I PROFESSORI CHE ANDRANNO IN PENSIONE DAL PROSSIMO SETTEMBRE SARANNO 1200
La scuola catanese «si svuota». Sono infatti
ben 1426 unità, tra personale direttivo,
docente e Ata, che dal primo
settembre prossimo non faranno più
parte degli organici delle istituzioni
scolastiche avendo optato per il pensionamento.
Ad andare in pensione saranno
1200 docenti; 208 impegati Ata e 18
dirigenti scolastici. La maggior parte
ha scelto di lasciare la scuola per dimissioni
volontarie, mentre solo pochi
per raggiunti limiti di età. Da qualche
anno a questa parte molti docenti e
personale Ata, avendo raggiunto i 40
anni di servizio, pur potendo rimanere
nella scuola, preferiscono andare in
pensione. La decisione deriva dall’imminente
aumento dell’età pensionabile.
Difficile lavoro, come abbiamo rilevato
in altre occasioni per i funzionari
dell’ufficio scolastico provinciale
(Francesca Mirabella, Carmela Cannavò,
Carmela Ragusa e Marcello Di
Fazio) che dovranno in una prima fase
controllare i requisiti elencati nella
domanda dei futuri pensionati; qualora
vi fossero docenti o personale Ata
che non avessero ancora maturato i diritti
al pensionamento, dovrebbero revocare
l’istanza a suo tempo presentata
nelle scuole per andare in pensione;
infine, bisognerà valutare la carriera
dei futuri pensionati ai fini del calcolo
della pensione e dell’indennità di buonuscita.
Secondo lo Snals il considerevole
numero di pensionamenti farà aumentare
il precariato nella nostra provincia.
«In base ai primi dati riguardanti il
numero dei pensionanti dal prossimo
anno scolastico 2007-2008 – ha rilevato
il prof. Tempera, segretario provinciale
del sindacato – si evince che il
numero dei precari nella nostra provincia
aumenterà in maniera considerevole
raggiungendo la cifra globale,
per il personale docente e Ata di circa
8000 unità. Pertanto, è necessario
che il ministro della Pubblica istruzione
si attivi per comunicare il numero
del personale docente ed Ata che intende immettere nei ruoli dal prossimo
anno scolastico. E’ auspicabile che
per la nostra provincia vengano assegnati,
complessivamente, almeno
2000 immissioni in ruolo, tra personale
docente e Ata. Lo Snals è impegnato
in prima linea per combattere ed eliminare
definitivamente il triste fenomeno
del precariato nella scuola entro
due o al massimo tre anni scolastici».
Per il segretario provinciale della Flc
Cgil scuola prof. Tomasello «occorre
essere realisti dal momento che la Cgil
ha sempre sostenuto che ad ogni pensionato
deve corrispondere una immissione
nei ruoli fino a coprire entro
tre anni tutti i posti in organico di diritto
disponibili. Il sindacato sarà vigile
per raggiungere la finalità della piena
occupazione. Bisogna ricordare che
durante l’era Moratti vi sono stati anni
senza immissioni nei ruolo, adesso
la finanziaria 2007 prevede di entrare
in pianta stabile nella scuola. La Cgil
chiede di assegnare nel più breve tempo
possibile i contingenti per la provincia
di Catania».
MARIO CASTRO (da
www.lasicilia.it)