IL GOVERNO PUNISCE DI NUOVO I PRECARI DELLA SCUOLA: ATTENZIONE ALLA PROVINCIA
Data: Mercoledì, 21 marzo 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni



Bando per l’aggiornamento e l’integrazione delle Graduatorie a esaurimento.

Il Governo punisce di nuovo i precari della scuola.

Attenzione alla provincia prescelta: in caso di modifica si andrà in coda alle liste

da  vincenzobrancatisano.it, 19/3/2007

 

Sembra che lo facciano apposta. Dopo la palese incostituzionalità del doppio punteggio di montagna, il legislatore scolastico ci ritenta: stavolta ci permettiamo di segnalare il fumus, peraltro molto consistente, di incostituzionalità nel divieto per i precari della scuola di cambiare provincia in occasione dei prossimi aggiornamenti delle Graduatorie a esaurimento, il cui esordio, dopo l’abolizione delle graduatorie permanenti con annesso divieto di nuovi inserimenti, è avvenuto ieri. Gli interessati dovranno presentare la domanda entro il 19 aprile pena la cancellazione definitiva dalle liste. Il 15 marzo era stata pubblicata l’altrettanto attesa tabella di valutazione dei titoli, che ha reso operativa la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha annullato con effetto dal 2003 il doppio punteggio di montagna: i punti illegittimi già prodotti saranno eliminati dal sistema informatico. Ma attenzione: la novità principale, destinata a sortire la protesta di decine di migliaia di precari, è l’avere stabilito – come detto – che una volta scelta la provincia di presentazione della domanda, non sarà mai più possibile cambiarla, nei successivi aggiornamenti, ad esempio allo scopo di raggiungere la propria famiglia, se non con la pesantissima penalità dell’inserimento in coda a tutte le fasce. Una prospettiva che non può non suscitare lo sconforto di tanti fuorisede e lo sconcerto di quanti conoscono un minimo il diritto.  C’è da chiedersi se la novità, voluta anche da alcuni sindacati, oltre che dal governo di centrosinistra, sia in linea con il principio costituzionale (art. 16 della Costituzione italiana) sulla libertà di circolazione e soggiorno e con il  principio europeo di libera circolazione delle persone. Non v’è chi non veda in quest’ultima innovazione del legislatore scolastico l’ennesima, grave provocazione della parte più debole del personale della scuola, già vittima dell’altrettanto grave fenomeno dell’abuso dei cantratti a termine. Non sarebbe più utile impedire i passaggi di cattedra (ad esempio dal sostegno al posto comune) e i devastanti corsi di riconversione che invece la legge finanziaria ha rilanciato?

 

 





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