Perfezionato ieri alla presenza dell’assessore regionale, Lino Leanza, il nuovo «dimensionamento» degli istituti etnei.
Dopo un iter abbastanza travagliato e
spesso complicato sul dimensionamento
scolastico, c’è voluto l’intervento dell’assessore
regionale alla Pubblica Istruzione on. Lino Leanza, in un incontro tenutosi
nella sede dell’ex Provvveditorato
(presenti oltre alle organizzazioni sindacali
ed amministratori, anche il dirigente
del dipartimento
dell’Ufficio scolastico regionale
dottoressa Patrizia
Monterosso ed il direttore
generale dott.
Guido Di Stefano. Per l’ufficio
scolastico provinciale
oltre al dirigente Zanoli
erano presenti i funzionari Enzo Pumo
e Linda Mirone) per risolvere un problema
che si trascinava da qualche mese
senza mai pervenire ad una soluzione
definitiva. Si tratta, senz’altro, di una
questione che ha molta importanza per
la scuola catanese, fra l’altro in quest’ultimi
tempi alla ribalta nazionale per i
fatti di criminalità che ha coinvolto tanti
giovani studenti. Ecco le proposte.
SDOPPIAMENTO ISTITUTI ALTAMENTE
DIMENSIONATI. Istituzione di un istituto
di istruzione superiore nel Comuni di Mascalucia; di Palagonia e di Ramacca.
SOPPRESSIONE ISTITUTI SOTTODIMENSIONATI.
Perdita dell’autonomia del terzo
circolo didattico con conseguente verticalizzazione
in istituto comprensivo
della S.M. «Nosengo» e riordino della rete
scolastica nel Comune. Perdita dell’autonomia
dell’istituto comprensivo
«Giovanni XXIII» di Paternò, con conseguente
verticalizzazione della S.M. «Nicolosi
» e riordino della rete scolastica
nel Comune, perdita di autonomia della
S.M. «Sammartino Pardo» con aggregazione
al C.D. «XX Settembre» e conseguente
verticalizzazione dello stesso in
istituto comprensivo.
Parere: «Vengono condivise le proposte
avanzate dalla Provincia regionale di
Catania, nel quadro della riorganizzazione
del servizio scolastico nel territorio,
al fine di contenere l’esubero in istituti sovradimensionati, e dei Comuni di
Paternò e di Gravina che hanno proposto
un organico riordino della reste scolastica
del proprio ambito territoriale per un
assetto stabile negli anni delle istituzioni
scolastiche».
Per il Comune di Catania, pur condividendo
l’esigenza rappresentata di ulteriori
fusioni di istituzioni scolastiche sottodimensionate,
si propone solo l’accorpamento
della Sammartino Pardo
al C.D. XX Settembre.
ISTITUZIONE NUOVE SEZIONE
STACCATE E INDIRIZZI DI STUDIO
NELLA MEDIA SUPERIORE. Comune
di Aci Bonaccorsi: istituzione di
liceo scientifico (aggregato allo
Scientifico Archimede di Acireale).
Comune di Aci S. Antonio: istituzione
sezione staccata dell’istituto «R. Elena» di
Acireale. Comune di Maniace: sezione di
istituto professionale alberghiero (dipendente
dall’Ipsar di Giarre). Comune
di S. Agata Li Battiati: liceo artistico aggregato
al liceo artistico di Catania. Comune
di Catania: istituzione nel quartiere
Librino di una sede aggregata (indirizzi
Itc, Itss, Iti) all’Ipss «L. Mangano»; istituzione
del liceo scientifico presso l’Itss
Einaudi che si trasforma in istituto superiore;
istituzione del liceo classico presso
l’istituto superiore «Eredia»; istituzione
nuovi corsi serali ed indirizzi di studio
negli istituti di Catania e provincia, come
proposto dalla Provincia regionale.
Parere: «Viene condivisa le proposte
avanzate dalla Provincia regionale in ordine
all’istituzione di nuovi indirizzi di
studio e corsi serali mirate ad una migliore
distribuzione della popolazione
scolastica tra gli istituti di istruzione secondaria
di 2° grado del Comune di Catania
e del territorio provinciale, nonché in
funzione dell’ampliamento dell’offerta
formativa per giovani lavoratori.
SCUOLE DI BASE SOTTODIMENSIONATE.
Trentatrè (con meno di 500 alunni).
SCUOLE DI BASE SOVRADIMENSIONATE.
Trentuno (con più di 900 alunni).
ISTITUTI SUPERIORI SOTTODIMENSIONATI.
Quattordici (meno di 500 alunni).
ISTITUTI SUPERIORI SOVRADIMENSIONATI.
Trenta (con più di 900 alunni).
Al termine dell’incontro l’assessore
regionale alla Pubblica Istruzione on. Lino
Leanza ha rilevato. «Abbiamo incontrato
tutto il mondo della scuola registrando
un notevole disagio nelle varie
parti sociali che sono state coinvolte in
molte fasi della procedura. L’occasione è
servita a sottolineare che la razionalizzazione
non deve essere un intervento di
natura ragioneristica ma serve ad evitare
che si determinino squilibri nel territorio.
Ho voluto ascoltare tutte le componenti
interessate ed esaminare attentamente
il piano di lavoro redatto dall’ufficio
scolastico provinciale per avere una
visione chiara di tutte le proposte».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)