Il
dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli ha ascoltato durante un incontro che si
svolto nell’ex provveditorato agli studi e che
si è protratto per molte ore, tutte le sigle sindacali
prima di prendere una sua decisione,
che renderà nota alle stesse organizzazioni
sindacali nei prossimi giorni.
In tal senso hanno raggiunto un accordo i
sindacati della scuola molto rappresentative
nel settore dell’istruzione, cioè Snals, Cisl ,
Uil, che parlano di rinvio in attesa di fare
un’ampia panoramica di tutte le esigenze della
scuola catanese. «Snals, Cisl, Uil – si legge in
un comunicato congiunto, redatto dopo l’incontro
– ritengono che non vi sono le condizioni
oggettive per predisporre un piano di dimensionamento
della rete scolastica a Catania
dal momento che interventi di alcuni comuni
della Provincia , compreso quello di Catania,
sono del tutto parziali e privi di una progettualità
che tenga conto dell’intero territorio
comunale».
Pertanto, le tre sigle sindacali chiedono al
dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di
farsi interprete presso l’assessore regionale alla
Pubblica Istruzione affinché a Catania il
piano possa essere stilato in tempi ragionevolmente
congrui al termine di un percorso di lavoro
serio e non dettato da esigenze contingenti
che non hanno niente a che fare con l’esigenza
avvertita da tutti gli utenti del servizio
scolastico che rivendicano il diritto allo studio
in una sede scolastica degna di questo nome e
la più vicina possibile alla propria abitazione.
Snals, Cisl, Uil infine invitano gli organismi
preposti al dimensionamento ad attivare un
tavolo di concertazione che coinvolga i rappresentanti
delle istituzioni scolastiche, gli
Enti locali, l’Università, le categorie professionali
previste dalla legge regionale n. 6 del
2000.
Per Tomasello, segretario provinciale della
Flc- Cigil occorre un piano di dimensionamento
efficace ed efficiente e non piccoli aggiustamenti.
«Per il disagio sociale e quindi scolastico
che viene espresso dalla società catanese, dichiara
Tomasello, si ha assoluta necessità programmare
nuove istituzioni scolastiche nella
zona sud di Catania poiché le battaglie di civiltà
passano per il riscatto di quel territorio
».
Per la segretaria nazionale dello Snadis dirigente
scolastico Cristina Cascio la Provincia
regionale ha dato la possibilità di aumentare
gli indirizzi ed istituito tre nuove scuole superiori,
però a suo avviso vi dovrebbe essere
parità tra soppressioni e nuove istituzioni.
Non è invece per il rinvio l’associazione nazionale
presidi, diretta dal dirigente scolastico
Salvatore Indelicato.
A suo avviso «Catania non può essere tagliata
fuori dal piano regionale per veti incrociati
e tentativi di dilazione e rinvio ingiustificati
ed immotivati da qualunque parti provenienti,
anche se provenienti dal consiglio scolastico
provinciale che di fatto nell’ultima seduta
ha espresso solo un lungo rinvio, come
conclusione di una guerra per bande sindacali
emersa nel suo interno».
«In presenza di proposte provenienti dagli
Enti locali, – continua Indelicato – seppur tardive
come nel caso di Catania, approssimative
e raffazzonate, la scuola ha il dovere ed il
diritto di esprimere compiutamente una propria
valutazione da inoltrare a Palermo per
non penalizzare ulteriormente il contesto
educativo e formativo della nostra provincia.
Il piano della Provincia regionale può essere recepito
laddove propone nuove istituzioni secondarie,
quali quello di Mascalucia e Librino.
Le proposte di Maimone tendenti ad accogliere
le richieste di trasformazioni in istituti
comprensivi dei circoli didattici e della verticalizzazione
di scuole medie vanno sostenute
in quanto coerenti con le prospettive pedagogiche
della riforma della scuola. Queste
proposte implicano anche degli oneri per i
Comune a differenza di quanto sostenuto nella
delibera comunale e pertanto necessitano
di approfondimenti da parte dell’ufficio scolastico
provinciale. Ma la direzione strategica è
quella giusta».
«Abbiamo chiesto a Zanoli – conclude Indelicato
– copia del piano che l’ufficio si è impegnato
a redigere entro oggi per poter proseguire
l’azione sindacale nelle successive sedi
palermitane, tenendo conto che l’ultima parola
spetta all’assessore regionale alla P.I. on.
Leanza, a cui già l’Anp regionale ha chiesto un
incontro consultivo».
Come si potrà notare, Snals, Cisl, Uil hanno
raggiunto un accordo, poi vi sono punti di vista
diversi. Cosa farà Zanoli, considerati ormai
i tempi strettissimi?
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)