La Giornata della Memoria: Premio per le scuole per non dimenticare
Data: Lunedì, 29 gennaio 2007 ore 01:24:29 CET
Argomento: Rassegna stampa


"Una giornata della memoria" simbolo dei valori di libertà e democrazia su cui si fonda la Costituzione Italiana. E’ questo lo spirito che sta alla base dell’iniziativa - promossa dall’Issico (Istituto di storia contemporanea), dalla facoltà di Scienze Politiche e dal liceo scientifico "Boggio Lera", dal titolo "1° Premio. Storia, memoria, democrazia" - che si è tenuta ieri mattina nell’aula magna di Scienze Politiche: un concorso rivolto a scuole elementari, medie e superiori che, prendendo spunto dal ricordo dell’Olocausto, potesse far crescere la consapevolezza democratica e la reciproca solidarietà tra i popoli. Perché sotto la parola genocidio non sta soltanto il tragico sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti, ma una serie di altri genocidi dimenticati che hanno insanguinato la storia di un secolo tanto complesso quanto il ’900. Secolo dello straordinario progresso scientifico e industriale, ma anche di due guerre mondiali e di decine di altri conflitti e stragi che hanno negato e negano i principi e i diritti basilari dell’individuo. Lo sterminio del popolo ebraico ha delle caratteristiche tragicamente peculiari: un vero e proprio processo di pianificazione industriale, come ricorda il prof. Barone. Uno sterminio senza precedenti, isolato nella sua atrocità. Il ricordo della Shoah rappresenta ancora oggi un monito. Perchè è comunque sui principi di rispetto, tolleranza e democrazia che è necessario concentrare il dialogo e l’attenzione. Ed è ancora su quei genocidi, noti e meno noti, appena passati o ancora in corso, che è necessario puntare l’obiettivo. Ed è questa l’operazione svolta dalle classi che hanno partecipato al premio lavorando alla stesura di lavori cartacei e multimediali intorno al tema della pace e all’analisi di fonti legate al genocidio degli armeni, dei ruandesi, degli zingari, degli aborigeni. Ma l’elenco è tristemente lungo. Più di 300 gli studenti che hanno presentato i propri lavori. Per le scuole elementari il premio è andato a Carmen Messina, Salvo Costanzo e Domenico Bitto della scuola "Livio Tempesta". Per le scuole medie a Sofia Amoroso, Tiziana Galeotti, Soheila Kalantari e Barbara Millitarì della "A. Manzoni". Per le superiori il primo premio è stato consegnato alla I B del liceo "Spedalieri". Il secondo alla I Bl del liceo "Boggio Lera". "E’ necessario trasformare la memoria in storia - dice la prof. Mangiameli - La scuola ha molti compiti. Uno di questi è formare cittadini, non consumatori e trasmettere quei valori anti-fascisti e democratici su cui si basa la Costituzione". Tanto più che il numero delle memorie viventi si assottiglia giorno dopo giorno. Ieri gli studenti presenti hanno avuto l’occasione di ascoltare la testimonianza di Nunzio Di Francesco, sopravvissuto a Mauthausen e tra i fondatori dell’ANPI (Associazione nazionale partigiani Italiani) e dell’ANED (Associazione nazionale ex-deportati.
ALESSANDRA BELFIORE (da www.lasicilia.it)







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