«Filippo è stato educatore nella vita,
vorrei lo fosse anche nella morte». Le
parole di Marisa Grasso, vedova di Filippo
Raciti, hanno scosso le coscienze. E
sono state raccolte dall’assessore alla
Cultura e Politiche Scolastiche, Giuseppe
Maimone che, di concerto con il sindaco
Umberto Scapagnini, ha deciso di
intitolare all’ispettore capo del Reparto
Mobile il progetto "Educazione alla legalità
e alla cittadinanza" promosso
nella scuola primaria e secondaria di
primo grado.
«Ritengo - afferma Maimone in una
dichiarazione - che la presenza della
scuola alle esequie in Cattedrale fosse
fondamentale, e ciò per il ruolo educativo
che l’istituzione scolastica è chiamata
a svolgere, anche e prima di tutto
sul piano dei valori etici e civili. Esprimo
pertanto un particolare ringraziamento
alla folta rappresentanza dei dirigenti
scolastici che hanno accolto il nostro
invito a partecipare all’estremo saluto
a un eroe e a un cittadino esemplare,
come l’ispettore capo Filippo Raciti.
Per tutte le coscienze civili, in ogni angolo
del mondo raggiunto dalla notizia
dei tragici fatti di Catania, è questo il
momento del dolore, della commozione,
ma soprattutto del dovere. E’ il momento
di essere forti e determinati a
cambiare, come forti e determinate sono
state le parole di Marisa Grasso, che
ha significativamente rimarcato il ruolo
di educatore svolto dal marito».
Da qui la decisione di intestare a Raciti
il progetto sulla legalità. «Come lei -
spiega Maimone - siamo convinti che
l’insegnamento di Raciti continuerà ad
illuminarci anche dopo la sua inaccettabile
morte. E non solo per la memoria
degli atti che hanno segnato il suo
esemplare percorso di tutore dell’ordine.
Crediamo infatti che l’insegnamento
di Raciti viva e si perpetui innanzitutto
nelle coscienze che egli ha saputo
formare con il suo servizio, dentro e
fuori la caserma. Ed è proprio sulla formazione,
sull’educazione dei giovani e
dei giovanissimi al valore civico della legalità,
che la scuola può e deve giocare
un ruolo decisivo. Perciò dedichiamo il
progetto "Educazione alla legalità e alla
cittadinanza" a Filippo Raciti, figura
esemplare di un’istituzione, come la
Polizia di Stato, che tanta parte riveste
nella realizzazione del progetto medesimo
».
Il progetto legalità è operativo in 50
scuole della città e coinvolge, oltre alla
Polizia, la Prefettura, i comandi provinciali
di Carabinieri e Guardia di Finanza,
la Procura della Repubblica presso il
Tribunale i Minorenni, la Capitaneria di
Porto, l’Ordine degli Avvocati, l’Autorità
Portuale, il Csa, il vigili del fuoco, la Polizia
Municipale.
(da
www.lasicilia.it)