«La scuola non può proporre verità». Ai giovani che chiedevano un aiuto sul senso della vita, i docenti replicano: non diamo risposte
Data: Domenica, 04 marzo 2007 ore 20:15:10 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il preside e 28 docenti del liceo «Nicola Spedalieri» di Catania rispondono all’appello degli studenti pubblicato sul quotidiano "La Sicilia" il 15 febbraio scorso.

Cari ragazzi, avremmo preferito incontrarvi nel luogo che voi definite spazio dove trovare risposte alla vostra ricerca del senso del vivere, del morire, alla vostra domanda di felicità e verità: la scuola. Ma avete preferito - così va oggi il mondo - esprimervi attraverso un giornale e una rete televisiva locali, motivo per cui riteniamo in sintonia con la vostra scelta rispondervi a mezzo stampa. Ci siamo interrogati sulle vostre domande, noi a quanto sembra "gente rassegnata, opportunista e vuota", che vi appare incapace di prendere sul serio le vostre esigenze e vogliamo proporvi e rendere pubbliche le nostre riflessioni.

Noi, docenti del liceo "Nicola Spedalieri", la vostra scuola, noi, ai quali non potete non riferirvi, non ci riconosciamo negli adulti apatici e socialmente cinici che potrebbero entrare in contatto con voi solo a patto di migliorarsi attraverso l’individuazione di certezze indiscutibili da trasmettervi. Il nostro impegno di educatori e di cittadini è diretto a stimolare domande e curiosità intellettuali, pensiero critico, a favorire la libera espressione e circolazione delle idee, il confronto e la ricerca nel rispetto dei diritti di tutti sanciti dalla nostra Costituzione. Non possiamo, né vogliamo, darvi delle risposte, ma prepararvi affinché siate voi non solo a chiedervi quale sia il senso della vita ma anche a riuscire ad individuare, tramite lo studio del cammino culturale dell’uomo sociale, le risposte adeguate al vostro percorso. Proporvi, o imporvi, delle verità è integralismo, cioè barbarie, e pertanto questo atteggiamento non può avere luogo nella scuola pubblica, cioè democratica e laica.

Vi rispettiamo troppo per sventolarvi Verità rivelate: abbiamo molto a cuore il vostro futuro di protagonisti della società globale e non vogliamo certo che diveniate i "soldatini di piombo" di una società assolutista e intollerante, consumistica e omologante. Amiamo ricordarvi e ricordarci a tal proposito le parole di Primo Levi: "Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto tutti i profeti; è meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci esaltano per la loro semplicità e il loro splendore, anche se le troviamo comode perché si acquistano gratis. E’ meglio accontentarsi di altre verità più modeste e meno entusiasmanti, quelle che si conquistano faticosamente, a poco a poco e senza scorciatoie, con lo studio, la discussione, il ragionamento, e che possono essere verificate e provate".

Se ci chiedete di affrontare insieme una fase della nostra comune crescita culturale verso obiettivi condivisibili al di là delle tante chiese di moda oggi, obiettivi come il rispetto per l’altro e per le differenze, la solidarietà e il rigetto di ogni forma di prevaricazione, siamo qua, nel luogo in cui lavoriamo da sempre con impegno e passione. Pensiamo possa essere questo uno dei modi per non fermarsi alla rabbia e aprirsi alla comune costruzione di un mondo in cui la vita sia degna di essere vissuta.

I Docenti

Agata Bognanni - Adriana Cantaro - Elvi Mazzei - Lina Crispo - Pietro Lauretta - Gaetano Circià - Cristina Caminiti - Rosanna Consalvo - Piera Leonardi - Adriana Rallo - Giovanni Lo Castro - Giuseppe Carruba - Lucio Camera - Michele Di Nardo - Francesca De Santis - Giuseppe Mastruzzo - Grazia Russo - Carmelo Di Mauro - Mimmì Micalizzi - Carmela Di Vita - Giovanni De Francisco - Eleonora Morando - Carmelo Consoli - Rocco Caponera - Isabel Farrugia - Maria Flavia Lauro - Natalie Cintorino Valeria Sanfilippo - Isabella Campo

(da www.lasicilia.it)







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