Alunni protagonisti - come spesso succede
quando c’è da mobilitarsi in favore
dell’ambiente - ieri alla scuola Vespucci
dove è stata presentata «Nontiscordardimè
- Operazione scuole pulite», la giornata di volontariato dedicata
alla qualità, alla vivibilità e alla sicurezza
degli edifici scolastici.
Si tratta della più importante iniziativa
di volontariato ambientalista rivolta
alle scuole, che ha visto nel 2006 il coinvolgimento
di circa 20.000 classi, per
circa 1500 scuole e più di 600.000 volontari
tra alunni, insegnanti, genitori e
cittadini. Quest’anno Nontiscordardimé
viene realizzata da Legambiente in collaborazione
con il Ministero della Pubblica
Istruzione.
Ragazzi e insegnanti, ma anche i genitori,
si sono cimentati in piccoli interventi
di manutenzione che vanno dalla
pulizia degli spazi alla piantumazione di
alberi, dalla verniciatura di aule alla realizzazione
di aiuole. All’incontro svoltosi
alla Vespucci hanno partecipato i referenti
regionali di Legambiente, Mimmo
Fontana, Michele Accolla e Alessandra
Mei. E’ stato presentato anche il
dossier "Ecosistema scuola", il rapporto
annuale che Legambiente pubblica dal
2000 sulla base di una ricerca condotta
sui 103 capoluoghi di provincia, sull’edilizia
e sui servizi scolastici nel nostro
Paese. Da tre anni la ricerca coinvolge
anche le scuole superiori di 33 province.
Agibilità statica, prevenzione incendi,
manutenzione, ma anche risparmio
energetico, fonti rinnovabili, aree verdi,
cibi biologici e raccolta differenziata dei
rifiuti: sono alcuni degli aspetti di un’indagine
dettagliata sulla qualità, la vivibilità
e la sicurezza del patrimonio immobiliare
delle scuole. Nella graduatoria
del livello di qualità dell’edilizia scolastica
negli 83 comuni capoluogo che
hanno partecipato alla ricerca, bisogna
scendere fino al 41° posto per trovare
prima delle città siciliane, Caltanissetta,
le altre seguono, Siracusa al 61° posto,
Trapani al 69°, Palermo al 72°, Enna
77° e Catania al 79°. Nella graduatoria
delle buone pratiche, che mette in evidenza
i servizi messi a disposizione delle
istituzioni scolastiche e l’avvio di pratiche
ecocompatibili, Caltanissetta occupa
la 50a posizione, Siracusa la 60a,
Trapani la 69a, Palermo la 72a, Enna la
78a e Catania la 82a e penultima posizione.
Nella graduatoria del rischio, che
mette in testa i comuni in cui il livello di
attenzione sull’edilizia scolastica è più
basso, Catania è al 58° posto.
(da www.lasicilia.it)