INIZIATIVA DELL’ASSESSORE MAIMONE - Educazione alla legalità nella scuola nel nome di Raciti
Data: Mercoledì, 07 febbraio 2007 ore 14:42:45 CET
Argomento: Rassegna stampa


«Filippo è stato educatore nella vita, vorrei lo fosse anche nella morte». Le parole di Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti, hanno scosso le coscienze. E sono state raccolte dall’assessore alla Cultura e Politiche Scolastiche, Giuseppe Maimone che, di concerto con il sindaco Umberto Scapagnini, ha deciso di intitolare all’ispettore capo del Reparto Mobile il progetto "Educazione alla legalità e alla cittadinanza" promosso nella scuola primaria e secondaria di primo grado. «Ritengo - afferma Maimone in una dichiarazione - che la presenza della scuola alle esequie in Cattedrale fosse fondamentale, e ciò per il ruolo educativo che l’istituzione scolastica è chiamata a svolgere, anche e prima di tutto sul piano dei valori etici e civili. Esprimo pertanto un particolare ringraziamento alla folta rappresentanza dei dirigenti scolastici che hanno accolto il nostro invito a partecipare all’estremo saluto a un eroe e a un cittadino esemplare, come l’ispettore capo Filippo Raciti. Per tutte le coscienze civili, in ogni angolo del mondo raggiunto dalla notizia dei tragici fatti di Catania, è questo il momento del dolore, della commozione, ma soprattutto del dovere. E’ il momento di essere forti e determinati a cambiare, come forti e determinate sono state le parole di Marisa Grasso, che ha significativamente rimarcato il ruolo di educatore svolto dal marito». Da qui la decisione di intestare a Raciti il progetto sulla legalità. «Come lei - spiega Maimone - siamo convinti che l’insegnamento di Raciti continuerà ad illuminarci anche dopo la sua inaccettabile morte. E non solo per la memoria degli atti che hanno segnato il suo esemplare percorso di tutore dell’ordine. Crediamo infatti che l’insegnamento di Raciti viva e si perpetui innanzitutto nelle coscienze che egli ha saputo formare con il suo servizio, dentro e fuori la caserma. Ed è proprio sulla formazione, sull’educazione dei giovani e dei giovanissimi al valore civico della legalità, che la scuola può e deve giocare un ruolo decisivo. Perciò dedichiamo il progetto "Educazione alla legalità e alla cittadinanza" a Filippo Raciti, figura esemplare di un’istituzione, come la Polizia di Stato, che tanta parte riveste nella realizzazione del progetto medesimo ». Il progetto legalità è operativo in 50 scuole della città e coinvolge, oltre alla Polizia, la Prefettura, i comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale i Minorenni, la Capitaneria di Porto, l’Ordine degli Avvocati, l’Autorità Portuale, il Csa, il vigili del fuoco, la Polizia Municipale.

(da www.lasicilia.it)







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