Nell’affollata assemblea dei dirigenti
scolastici dell’Andis, tenutasi alla Pizzigoni,
si è discusso delle scelte dell’associazione
e degli indirizzi da seguire
per il futuro, tenendo conto degli esiti
del recente consiglio nazionale sul
quale ha fatto il punto della situazione
consigliere nazionale Santo Molino,
dirigente della Pestalozzi. Un ampio
dibattito ha riguardato il ruolo del dirigente,
nell’attuale periodo di crisi di
identità delle istituzioni scolastiche,
alla luce del difficile rapporto con l’utenza
e con le varie realtà territoriali.
Sarà necessario rivedere al più presto
le regole interne di ciascuna scuola tenendo
conto delle recenti disposizioni
ministeriali e delle preannunciate modifiche
allo statuto degli studenti. Molto
attesa la discussione sul dimensionamento
delle istituzioni scolastiche
che pare non sia riuscito a soddisfare le
varie istanze del territorio. A conclusione
della relazione della dirigente
Cristina Cascio e dell’ampio dibattito
che ne è seguito, è stato deciso di istituire
tavoli di confronto che possano
esaminare le varie esigenze delle scuole,
al fine di elaborare le proposte da
presentare il prossimo anno. In merito
all’obbligo di comunicare ai centri territoriali
per l’impiego le assunzioni che
quotidianamente effettuano le scuole,
viene confermata l’indicazione di trasmettere
tali comunicazioni via fax o
email nell’attesa di conoscere i risultati
della richiesta di coordinamento
provinciale che l’associazione ha inoltrato
all’ufficio provinciale del lavoro. Il
problema rimane per le comunicazioni
relative alle assunzioni avvenute
prima di marzo, quando il Ministero
non aveva ancora diramato le istruzioni
recapitate alle scuole nei primi
giorni di questo mese. Anche in questo
caso l’Andis ha avviato un contatto con
gli uffici competenti al fine di uniformare
a livello provinciale le determinazioni
dell’ispettorato del lavoro riguardo
alle comunicazioni tardive per
le quali si chiede la sanatoria. Tutti i
presenti hanno approvato all’unanimità
un documento di protesta per
l’esiguità delle somme assegnate alle
scuole. I dirigenti scolastici, nel denunciare
l’insufficienza del ’budget’ assegnato
dal ministero per le supplenze
brevi e saltuarie, esprimono grande
preoccupazione per la difficoltà di garantire
il diritto allo studio nelle scuole
nelle quali numerose sono le assenze
per maternità o per gravi motivazioni.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)