Il senso dell’esistenza
è nel porsi le domande
La polemica non tende a placarsi. Lettere su lettere,
articoli su articoli e, udite udite, l’onore di
essere l’argomento di una puntata di "Otto e
Mezzo" su La7, con i soliti pseudo esperti che fanno
a gara a chi la spara più grossa. Stiamo mostrando
il nostro limite: vogliamo che tutto, verità
compresa, ci venga dato già preconfezionato
da qualcun altro e non c’è più la voglia di impegnarsi
in qualcosa che richieda fatica e sacrificio
come la ricerca delle verità. Chiediamo in
accorate e sofferte lettere che ci venga consegnata
dagli insegnanti la verità assoluta, la risposta
a tutti i nostri quesiti. Nel momento stesso però
in cui facciamo ciò, lediamo la nostra dignità di
uomini, in quanto ci mostriamo incapaci di trovare
una via per giungere a una verità personale
e sventoliamo bandiera bianca di fronte alla battaglia
per il vero. Abbiamo il privilegio di poter
raggiungere con un percorso (spesso tortuoso) la
nostra personale verità, indipendente da qualsiasi
verità assoluta che ci può essere imposta da
qualcun altro, ma non ce ne rendiamo conto e invochiamo
l’aiuto di un deus ex machina che venga
a rivelarci la Verità. Il percorso che porta alla
verità è anche un cammino di maturazione. Ma
se ci sarà qualcuno pronto ad impormi la verità
assoluta, la mia maturità sarà incompleta. Il relativismo
(tanto criticato in questi giorni) è sintomo
di vitalità e libertà di una società. Questi due
aspetti non sono frutto di verità assolute, ma
della voglia di conoscenza dell’uomo, del suo
continuo porsi domande. Inizierò a preoccuparmi
quando non avremo più domande da porci,
perché ciò significherebbe che saremo rimasti intrappolati
nelle sabbie mobili della noia, bloccati
in un’apatia che segnerà la nostra fine. La vita
dell’uomo è una continua ricerca di verità, di
senso, è un continuo porsi domande, un interrogarsi
senza sosta. Leopardi ha posto al centro
della sua poesia e della sua vita la continua ricerca
di senso. Quale risposta riceve il pastore errante
dell’Asia quando chiede alla Luna il senso dell’esistenza?
Nessuna, perché il senso dell’esistenza
bisogna trovarselo da soli, non c’è nessuno
che ci spiega la vita e la morte, anzi è proprio
la vita che con il suo scorrere ci da degli indizi per
capirne il senso, ma sta poi a noi coglierli e metterli
insieme per tentare di ricavarne una risposta.
SEBASTIAN IANNIZZOTTO
studente del Liceo Classico Spedalieri
(da www.lasicilia.it)
Insegnare nelle scuole
il comportamento in società
All’alba del terzo millennio, stiamo incorrendo sul problema del
bullismo ma è sempre esistito e non si è fatto mai nulla per alleviarlo, finché
oggi il fenomeno e diventato incontenibile e soprattutto sfocia in vandalismo,
delinquenza ed altro. Cosa vogliono manifestare gli adolescenti? Oggi i ragazzi
hanno tutto, sono iperprotetti, i genitori vivono per loro e forse questo è il
motivo del loro comportamento, fuori e a scuola. Secondo loro possono fare di
tutto, spodestare i professori dal ruolo che ricoprono e infischiarsene delle
autorità che vigilano sulla nostra sicurezza. Penso che oggi questi ragazzi a
scuola si debbano confrontare oltre che con la storia, la geografia e quant’altro
anche con materie dedite alla struttura sociologica comportamentale. Queste
materie vanno inserite nelle scuole già dalle prime classi con specialisti
dediti al problema e magari a casa qualche punizione non guasterebbe...
oltretutto i figli sono lo specchio dei genitori.
SANTO FASCETTO consigliere I Municipalità
(da www.lasicilia.it)