MALATTIE E CERTIFICATI MEDICI
Data: Luned́, 05 febbraio 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Redazione


Malattie e certificati medici : Pasquale Ierardi

Domanda

Se un dipendente che comunica alla scuola uno o più prolungamenti della sua malattia, può portare un solo certificato medico cumulativo, oppure un certificato per ogni periodo comunicato. Inoltre, se basta fare una sola domanda oppure occorrono tante domande e certificati quanti sono i periodi comunicati. Per esempio, un docente che sia malato per 16 giorni, ma con varie comunicazioni di prosecuzione, portando un solo certificato potrebbe a posteriori far intendere che ha chiesto subito 16 giorni consecutivi, creando difficoltà a chi non ha chiamato il supplente? Inoltre, se un docente che è già ammalato e lo ha comunicato, ha il dovere di comunicare successivamente il prolungamento della sua malattia se cade nel suo giorno libero? (io penso di sì). Vorrei sapere, poichè mi pare che il Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro) taccia al riguardo, se per i miei quesiti esistono norme chiare al riguardo o almeno pronunce della giurisprudenza.

Risposta

In via preliminare va chiarito che l’assenza per malattia non è un beneficio fruibile a domanda. Essa, in quanto assenza tipica, costituisce un diritto in capo al lavoratore che, ai fini della fruizione, è obbligato alla mera comuncazione, nonché a documentare in tempo utile tale assenza con certificato medico. La certificazione medica deve recare la mera prognosi che, evidentemente, deve essere coerente con il periodo di assenza. Tanto premesso è ragionevole ritenere che la giustificazione con certificato unico sia giuridicamente plausibile. Tanto più che è possibile che il lavoratore colpito dall’evento morboso abbia subito complicazioni interinali senza poterne avere contezza all’atto della prima comuncazione. Di qui la possibilità di un unico intervento medico in epoca successiva alla prima comunicazione con apposizione di termine differito alla relativa prognosi stimata in prima battuta. Non di meno, il lavoratore ha sempre l’obbligo di comunicare tempestivamente eventuali comunicazioni anche se ricadono nel proprio giorno libero che, peraltro, sebbene coincidente con un periodo di pausa nell’orario di lavoro, rientra comunque nell’orario di servizio della scuola. Tale obbligo non rileva qualora la complicazione intervenga in giorno festivo. Nel qual caso la comunicazione va effettuata nel primo giorno utile immediatamente successivo.







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