INTEGRAZIONE ALUNNI CON HANDICAP: ANDIAMO AVANTI...NOI CHE CI CREDIAMO
Data: Lunedì, 12 febbraio 2007 ore 21:27:54 CET
Argomento: Opinioni


Ho seguito, con l’attenzione di “addetta ai lavori”, la vicenda dell’alunno disabile di Ragusa e il mio pensiero ha attraversato un trentennio:

1977-2007, il trentennio della storia dell’integrazione scolastica degli alunni disabili, il trentennio in cui abbiamo, con fatica, “costruito” le condizioni per garantire il costituzionale “diritto allo studio”.

Il provvedimento di “allontanamento” dell’alunno disabile dalla scuola è piombato come un macigno, non solo sulla mia sensibilità personale, ma, soprattutto, sulle mie convinzioni professionali.  Ho temuto che potesse passare un messaggio pericoloso che innescasse un effetto a catena per tutti quegli operatori che non sono ancora riusciti ad abbattere le “barriere mentali” nei confronti della diversità. Ma, dopo aver letto che la famiglia non si è arresa, mi sono rassicurata e scrivo per esprimere verso la stessa sentimenti di gratitudine dei tanti, tantissimi cittadini che abbiamo creduto e crediamo in uno Stato di diritto.

Il fallimento delle Istituzioni non può mettere in discussione un diritto esigibile alla nascita. La vicenda, che sicuramente non si chiuderà qui, deve invitarci a riflettere. Il problema non è il ragazzo, e non è uno solo, sono tanti: la formazione dei dirigenti, dei docenti, dei collaboratori, l’impiego di strategie e metodologie alternative alla tradizionale classe, ed alla usuale lezione frontale (lavori di gruppo, laboratori), le sinergie con le altre istituzioni cui la legge dello Stato assegna la titolarità di servizi importanti.

Senza scomodare le teorie di Gardner sulle diverse forme di intelligenza che fa di ciascuno di noi un essere speciale ed irripetibile per la sua diversità, voglio ricordare la figura di un grande pedagogista che ho avuto il privilegio di avere come maestro: Sergio Neri. È stato dirigente tecnico presso il Ministero della Pubblica istruzione ed è stato, negli anni 1996/2000, coordinatore dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione scolastica degli alunni handicappati, (definizione oggi modificata dall’Organizzazione mondiale della sanità in disabili). Nel lasciarci il 18-10-2000 ci consegnò un testamento: “Andiamo avanti noi che siamo convinti…gli altri non so”.  Mi chiedo quanto bisogno c’è ancora di lui, dei suoi incoraggiamenti, dei suoi insegnamenti. La scuola, è vero, non può fare “miracoli”, ma può e deve attivare una rete di sostegni perché ciascun ragazzo possa esercitare il diritto di essere studente.

Mi auguro che da questa vicenda possiamo trarre una lezione che ci aiuti a capire che non possiamo cambiare i “ragazzi” ma il nostro modo di coordinare e di rendere efficienti i servizi di cui siamo titolari e per cui esistiamo.

Agata Di Luca

Dirigente scolastico I.c. “S.D.Savio” S. Gregorio

Già segretaria G.L.I.P. Ufficio scolastico Provincial







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