DOPPIO PUNTEGGIO -Un «terremoto» per le graduatorie
Data: Giovedì, 01 febbraio 2007 ore 11:33:09 CET
Argomento: Rassegna stampa


La sentenza dello scorso 26 gennaio, che ha annullato il doppio punteggio a quei docenti precari che hanno insegnato in una sede scolastica ubicata al di sopra dei 600 metri di altitudine, ha causato un vero e proprio vespaio tra gli insegnati precari catanesi. Gioiscono coloro che hanno vinto il ricorso, curato per loro dall'avv. Fabio Rossi; mentre i loro colleghi "montani", che avevano avuto valutato il punteggio doppio, non sanno quale sarà il loro "destino", in vista dell'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale; preoccupati anche gli addetti ai lavori dal momento che il provvedimento potrebbe stravolgere tutte le graduatorie permanenti. Da parte sua il direttore dell'ufficio scolastico regionale Guido Di Stefano che trattandosi di una sentenza che ha effetti retroattivi, la modifica graduatorie sarà inevitabile. Comunque, rileva Di Stefano, trattandosi di una sentenza che ha carattere nazionale, «siamo in attesa delle istruzioni che ben presto il Mistero emanerà». In attesa di indicazioni anche il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale dott. Raffele Zanoli. Da parte sua l'avv. Fabio Rossi, che, come si è detto, ha difeso i docenti non montani, è certo che la sentenza della Corte Costituzionale ha ormai effetto su tutto il territorio nazionale per cui a suo avviso «l'amministrazione ha l'obbligo di espungere da tutte le graduatorie l'assurdo doppio punteggio, fin dalla sua prima attribuzione». Per Rossi «dovranno essere riabilitati e risarciti tutti i docenti che in questi anni a causa dell'illogica norma approvata dai parlamentari nel 2003, hanno perduto possibilità di lavoro». Se quanto afferma il legale dovesse verificarsi avverrà un vero e proprio 'terremoto' nel mondo della scuola, con stravolgimento di tutte le graduatorie permanenti. Sono in attesa di notizie anche i sindacati della scuola. Il segretario della Flc- Cgil scuola prof. Tomasello rileva che 'la Corte Costituzionale pronunciandosi sul doppio punteggio dà logica equità. A questo punto è necessario convocare la parte sindacali per applicare da un lato ciò che prevede la sentenza e dall'altro garantire quei precari che comunque hanno lavorato fino ad oggi. La sentenza in ogni caso non potrà essere ignorata. Anche per lo Snals una sentenza della Corte Costituzionale non potrà essere relegata in un "cassetto", solo bisognerà attendere le istruzioni ministeriali.

Mario Castro (da www.lasicilia.it)







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