I precari rischiano d’aumentare
Data: Giovedì, 01 marzo 2007 ore 18:32:40 CET
Argomento: Rassegna stampa


Entro il 1º settembre saranno 1.200 i docenti che andranno in pensione. Il Ministro della Pi Fioroni, visti i tanti pensionamenti nella scuola, si è reso conto delle gravi carenze di organico, determinato, oltre dal numero di personale che andrà in pensione, anche dai posti già vacanti. Basti pensare che a Catania il personale che lascerà la scuola dal prossimo 1° settembre si aggira sulle 1200 unità, per cui nella nostra provincia il precariato anziché diminuire aumenterà, raggiungendo alte percentuali mai registrate negli altri anni.

Per questo motivo Fioroni ha inoltrato la richiesta di assunzione nei ruoli dei primi 70 mila docenti precari, del piano triennale di 150.000. Analoga petizioni al Ministro del Tesoro per attivare la procedura autorizzativa per l’assunzione nei ruoli delle prime 10 mila unità di personale Ata.

Il segretario dello Snals di Catania prof. Giovanni Tempera sostiene che quantunque vi siano tentativi concreti per l’avvio della stabilizzazione del rapporto di lavoro, il numero di assunzioni richiesto è manifestatamente inadeguato per garantire una idonea copertura dell’organico del personale Ata con personale a tempo indeterminato.

Lo Snals, pertanto, ha chiesto al Ministro Fioroni un maggiore impegno per portare il numero delle assunzioni del personale Ata per l’anno scolastico 2007-2008 almeno a 20.000 unità quale prima risposta alle richieste che provengono dal personale precario, fino adesso ingiustamente penalizzato da una politica di non assunzioni. Insomma, sia gli stessi precari, come le organizzazioni sindacali delle scuola sperano in una massiccia assunzione. Per quanto concerne le graduatorie permanenti, è in corso di emanazione il decreto ministeriale che fissa le modalità di aggiornamento e nuovo inserimento nelle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie ad esaurimento ai sensi dell’art.1 comma 605 della legge n.26 del 27 dicembre scorso, del personale docente precario. Il decreto farà registrare una nuova tabella di valutazione dei titoli culturali e didattici, varata dal Consiglio nazionale della Pi, integrata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che interessa i docenti che non hanno svolto servizio nei paesi montani e quindi non hanno ottenuto il doppio punteggio.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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