Entro il 1º settembre saranno 1.200 i docenti che andranno in pensione.
Il Ministro della Pi Fioroni, visti i tanti pensionamenti
nella scuola, si è reso conto
delle gravi carenze di organico, determinato,
oltre dal numero di personale che andrà
in pensione, anche dai posti già vacanti. Basti
pensare che a Catania il personale che
lascerà la scuola dal prossimo 1° settembre
si aggira sulle 1200 unità, per cui nella nostra
provincia il precariato anziché diminuire
aumenterà, raggiungendo alte percentuali
mai registrate negli altri anni.
Per questo motivo Fioroni ha inoltrato la
richiesta di assunzione nei ruoli dei primi
70 mila docenti precari, del piano triennale
di 150.000. Analoga petizioni al Ministro
del Tesoro per attivare la procedura autorizzativa
per l’assunzione nei ruoli delle
prime 10 mila unità di personale Ata.
Il segretario dello Snals di Catania prof.
Giovanni Tempera sostiene che quantunque
vi siano tentativi concreti per l’avvio
della stabilizzazione del rapporto di lavoro,
il numero di assunzioni richiesto è manifestatamente
inadeguato per garantire
una idonea copertura dell’organico del
personale Ata con personale a tempo indeterminato.
Lo Snals, pertanto, ha chiesto al Ministro
Fioroni un maggiore impegno per portare
il numero delle assunzioni del personale
Ata per l’anno scolastico 2007-2008 almeno
a 20.000 unità quale prima risposta alle
richieste che provengono dal personale
precario, fino adesso ingiustamente penalizzato
da una politica di non assunzioni.
Insomma, sia gli stessi precari, come le organizzazioni
sindacali delle scuola sperano
in una massiccia assunzione. Per quanto
concerne le graduatorie permanenti, è in
corso di emanazione il decreto ministeriale
che fissa le modalità di aggiornamento e
nuovo inserimento nelle graduatorie permanenti,
trasformate in graduatorie ad
esaurimento ai sensi dell’art.1 comma 605
della legge n.26 del 27 dicembre scorso, del
personale docente precario. Il decreto farà
registrare una nuova tabella di valutazione
dei titoli culturali e didattici, varata dal
Consiglio nazionale della Pi, integrata dalla
recente sentenza della Corte Costituzionale
che interessa i docenti che non hanno
svolto servizio nei paesi montani e quindi
non hanno ottenuto il doppio punteggio.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)