Scuole, definita la nuova «mappa»
Data: Mercoledì, 21 febbraio 2007 ore 13:49:23 CET
Argomento: Rassegna stampa


Perfezionato ieri alla presenza dell’assessore regionale, Lino Leanza, il nuovo «dimensionamento» degli istituti etnei.

Dopo un iter abbastanza travagliato e spesso complicato sul dimensionamento scolastico, c’è voluto l’intervento dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione on. Lino Leanza, in un incontro tenutosi nella sede dell’ex Provvveditorato (presenti oltre alle organizzazioni sindacali ed amministratori, anche il dirigente del dipartimento dell’Ufficio scolastico regionale dottoressa Patrizia Monterosso ed il direttore generale dott. Guido Di Stefano. Per l’ufficio scolastico provinciale oltre al dirigente Zanoli erano presenti i funzionari Enzo Pumo e Linda Mirone) per risolvere un problema che si trascinava da qualche mese senza mai pervenire ad una soluzione definitiva. Si tratta, senz’altro, di una questione che ha molta importanza per la scuola catanese, fra l’altro in quest’ultimi tempi alla ribalta nazionale per i fatti di criminalità che ha coinvolto tanti giovani studenti. Ecco le proposte.

SDOPPIAMENTO ISTITUTI ALTAMENTE DIMENSIONATI. Istituzione di un istituto di istruzione superiore nel Comuni di Mascalucia; di Palagonia e di Ramacca.

SOPPRESSIONE ISTITUTI SOTTODIMENSIONATI. Perdita dell’autonomia del terzo circolo didattico con conseguente verticalizzazione in istituto comprensivo della S.M. «Nosengo» e riordino della rete scolastica nel Comune. Perdita dell’autonomia dell’istituto comprensivo «Giovanni XXIII» di Paternò, con conseguente verticalizzazione della S.M. «Nicolosi » e riordino della rete scolastica nel Comune, perdita di autonomia della S.M. «Sammartino Pardo» con aggregazione al C.D. «XX Settembre» e conseguente verticalizzazione dello stesso in istituto comprensivo. Parere: «Vengono condivise le proposte avanzate dalla Provincia regionale di Catania, nel quadro della riorganizzazione del servizio scolastico nel territorio, al fine di contenere l’esubero in istituti sovradimensionati, e dei Comuni di Paternò e di Gravina che hanno proposto un organico riordino della reste scolastica del proprio ambito territoriale per un assetto stabile negli anni delle istituzioni scolastiche». Per il Comune di Catania, pur condividendo l’esigenza rappresentata di ulteriori fusioni di istituzioni scolastiche sottodimensionate, si propone solo l’accorpamento della Sammartino Pardo al C.D. XX Settembre. ISTITUZIONE NUOVE SEZIONE STACCATE E INDIRIZZI DI STUDIO NELLA MEDIA SUPERIORE. Comune di Aci Bonaccorsi: istituzione di liceo scientifico (aggregato allo Scientifico Archimede di Acireale). Comune di Aci S. Antonio: istituzione sezione staccata dell’istituto «R. Elena» di Acireale. Comune di Maniace: sezione di istituto professionale alberghiero (dipendente dall’Ipsar di Giarre). Comune di S. Agata Li Battiati: liceo artistico aggregato al liceo artistico di Catania. Comune di Catania: istituzione nel quartiere Librino di una sede aggregata (indirizzi Itc, Itss, Iti) all’Ipss «L. Mangano»; istituzione del liceo scientifico presso l’Itss Einaudi che si trasforma in istituto superiore; istituzione del liceo classico presso l’istituto superiore «Eredia»; istituzione nuovi corsi serali ed indirizzi di studio negli istituti di Catania e provincia, come proposto dalla Provincia regionale. Parere: «Viene condivisa le proposte avanzate dalla Provincia regionale in ordine all’istituzione di nuovi indirizzi di studio e corsi serali mirate ad una migliore distribuzione della popolazione scolastica tra gli istituti di istruzione secondaria di 2° grado del Comune di Catania e del territorio provinciale, nonché in funzione dell’ampliamento dell’offerta formativa per giovani lavoratori.

SCUOLE DI BASE SOTTODIMENSIONATE. Trentatrè (con meno di 500 alunni). SCUOLE DI BASE SOVRADIMENSIONATE. Trentuno (con più di 900 alunni). ISTITUTI SUPERIORI SOTTODIMENSIONATI. Quattordici (meno di 500 alunni). ISTITUTI SUPERIORI SOVRADIMENSIONATI. Trenta (con più di 900 alunni). Al termine dell’incontro l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione on. Lino Leanza ha rilevato. «Abbiamo incontrato tutto il mondo della scuola registrando un notevole disagio nelle varie parti sociali che sono state coinvolte in molte fasi della procedura. L’occasione è servita a sottolineare che la razionalizzazione non deve essere un intervento di natura ragioneristica ma serve ad evitare che si determinino squilibri nel territorio. Ho voluto ascoltare tutte le componenti interessate ed esaminare attentamente il piano di lavoro redatto dall’ufficio scolastico provinciale per avere una visione chiara di tutte le proposte».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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