Ha avuto luogo nell’ex provveditorato agli
studi la presentazione del progetto «Promozione
della sicurezza nei luoghi di lavoro a
partire dai banchi di scuola». A tal riguardo è
stato sottoscritto un protocollo d’intesa.
Il progetto, curato dagli ingegneri Rosanna
Colombo, Laura Ferrarello, Elisa Gerbino, Valeria
Vecchio e da Antonio Leonardi, consigliere
delegato commissione sicurezza, si articola
in tre fasi. La prima prevede la partecipazione
degli studenti ad un concorso a premi
avente come obiettivo quello di far emergere
le percezioni degli alunni sul concetto di prevenzione
e sicurezza. A conclusione della prima
fase è prevista una manifestazione di presentazione
degli obiettivi finali del progetto e
premiazione dei lavori realizzati. La seconda
fase prevede gruppi di studio integrati, con la
partecipazione di rappresentanti dell’ordine
degli ingegneri in qualità di tecnici, di docenti,
dirigenti scolastici; infine, la terza fase che
propone la realizzazione di un manuale e di
un supporto multimediale da diffondere agli
alunni delle scuole e a tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione del progetto.
Interessanti gli interventi, fra questi quello
del provveditore agli studi Zanoli il quale ha rilevato
che malgrado esistano precise norme
riguardanti la sicurezza e salute negli ambienti
di lavoro, ancora oggi non si sono avuti
sostanziali miglioramenti. Nella provincia di
Catania, sostiene Zanoli, si registrano quasi
7000 infortuni l’anno. «Bisogna fare qualcosa
- ha detto il provveditore agli studi - partire
dai banchi di scuola per la promozione della
sicurezza nei luoghi di lavoro. Speriamo così di
contribuire a creare una vera cultura della sicurezza
che interessi le istituzioni, i privati, i
datori di lavoro, i lavoratori. Solo se questa cultura
della sicurezza si diffonderà nella nostra
società riusciremo a cambiare le cose. Non dimentichiamo
che alla base della ricorrenza
dell’otto marzo vi è un tragico evento che con
una maggiore attenzione sulla sicurezza di
lavoro si sarebbe evitato».
Il dott. Luigi Bosco, presidente dell’Ordine
degli ingegneri della nostra provincia, ha reso
noto che sono stati già firmati protocolli d’intesa
sull’attuazione delle leggi sulla sicurezza
nel mondo del lavoro. «Il presente progetto -
ha rilevato Bosco - non si riferisce solo alla sicurezza
all’interno delle scuole bensì al concetto
più ampio di sicurezza negli ambienti di
vita e di lavoro. È pertanto necessaria un’adeguata
educazione alla salute e alla sicurezza».
Secondo il il dott. Antonio Scavone, direttore
generale dell’Asl 3 di Catania, in Italia vengono
denunciate all’Inail, ogni anno, più un
milione circa di infortuni sui luoghi di lavoro;
quattro morti al giorno. «Oggi - ha detto Scavone,
partiamo dalle scuole di ogni ordine e
grado perché solo iniziando dai più piccoli si
potrà promuovere la cultura della prevenzione
della sicurezza sia nei luoghi di lavoro che
personale e collettiva».
Infine, molto seguito l’intervento dell’assessore
regionale alla Pubblica istruzione, on.
Lino Leanza, che riprendendo lo slogan del
progetto: «Noi faremo tutto con il gioco, ma
niente per gioco - ha ribadito il suo impegno
politico alla realizzazione del progetto, oggi a
livello provinciale, domani a livello regionale».
Lino Leanza ha annunciato che entro tre
anni le scuole della Sicilia saranno messe a
norma in materia di sicurezza. «L’importanza
di questo progetto - ha concluso Leanza - sta
anche nel fare gioco di squadra; oggi sono seduti
al tavolo a sottoscrivere questa iniziativa
tutti i componenti delle istituzioni interessate.
Particolare attenzione è stata rivolta alla
messa a norma degli edifici scolastici e presto
sarà firmato un patto per la sicurezza nelle
scuole con governo nazionale».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)