Impegno della provincia di Catania per i centri EDA
Data: Venerdì, 01 novembre 2002 ore 14:02:06 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Catania 1-11-2002 Al centro della questione, la drastica riduzione nell'organico del personale docente e ausiliario, e dunque il rischio che gli Eda, istituiti dal ministero della Pubblica istruzione nel 1999, in questo inizio di anno scolastico non riescano a operare come in precedenza.
Un particolare impegno politico è stato assunto dalla Giunta provinciale, presieduta da Nello Musumeci, che pur non disponendo di competenze specifiche in materia ha accolto la richiesta dei Centri territoriali permanenti, decidendo una linea di intervento presso le autorità regionali e nazionali affinché anche quest'anno gli Eda possano avviare le proprie attività a pieno regime.
«Occorre - ha spiegato l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Vincenzo Lo Presti - reperire con la massima urgenza quarantanove collaboratori scolastici per il funzionamento delle sedi: in alternativa si dovranno trovare delle fonti di finanziamento per retribuire il personale sostitutivo. Agiremo anche in Consiglio provinciale affinché venga approvata una apposita mozione di indirizzo, che eserciti la dovuta pressione nei vertici regionali e centrali».
«I centri di Educazione degli adulti - ha concluso l'assessore Lo Presti - rappresentano una realtà importante, assolvendo nelle realtà più disagiate ad una duplice funzione: consentire agli impiegati di conseguire un diploma che consenta loro di accedere ai gradi più alti, e ai giovani di ottenere quel titolo di studio necessario per candidarsi a determinati concorsi».
E proprio sulla utilità sociale degli Eda si punta l'attenzione nel documento congiunto indirizzato al direttore regionale e al ministro, dove si legge che «l'affossamento dei Centri Eda va a colpire le fasce di utenza più deboli ed emarginate, bisognose di formazione di base e qualificazione per il lavoro».
 







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-692.html