RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. Dubbi dei sindacati dopo l’incontro col provveditore
Data: Giovedì, 15 febbraio 2007 ore 17:56:50 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli ha ascoltato durante un incontro che si svolto nell’ex provveditorato agli studi e che si è protratto per molte ore, tutte le sigle sindacali prima di prendere una sua decisione, che renderà nota alle stesse organizzazioni sindacali nei prossimi giorni. In tal senso hanno raggiunto un accordo i sindacati della scuola molto rappresentative nel settore dell’istruzione, cioè Snals, Cisl , Uil, che parlano di rinvio in attesa di fare un’ampia panoramica di tutte le esigenze della scuola catanese. «Snals, Cisl, Uil – si legge in un comunicato congiunto, redatto dopo l’incontro – ritengono che non vi sono le condizioni oggettive per predisporre un piano di dimensionamento della rete scolastica a Catania dal momento che interventi di alcuni comuni della Provincia , compreso quello di Catania, sono del tutto parziali e privi di una progettualità che tenga conto dell’intero territorio comunale». Pertanto, le tre sigle sindacali chiedono al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di farsi interprete presso l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione affinché a Catania il piano possa essere stilato in tempi ragionevolmente congrui al termine di un percorso di lavoro serio e non dettato da esigenze contingenti che non hanno niente a che fare con l’esigenza avvertita da tutti gli utenti del servizio scolastico che rivendicano il diritto allo studio in una sede scolastica degna di questo nome e la più vicina possibile alla propria abitazione. Snals, Cisl, Uil infine invitano gli organismi preposti al dimensionamento ad attivare un tavolo di concertazione che coinvolga i rappresentanti delle istituzioni scolastiche, gli Enti locali, l’Università, le categorie professionali previste dalla legge regionale n. 6 del 2000. Per Tomasello, segretario provinciale della Flc- Cigil occorre un piano di dimensionamento efficace ed efficiente e non piccoli aggiustamenti. «Per il disagio sociale e quindi scolastico che viene espresso dalla società catanese, dichiara Tomasello, si ha assoluta necessità programmare nuove istituzioni scolastiche nella zona sud di Catania poiché le battaglie di civiltà passano per il riscatto di quel territorio ». Per la segretaria nazionale dello Snadis dirigente scolastico Cristina Cascio la Provincia regionale ha dato la possibilità di aumentare gli indirizzi ed istituito tre nuove scuole superiori, però a suo avviso vi dovrebbe essere parità tra soppressioni e nuove istituzioni. Non è invece per il rinvio l’associazione nazionale presidi, diretta dal dirigente scolastico Salvatore Indelicato. A suo avviso «Catania non può essere tagliata fuori dal piano regionale per veti incrociati e tentativi di dilazione e rinvio ingiustificati ed immotivati da qualunque parti provenienti, anche se provenienti dal consiglio scolastico provinciale che di fatto nell’ultima seduta ha espresso solo un lungo rinvio, come conclusione di una guerra per bande sindacali emersa nel suo interno». «In presenza di proposte provenienti dagli Enti locali, – continua Indelicato – seppur tardive come nel caso di Catania, approssimative e raffazzonate, la scuola ha il dovere ed il diritto di esprimere compiutamente una propria valutazione da inoltrare a Palermo per non penalizzare ulteriormente il contesto educativo e formativo della nostra provincia. Il piano della Provincia regionale può essere recepito laddove propone nuove istituzioni secondarie, quali quello di Mascalucia e Librino. Le proposte di Maimone tendenti ad accogliere le richieste di trasformazioni in istituti comprensivi dei circoli didattici e della verticalizzazione di scuole medie vanno sostenute in quanto coerenti con le prospettive pedagogiche della riforma della scuola. Queste proposte implicano anche degli oneri per i Comune a differenza di quanto sostenuto nella delibera comunale e pertanto necessitano di approfondimenti da parte dell’ufficio scolastico provinciale. Ma la direzione strategica è quella giusta». «Abbiamo chiesto a Zanoli – conclude Indelicato – copia del piano che l’ufficio si è impegnato a redigere entro oggi per poter proseguire l’azione sindacale nelle successive sedi palermitane, tenendo conto che l’ultima parola spetta all’assessore regionale alla P.I. on. Leanza, a cui già l’Anp regionale ha chiesto un incontro consultivo». Come si potrà notare, Snals, Cisl, Uil hanno raggiunto un accordo, poi vi sono punti di vista diversi. Cosa farà Zanoli, considerati ormai i tempi strettissimi?

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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