IL PUNTEGGIO DI MONTAGNA E' MORTO E SEPOLTO. SENZA SE E SENZA MA
Data: Giovedì, 05 aprile 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il punteggio di montagna è sepolto.
 Senza se, senza ma.

da  vincenzobrancatisano.it, 3/4/2007

 

In merito alla dolorosa questione relativa al doppio punteggio di montagna, il sito  www.vincenzobrancatisano.it, che segue da tanti anni la vicenda e che continua a ricevere richieste di chiarimenti, ritiene che la questione sia chiusa.

Si legge sempre più spesso di legittime iniziative giudiziarie imminenti che tendono a ribaltare la situazione creata dalla Corte Costituzionale che ha annullato per incostituzionalità il doppio punteggio. Dopo un approfondimento ulteriore dell’argomento, che investe per un verso o per l’altro la posizione di decine di migliaia di precari, a noi pare che non ci siano più dubbi. La retroattività della sentenza della Corte Costituzionale è legittima in quanto non incida su diritti soggettivi acquisiti.

La posizione in graduatoria per ottenere il ruolo o una supplenza annuale non è un diritto (nella misura in cui non lo è la pretesa di un legittimo proprietario di non subire l’esproprio del proprio terreno da parte del Comune) ma semplicemente un interesse legittimo, che attribuisce al soggetto il mero potere di pretendere che la Pubblica amministrazione, nel momento in cui lede la posizione soggettiva, dimostri di essersi comportata secondo la legge.

Ora, nel momento in cui si rinnovano le graduatorie, non esiste più la norma della L. 143/04 che attribuiva un doppio punteggio a chi abbia insegnato in sedi montanare visto che la Consulta l’ha annullata. Il mancato accoglimento del doppio punteggio eventualmente inserito dai precari nella domanda di rinnovo o di inserimento nelle Graduatorie a esaurimento verrebbe legittimamente respinto. La questione è tutta qui.

Ci si concentri invece sulle imminenti, belle e interessanti, sorprese contenute nell’uovo di Pasqua del regolamento delle supplenze.






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