L’assessore
regionale alla P.I. on. Lino Leanza, come aveva preannunciato nell’ultima
riunione per il dimensionamento, tenutasi presso l’ex provveditorato, ha
istituito i tavoli tecnici permanenti di confronto provinciale per una eventuale
ulteriore valutazione delle esigenze rappresentate dalle scuole, dal territorio
e dagli organi interessati. L’obiettivo dei tavoli tecnici permanenti è quello
di ascoltare nuove proposte, prima che il dimensionamento della rete scolastica
diventi atto definitivo con la pubblicazione del decreto assessoriale.
"La complessità della problematica - rileva Leanza - suggerisce
l’istituzione di tavoli tecnici permanenti in tutte le province onde evitare di
dover affrontare la questione con inopportuna urgenza. Vi fanno parte tutte le
forze sociali, politiche, sindacali, scolastiche per aver un quadro chiaro sul
dimensionamento della rete scolastica". Come si potrà notare, Leanza, che ha
messo fine a tutte le polemiche, senza che si sia mai pervenuti a risultati
concreti, ha avviato in maniera efficace il problema dimensionamento per dare un
assetto definitivo alle scuole; sistemazione indispensabile per migliorare
l’offerta formativa e quindi dare stabilità agli istituti. Secondo Snals, Cisl,
Uil "le istituzioni scolastiche dovranno avere tutte le caratteristiche di
scuole normodimensionate, in linea con le norme di sicurezza e soprattutto
funzionali dal punto di vista didattico e formativo, prevedendo la palestra ed i
relativi laboratori".
Anche l’ANP, in un comunicato diffuso dal suo presidente prof.
Salvatore Indelicato, rileva che vi sono le possibilità per ampliare le proposte
"inserendo ulteriori interventi che senza stravolgere gli organici e senza
l’aggravio di spese si possano mantenere entro i vincoli imposti dalla
finanziaria e dalla circolare assessoriale". Insomma, per il presidente dell’ANP,
in sede di ulteriori incontri tramite i tavoli tecnici’ si potranno ancora
esperire altri tentativi di ampliamento e di dettagli della proposta Zanoli.
Il decreto assessoriale prevede che faranno parte dei tavoli
tecnici oltre a Leanza, che, naturalmente, li presiede, il direttore
dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia, il direttore del dipartimento
regionale P.I., il dirigente del servizio istruzione statale del dipartimento
regionale dell’assessorato, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, il
presidente del consiglio scolastico provinciale, il presidente della provincia
regionale, il rappresentante provinciale dell’ANC Sicilia, i rappresentanti
provinciali di Snals, Cgil, Uil, ANP.
La proposta di dimensionamento sarà esaminata da tutti i
componenti del tavolo tecnico prima che diventi atto definitivo con la
pubblicazione del decreto assessoriale di dimensionamento per l’anno scolastico
20O7-2008 sulla G.U. Regione Sicilia. In conclusione, attraverso i tavoli
tecnici permanenti si potrà, da subito, iniziare un lavoro proficuo, e avviare,
per quanto concerne Catania, il discorso razionalizzazione dell’intera rete
scolastica per l’anno scolastico 2008-2009. Per esempio, vi sono comuni di circa
12000 abitanti in cui esistono ben tre istituti comprensivi, uno distante
dall’altro di pochi metri. Una situazione del genere, ogni anno determina
"’lotte" per l’accaparramento di alunni. Inoltre, vi sono istituti di scuola
secondaria di secondo grado altamente sovradimensionati e altri
sottodimensionati. Sarebbe opportuno operare con equilibrio per garantire, come
si è detto, il diritto allo studio e nel contempo dare la possibilità agli
studenti di frequentare un istituto scolastico vicino alla propria abitazione.
C’è da riconoscere però che la proposta Zanoli, prevedendo nuove
sezioni staccate, corsi ed indirizzi di studio istituti di istruzione di secondo
grado, avviando una sede aggregata con ben tre indirizzi nel quartiere Librino,
che ha 70.000 abitanti, costituisce senz’altro un itinerario destinato a
produrre effetti positivi nella razionalizzazione.
MARIO CASTRO (da
www.lasicilia.it)