PUNTEGGIO DI MONTAGNA: LA CORTE EVITA LA VALANGA
Data: Marted́, 30 gennaio 2007 ore 14:53:23 CET
Argomento: Comunicati


Molti precari erano pronti a emigrare dalla provincia di “montagna” per il ruolo
Punteggio di montagna, la Corte evita la valanga
Molte graduatorie stavano per essere sconvolte. Grazie alla legge finanziaria
Sono 100.000 i professori coinvolti nella sentenza della Corte Costituzionale


 
Di Vincenzo Brancatisano
 
30 GENNAIO 2007 – La sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il doppio punteggio di montagna, blocca lo tsunami delle emigrazioni. Secondo una ricostruzione che abbiamo condotto con la collaborazione di alcuni sindacati, erano migliaia i docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola pronti a trasferirsi dalla propria provincia dove hanno potuto raddoppiare il punteggio per avere lavorato sopra i seicento metri slm e in procinto di spenderlo in sedi di pianura, non solo al Nord ma anche al Sud. Precari che stanno per passare di ruolo in province come Milano, specie nelle graduatorie della A043- A050, ma anche in altre, hanno rischiato di perdere il ruolo imminente perché sarebbero stati surclassati da centinaia di colleghi provenienti da sedi pseudomontane. Il tutto nella consapevolezza che il doppio punteggio fosse considerato illegittimo nei fatti anche dalla legge, visto che la Legge Finanziaria 2007 (art. 66) lo ha eliminato. Ma avendone fatto slittare gli effetti al 1 settembre 2007 con l’obiettivo dichiarato di salvare i diritti acquisiti come hanno preteso i sindacati, il legislatore pe la terza volta in tre anni ha mostrato di infischiarsene dell’incostituzionalità e della illogicità di un meccanismo assurdo. La Corte ha invece espunto dall’ordinamento la stupida norma fin dalle proprie origini sbeffeggiando sindacati – che fino a pochi giorni fa si battevano perché il doppio punteggio rimanesse: perché non pubblicano i ricorsi che dicono di avere presentato? – e politici, che hanno liberato dal carcere 30.000 detenuti con una legge lampo e che invece in tre anni non hanno voluto occuparsi con serietà di centinaia di migliaia di precari della scuola trattati da miserabili sottoproletari. Il tentativo di sbarazzarsi di loro con l’abolizione notturna delle graduatorie permanenti che questo sito ha svelato qualche ora prima che fosse approvata dalla Camera (ma che molti hanno già dimenticato), la dice lunga. Ora sono almeno 100.000 i docenti coinvolti in una ricostruzione relativa a contratti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato conferiti in applicazione del doppio punteggio e che stanno per essere passati al setaccio dagli umomini del ministro Fioroni. Qualcuno ipotizza un decreto legge urgente che metta ordine in una faccenda penosissima e complicata, azzardando la possibilità che i danneggiati vengano ripescati, lasciando però intatta la posizione assunta da chi è passato di ruolo. Secondo una ricostruzione di Italia Oggi, in edicola stamattina, rischiano di più le assunzioni dei docenti delle classi di concorso A050- A051 – A043 - A052, “che sono state effettuate in massima parte traendo gli aventi diritto dagli elenchi di III fascia”. Ma ora il legislatore abbia il coraggio di andare oltre e abolisca con effetto retroattivo il doppio punteggio conseguito a partire dall'anno scolastico 2003-2004 nelle sedi carcerarie e nelle piccole isole e - poichè ciò, come ha ribadito la Corte Costituzionale oltre che il Tar del Lazio, rientrerebbe nel potere discrezionale e insindacabile del Parlamento - elimini pure il residuo privelegio (perchè di privilegio si tratta) lasciato alle scuole elementari pluriclasse e per una volta non si lasci incantare dai sindacati.
 
 
 

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