21.02.07. C’è voluto l’intervento dell’assessore
regionale alla Pubblica istruzione,
Lino Leanza, per risolvere il
problema del dimensionamento
che, da come si erano messe le cose,
sembrava insolubile.
Come ha confermato ieri Leanza,
la proposta dell’ufficio scolastico
provinciale era valida. Soddisfatto
il provveditore Raffaele Zanoli
che, a conclusione di tutti i lavori,
ha rilevato che «nel preparare
le proposte, abbiamo tenuto
conto delle indicazioni portate dai
vari enti locali. Dobbiamo tener
presente che alcuni Comuni avevano
effettuato uno studio che ha
portato a una riorganizzazione
complessiva della propria rete scolastica.
Abbiamo ritenuto opportuno
rispettare l’autonomia degli enti
locali, condividendo tali proposte
complessive. Per quanto concerne
il Comune di Catania, in attesa
di elaborare insieme con tutte le
forze sociali e le scuole un’organica
riorganizzazione della rete scolastica,
abbiamo fatto nostre solo
alcune delle proposte dell’ente locale,
ritenendole assolutamente
indispensabili. Le proposte pervenute
dalla Provincia - conclude Zanoli
- sono state da noi condivise
sia pure con qualche distinguo».
Da parte sua Leanza ancora una
volta ha sottolineato che la razionalizzazione
non consiste in un
intervento di natura ragioneristica,
ma nel contempo ieri mattina ha
tenuto a precisare che «la complessità
della problematica suggerisce
l’istituzione di tavoli tecnici
permanenti in tutte le province
onde evitare di dover affrontare le
questioni con inopportuna urgenza
».
Infatti, secondo l’assessore regionale,
bisognerà promuovere
tutte quelle iniziative che possano
far sentire la voce di una scuola
viva che esprima le esigenze più
motivate della base, la quale deve
essere ascoltata per tempo. Soddisfatte
anche le organizzazioni sindacali
della scuola. Snals, Cisl, Uil,
Gilda, in un comunicato, rilevano
che «è emersa l’esigenza indilazionabile
di prevedere per l’anno scolastico
2008-2009 un piano complessivo
che coinvolga tutto il territorio
provinciale per garantire il
diritto allo studio agli alunni il più
vicino possibile alla propria abitazione.
Le scuole dovranno avere
tutte le caratteristiche di scuole
normodimensionate (non più di
900 alunni), in linea con le norme
di sicurezza e soprattutto funzionali
dal punto di vista didattico e
formativo, prevedendo la palestra
e i relativi laboratori».
Secondo la Flc Cgil, «sono state
accettate gran parte delle proposte
avanzate dal sindacato, in particolare
di dare una scuola superiore
a Librino». Oltre al piano di dimensionamento,
da noi pubblicato,
da rilevare la riorganizzazione
della rete scolastica nelle scuole
dell’infanzia, primaria e secondaria
di primo grado che non comporta
variazione al numero delle
istituzioni scolastiche. Comune di
Bronte: diversa aggregazione di
due plessi scolastici tra i circoli didattici
esistenti. Comune di Misterbianco:
verticalizzazione in
istituto comprensivo del C.D. De
Crjllas. Comune di Catania: verticalizzazione
in istituti comprensivi
dei circoli didattici Battisti, Caronda,
Montessori, S. Giovanni Bosco.
La verticalizzazione dei circoli
didattici ubicati nel Comune di
Catania deriva dal fatto che si tratta
di aree deprivate, fortemente a
rischio.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)