VERSIONI, RIASSUNTI E TESI GIA' PRONTE: ECCO LE TRUFFE AGLI STUDENTI SUL WEB
Data: Domenica, 25 marzo 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Cinque indagati, siti chiusi, 5 aziende perquisite che usavano
 la Rete per far pagare a carissimo prezzo appunti per lo studio
L'INCHIESTA. Da tremila euro per un lavoro completo a 800 per una bibliografia
 Ormai su internet si trova di tutto. E scuole e atenei sono senza difese

Ecco il supermarket delle tesi
 e c'è anche l'"usato garantito".

Massimiliano Papasso  la Repubblica, 23/3/2007

 

Quasi tremila euro per una tesi di laurea, più di 800 per una bibliografia completa. E poi, appunti e tesine da scaricare collegandosi a salatissimi numeri verdi, temi e tracce della maturità da pagare con una carta di credito o con addebito diretto sul telefono di casa. L'operazione della Guardia di Finanza che ha portato ad oscurare 6 siti web che offrivano illegalmente versioni, appunti e tesi già pronte, accende i riflettori su un mercato - quello della compravendita di materiale didattico su internet - che negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita da capogiro.

 Per rendersene conto basta digitare la parola “tesine” o “appunti” su un qualsiasi motore di ricerca e ad attendere il liceale svogliato o il fuoricorso decennale (ma adesso anche tanti studenti delle scuole medie) ci sono milioni di opportunità: siti che mettono in condivisione lezioni e riassunti in versione cartacea o digitale, altri che danno la possibilità di consultare interi lavori solo dopo aver pagato qualche centinaia di euro, altri ancora che offrono “assistenza” per chi è alla prese con la tesina da presentare all'esame di maturità o con quella, molto più impegnativa, prima della laurea.

 Supermarket tesi. Proprio il mercato delle tesi di laurea, insieme alla tracce o ai temi svolti della maturità, sembra essere quello più remunerativo, tanta è la richiesta da parte degli studenti. Per questo negli ultimi anni sono nate centinaia di aziende ah hoc che si occupano esclusivamente della preparazione delle tesi di laurea. Tutte, ufficialmente, offrono un servizio generico di “assistenza” per il laureando: ricerche bibliografiche, preparazione di un indice, correzione di bozze. I prezzi variano a seconda del servizio che si sceglie: 200 euro per una bibliografia, 350 per un indice commentato, 450 per la scaletta dettagliata di un solo capitolo. C'è anche chi con soli 420 euro provvede al reperimento e alla fotocopiatura (integrale) di tutti i testi utili per la stesura di una tesi. Ma se l'assistenza non basta, ecco che con una spesa appena più consistente (dai 2000 ai 3000 euro) queste società mettono a disposizione tutta l'esperienza e la professionalità dei propri tutor. In altre parole: mettetevi comodi che alla vostra tesi ci pensiamo noi.

L'usato garantito. Ma cosa succede quando lo studente un'idea su che cosa fare la tesi non ce l'ha proprio? Anche in questo caso la maggior parte degli istituti privati ha una soluzione a portata di mano. Basta specificare la materia di studio e con 800 euro la tesi è già bella e pronta. Ad uno studente iscritto a Scienze Politiche alla ricerca di un lavoro da presentare alla svelta, un istituto privato ha proposto in rapida successione, tra i tanti, i titoli “La CIA e le Cover Operations” e “La via italiana al petrolio (il ruolo di AGIP e ENI nella storia italiana)” a condizione che il laureando dichiari in quale università stia studiando e che provveda alla personalizzazione del lavoro consegnato. Non si sa mai che una delle tesi non sia stata già discussa nello stesso ateneo. Per chi vuole risparmiare, invece, ci sono le aste: una tesi sul “Marketing del vino” qualche tempo fa su Ebay è stata battuta a poco più di 5 euro.

L'archivio sul web. Poi ci sono i siti dove migliaia e migliaia di neo dottori scelgono di mettere on line la propria tesi nella speranza di trovare un posto di lavoro, ma che spesso devono fare i conti anche con chi è alla ricerca alla ricerca di una buona idea da scopiazzare. “La nostra banca dati %u2013 spiega Marco Boria di Tesionline.it %u2013 è formata da quasi 10mila lavori. Pagando 20 euro ogni tesi può essere consultata integralmente in formato multimediale. Metà del ricavato resta al sito, l'altra metà è destinata all'autore. Ogni mese le tesi scaricate dai nostri utenti si aggirano attorno alle 1500 unità. Alcune sono state scaricate anche più di 100 volte. Il rischio che i lavori vengano riutilizzati da altri studenti? Di certo non possiamo evitare che ciò accada, ma resta il fatto che dovrebbero essere le università a scongiurare questa ipotesi”.

Le sanzioni. All'interno di ogni ateneo però controlli sull'unicità delle tesi non ce ne sono. Le segreterie didattiche si occupano solo degli aspetti burocratici legati alla tesi di laurea, mentre gli unici controlli sono affidati ai relatori. Ma se i controlli non ci sono, il rischio che il fenomeno delle tesi “riciclate” sia in aumento c'è ed è reale. Così come le sanzioni a cui imprudenti laureandi potrebbero andare incontro, visto che come tutte le opere a carattere creativo (quindi anche le tesi di laurea) sono tutelate dal diritto d'autore. Per questo chi ne riproduce parti, senza specifica autorizzazione, rischia una multa fino a duemila euro, mentre per chi si appropria di un lavoro altrui spacciandolo per suo, è prevista anche la reclusione fino ad 1 anno. I copioni sono avvertiti.
 
Versioni, riassunti e tesi già pronte.
 Così la truffa agli studenti sul web.

Massimiliano Papasso  la Repubblica, 23/3/2007

 

ROMA - Cinque indagati, 4 perquisizioni, 5 aziende perquisite, 6 siti web oscurati, trovate 12mila fatture emesse per misteriose prestazioni di servizi telematici, il tutto per un giro d'affari di oltre 1 milione e 300 mila euro. E tra i truffati ci sono anche studenti minorenni delle scuole medie. E' questo il bilancio dell'operazione del nucleo speciale frodi telematiche della GdF.

 Questo giro illegale proponeva appunti scolastici, riassunti, temi già svolti, esercizi risolti, versioni tradotte, tesi di laurea ed altro materiale per una clientela di studenti sempre più abituata a cercare su internet quanto occorrente per gli impegni di scuola o università.

 L'operazione, chiamata "professore Aristogitone", è stata puntata su siti web capaci di calamitare l'attenzione con messaggi promozionali. Chi si collegava, chiamava un numero verde e veniva indotto ad eseguire una serie di operazioni tutt'altro che gratuite che facevano scattare la stipula di un contratto per un importo di 145,80 euro a seguito della presunta accettazione di "condizioni contrattuali".
 






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