14.02.2007. Dopo le polemiche sul dimensionamento della rete
scolastica nella provincia di Catania, evidenziate
durante la riunione del consiglio scolastico provinciale
del 9 scorso, quando il parlamentino non ha
espresso alcun parere sulla proposta presentata
dal Comune di Catania perché esibita nello stesso
giorno di convocazione del consiglio, l’assessore
comunale alla Pubblica istruzione Maimone ha illustrato
l’iter che lo ha portato a presentare la modifica
della prima proposta. Secondo Maimone il
Consiglio scolastico provinciale, in quella occasione,
non diede alcun parere sulla sua proposta di dimensionamento
dal momento che non ha ritenuto opportuno
esaminarla, come per legge avrebbe dovuto
fare, mentre vi sono stati tantissimi interventi da
parte dei consiglieri. «La decisione se respingere o
accettare la proposta presentata il 9 scorso - dice
Maimone - dovrà farla il dirigente dell’ufficio scolastico
provinciale, prima, e l’assessore regionale alla
Pubblica Istruzione, dopo, quest’ultimo, in via definitiva.
Il consiglio scolastico provinciale ha solo il
compito di esprime un parere. La procedura è iniziata
il 24 gennaio quando vi è stato un incontro con
il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli;
il 26 si è avuto un incontro con il comitato tecnico
permanente della scuola, il 30 gennaio vi è stata
la prima riunione nell’aula consiliare, presenti il
sottoscritto, l’assessore provinciale Margherita Ferro,
il dott. Zanoli, il delegato scuola dell’università di
Catania prof. Perciavalle, il presidente della Confindustria
dott. Sciacca, i sindacati della scuola (Cgil, Cisl,
Uil, Snals, Anp.), la settima commissione
consiliare permanente P.I..
Il 30 gennaio è stata adottata la delibera
di giunta n. 14 relativa ad interventi
di dimensionamento e razionalizzazione
sulle istituzioni scolastiche.
Considerato che sono
emersi osservazioni varie ho ritirato
la proposta. Il 2 febbraio ho ricevuto
altre indicazioni dal comitato
tecnico della scuola, il 7 ho incontrato
la commissione consiliare permanente
della P.I., che ha dato altri
suggerimenti; l’8 febbraio ho avuto
un incontro con i dirigenti scolastici
che avevano richiesto l’intitolazione
giuridica di istituto comprensivo;
il 9, alla luce delle indicazioni
emerse, è stata approvata dalla
giunta la delibera n.161 relativa alla
modifica ed integrazione della prima
delibera del 31 gennaio. Delibera
che il consiglio scolastico provinciale
non ha esaminato».
Maimone ha ricordato che il 6 novembre è stato
istituito un comitato tecnico della scuola con il
compito di esaminare tutti i problemi delle istituzioni
scolastiche. Vi fanno parte capi di istituto,
rappresentanti del mondo universitario e del mondo
imprenditoriale con il compito di creare una
scuola inserita nel territorio. «Il comitato ha dovuto
affrontare la complessa questione del dimensionamento.
Intanto, il dirigente dell’ufficio scolastico
Zanoli, probabilmente nel cercare di definire il travagliato
problema del dimensionamento, ha convocato
per oggi mercoledì 14, alle 11, nella sede dell’ex
provveditorato, i segretari provinciali di Uil,( Zammataro),
Flc- Cgil( Tomasello), Cisl(Prizzi-reggente),
Snals (Tempera) con il seguente ordine del giorno:
dimensionamento rete scolastica provinciale; parere
sulle proposte avanzate dagli enti locali». Intanto,
il segretario provinciale dello Snals Tempera ripetere
«che sarebbe auspicabile che il piano slitti all’anno
scolastico 2007-2008 per consentire un esame
più approfondito di tutte le situazioni precarie
esistenti, alla luce dei tristi eventi che hanno colpito
la città di Catania dove sono state coinvolti anche
alunni delle scuole cittadine». L’incontro di oggi è
stato chiesto anche da Snals, Cisl e Flc Cgil.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)