

OPERE
Tra le sue opere ricordiamo Cultura e pedagogia per la scuola di tutti (1992); La riforma necessaria (1993); Educazione, continuità e scuola (1994).

PENSIERO
Bertagna ha sempre aderito ad un orientamento pedagogico basato sulla convinzione che dovrebbe essere la scuola ad adattarsi alle esigenze di crescita educativa degli allievi e non viceversa. Questa idea attraverso tutti i suoi scritti, volti ad elaborare una teoria della scuola e della didattica di matrice chiara e personalistica.

Edgar Morin

VITA
Edgar Morin è nato a Parigi nel 1921. Entrato a vent'anni nel P.C.F., quando la Francia era ancora occupata, ne viene escluso dieci anni dopo. Sociologo al C.N.R.S., si dedica negli anni Cinquanta a ricerche, rimaste celebri, sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Collabora con articoli politici al "France-Observateur" e poi al "Nouvel Observateur". Fonda, nel 1956, con altri intellettuali transfughi del P.C.F., che non hanno abbandonato l'idea comunista, la rivista "Arguments", che si ispira alla rivista "Ragionamenti" di Franco Fortini, e durerà fino al l962, trattando i temi politici centrali degli anni Cinquanta e Sessanta: il congelamento della lotta di classe nei paesi del "socialismo reale", la nuova classe burocratica, la guerra d'Algeria, il gaullismo. Nel 1967, con Roland Barthes e Georges Friedmann, fonda "Communications", di cui è tuttora direttore. Un soggiorno al Salk Institut nel l969 lo mette a contatto con la teoria dei sistemi che costituirà il punto di partenza delle sue successive ricerche epistemologiche. E' membro del Centre national de la recherche scientifique. Nel 1987 ha vinto il Premio Europeo "Charles Veillon".

OPERE
L'An zéro de l'Allemagne, Paris 1946; L'homme et la mort, Paris 1951; Le cinéma ou l'homme imaginaire, Paris, 1956, trad. it. Il cinema e l'uomo immaginario , Milano, 1957; Les stars, Paris, 1957; Autocritique, Le Seuil, Paris, 1959, 2ª ed. l994; L'esprit du temps, Paris, 1962; L'industrie culturelle, Paris, 1962, trad. it. L'industria culturale, Bologna, 1974; Introduction à une politique de l'homme, Le Seuil Paris, 1965; con C. LEFORT e J. M. COUDRAY, Mai 68: la brèche, Fayard, Paris, l968 (nouvelle éd. suivie de Vingt ans après, Complexe, Bruxelles, l988), trad. it. La comune di Parigi del maggio l968, Il Saggiatore, Milano, l968; Le paradigme perdu, Le Seuil, Paris, 1973, trad. ital. Il paradigma perduto Bompiani, Milano, 1974; La méthode I. La Nature de la Nature, Le Seuil, Paris, 1977, trad. it. parz. Il metodo. Ordine, disordine, organizzazione, Feltrinelli, Milano, 1983; La méthode II. La Vie de la Vie, Le Seuil, Paris, l980, trad. it. parz. La vita della vita, Feltrinelli, Milano, 1987;Le rose et le noir, Paris, l984; La méthode III. La Connaissance de la Connaissance, Le Seuil, Paris, l986, trad. it. La conoscenza della conoscenza, Feltrinelli, Milano, l989; Penser l'Europe, Paris, 1987, Pensare l'Europa, Milano, 1988; La méthode IV. Les Idées, Le Seuil, Paris, l99l, trad. it. Le idee: habitat, vita, organizzazione, usi e costumi, Feltrinelli, Milano, l993; con A.-B. Kern, Terre-Patrie, Le Seuil, Paris, l993. In collaborazione con Jean Rouch, Morin ha diretto anche il film Chronique d'une été (1961).

PENSIERO
Al centro dell'impegno politico e delle prime ricerche di Edgar Morin c'è una lucida e vivace analisi della cultura di massa quale complesso di miti, simboli e immagini della vita reale e della vita immaginaria, in cui l'uomo quotidianamente si attua e si riconosce. Successivamente Morin ha intrapreso una vasta indagine del rapporto natura-cultura in base al concetto di "complessità". La cultura costituisce un sistema generatore di alta complessità in cui, a partire da un certo stadio dell'evoluzione, la complessità del cervello e la complessità culturale si implicano a un punto tale che il ruolo della cultura risulta indispensabile per la stessa evoluzione biologica. Il cervello è per Morin il più interno e il più esterno di tutti gli organi: la mente è nel mondo che è nella mente, quindi l'organizzazione del tutto si trova all'interno di una parte che è in questo tutto. Il sistema non possiede perciò una unità sostanziale, ma è un'unità paradossale, che si compone di elementi forniti al tempo stesso di una identità specifica o attuale e di una identità totale o virtuale in antagonismo tra loro: l'unità complessa del sistema crea e reprime a un tempo questo antagonismo. L'organizzazione nasce dalla differenza tra le parti, complementari, specializzate e in conflitto reciproco.

Il Comico Beppe Grillo propone qualche riflessione sulla scuola .
 

YOUTUBE - BEPPE GRILLO - SCUOLA







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-7058.html