E' REALTA', IN ITALIA LA SCUOLA VARIA DA REGIONE A REGIONE
Data: Mercoledì, 24 gennaio 2007 ore 20:19:26 CET Argomento: Comunicati
In questi giorni l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia ha emanato le direttive per l'esame di qualifica che si sostiene non solo negli istituti professionali ma anche negli istituti tecnici. Gli allievi si presentano all'esame per mezzo di un Piano di studio personalizzato dello studente e un Portfolio o del libretto individuale delle competenze. ...
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Ufficio Integrazione delle politiche formative in raccordo con l’Ente Regione, gli Enti Locali, il mondo del lavoro, delle professioni e della cultura
via Ripamonti 42 – 20136 Milano - e-mail: formazioneintegrata@istruzione.lombardia.it
PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PRIME INDICAZIONI ESAME DI QUALIFICA
Finalità
L’esame di qualifica negli Istituti Professionali è finalizzato al conseguimento di due qualifiche: una nazionale relativa all’ordinamento dell’indirizzo del percorso scolastico, l’altra regionale, di II livello europeo, con specifica denominazione derivata dalla validazione dei progetti triennali sperimentali; negli Istituti Tecnici, l’esame di qualifica è finalizzato al conseguimento della sola qualifica regionale.
Sede d’esame
Gli esami di qualifica dei percorsi triennali sperimentali saranno svolti nelle sedi degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali impegnati nella sperimentazione. Non è prevista alcuna specifica tassa regionale.
Vincoli
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- Negli Istituti Tecnici gli esami si conformeranno alla normativa regionale, sia per quanto riguarda la composizione della Commissione, che sarà formata dal Consiglio di Classe e presieduta da un rappresentante nominato dalla Regione, sia per quanto riguarda le modalità di ammissione e di scrutinio.
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- Negli Istituti Professionali gli esami si conformeranno alla normativa nazionale. La Commissione dovrà, ai fini del riconoscimento regionale, prevedere la presenza di un membro indicato dalla Regione. Per poter consentire la sua legittima partecipazione a tutte le fasi dell’esame e dello scrutinio, si raccomanda di segnalare appena possibile a questo ufficio il nominativo dell’esperto del mondo del lavoro previsto dalla normativa nazionale, in maniera che esso possa coincidere con il rappresentante della Regione.
Adempimenti preliminari
TEMPI
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ATTORI
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ATTIVITA’
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ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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Inizio maggio 2007
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Consiglio di Classe
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Verifica della completezza della documentazione d’ esame ( vedi Allegati 1- 2)
( vedi Allegati 1- 2)
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• Progetto sperimentale iniziale validato nel giugno 2004
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• Progettazione formativa definitiva, con eventuali e successive modifiche/integrazioni della progettazione iniziale
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• Piano di studio personalizzato dello studente (Allegato 2)
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• Portfolio
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TEMPI
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ATTORI
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ATTIVITA’
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ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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Inizio maggio 2007
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Consiglio di Classe
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Definizione criteri di ammissione all’esame come da normativa nazionale ( non più di due insufficienze)
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Definizione criteri di ammissione all’esame come da normativa regionale (raggiungimento delle competenze previste nel piano di studi personalizzato dell’allievo)
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Inizio maggio 2007
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Consiglio di Classe
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Individuazione prove strutturate o semistrutturate da effettuare entro maggio con i criteri di valutazione e i tempi di somministrazione (OM 80 del 1995 e successive variazioni)
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Prima predisposizione delle prove d’esame, sulla base di indicazioni e criteri forniti dalla Segreteria Tecnica, da effettuare secondo la normativa regionale:
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• Prova scritta multidisciplinare (Italiano – Matematica – Lingua straniera – Informatica)
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• Seconda prova professionale
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• Terza prova: colloquio
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Nota bene: si raccomanda la completezza della documentazione del percorso
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Criteri di ammissione all’esame
ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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Secondo la normativa nazionale, il Consiglio di Classe tiene conto degli elementi di valutazione derivanti dal curriculum e dalle prove strutturate o semistrutturate, al fine di determinare il livello di formazione generale raggiunto e il grado di preparazione del candidato nelle singole materie di studio. L'attività svolta presso aziende dagli alunni, che per le sue caratteristiche deve configurarsi come attività didattica sulla base di accordi nazionali o locali, è ugualmente oggetto di valutazione. E' altresì oggetto di valutazione l'attività di stage in azienda e di formazione effettuata durante l'anno scolastico, in attuazione di progetti autorizzati nell'ambito di programmi comunitari. Lo scrutinio si conclude con un giudizio analitico e un voto, espresso in decimi, per ciascuna materia, sulla base del profitto conseguito durante l'anno scolastico e nelle prove strutturate e semistrutturate, e con un voto di ammissione, espresso in centesimi, accompagnato da un giudizio sintetico che motivi l'ammissione del candidato alla seconda fase della valutazione. Tale giudizio è deliberato dal Consiglio di Classe, verificata la sufficienza in tutte le materie, ovvero, con giudizio motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze. (OM n. 90 21.05.2001)
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Secondo la normativa regionale, che sarà dettagliatamente emanata entro il mese di marzo, l’équipe dei docenti, anche attraverso lo strumento del Portfolio o del libretto individuale delle competenze, attesta il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti in base alla progettazione del corso in riferimento agli obiettivi professionali e agli standard formativi minimi delle competenze di base.
Il punteggio individuale sarà quindi determinato in base alle specifiche indicazioni regionali che saranno emanate con apposito provvedimento e che conterranno le tabelle per l’attribuzione dei punteggi. Sarà cura di questo Ufficio darne tempestiva comunicazione.
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Criteri di predisposizione delle prove d’esame
ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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Oltre ai criteri indicati dalla normativa nazionale, nella predisposizione delle prove di esame si dovrà tenere in considerazione il percorso didattico effettuato, dando rilievo agli elementi che evidenziano la metodologia centrata sul compito.
Le competenze da accertare in sede di esame, attraverso le prove, dovranno essere esplicitate e corredate dai descrittori e dagli indicatori di livello, in relazione al punteggio da attribuire alla prova.
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L’ideazione delle prove di esame dovrà tenere in considerazione il percorso didattico effettuato dando rilievo agli elementi che evidenziano la metodologia centrata sul compito.
Le competenze da accertare in sede di esame, attraverso le prove, dovranno essere esplicitate e corredate dai descrittori e dagli indicatori di livello, in relazione al punteggio da attribuire alla prova.
Si organizzeranno momenti di incontro tra gli Istituti Tecnici sperimentatori di un unico progetto al fine di concordare il più possibile caratteristiche e criteri di correzione delle prove.
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NOTA BENE
Sia per gli Istituti Tecnici che per i Professionali, in sede d’esame, oltre alle prove d’esame, dovranno essere somministrati agli allievi test predisposti da una commissione regionale utili alla valutazione generale degli apprendimenti.
I risultati di tali prove non avranno alcuna rilevanza ai fini del rilascio della qualifica né della valutazione dell’allievo in sede d’esame.
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Scrutinio di ammissione
TEMPI
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ATTORI
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ATTIVITA’
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ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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Fine maggio primi giorni di giugno 2007
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Consiglio di Classe
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Scrutinio di ammissione agli esami di qualifica: • • • • •
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raccolta e controllo della documentazione relativa al progetto sperimentale e alla realizzazione del medesimo nel triennio
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attribuzione del punteggio a ciascun candidato nel rispetto dei criteri precedentemente fissati
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stesura delle prove di esame corredate dai criteri di correzione
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raccolta e controllo della documentazione relativa al percorso seguito da ciascuno studente
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raccolta delle tesine o altri elaborati presentati dagli studenti per sostenere il colloquio
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NOTA BENE:
Sia gli Istituti Professionali sia gli Istituti Tecnici dovranno presentare alla Commissione il giudizio di ammissione attraverso un documento in cui, anche per facilitare il lavoro di certificazione finale, siano esplicitate le informazioni richieste nei punti 5 e 6 dell’allegato A all’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 28 ottobre 2004 (cfr. Allegati di riferimento - a.).
L’esplicitazione delle competenze prevista in tali punti allo stato attuale dello sviluppo normativo, avrà come riferimenti: • •
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gli standard formativi minimi relativi alle aree di base determinati in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni, 15 gennaio 2004 (cfr. Allegati di riferimento - b.)
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gli obiettivi formativi e gli esiti di apprendimento previsti dal progetto di scuola così come validato e sviluppato
Gli standard formativi minimi relativi alle competenze tecnico-professionali determinati in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni, 5 ottobre 2006 (cfr. Allegati di riferimento - c.) potranno costituire un ulteriore elemento di informazione e di confronto pur non potendo configurarsi – per i tempi stessi della loro emanazione – come vincoli.
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Esami di qualifica
TEMPI
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ATTORI
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ATTIVITA’
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ISTITUTI PROFESSIONALI
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ISTITUTI TECNICI
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4 – 14 giugno 2007
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Commissione d’esame
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Si prevedono quattro giorni per le prove d’esame e di monitoraggio.
Primo giorno: 1^ prova scritta
Secondo giorno: 2^ prova tecnico professionale
Terzo giorno: somministrazione test di monitoraggio e correzione prove
Quarto giorno: colloquio (eventuale nei professionali, obbligatorio nei tecnici)
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Al termine degli esami di qualifica e prima dell’inizio degli Esami di Stato
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Commissione d’esame
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Scrutinio d ’esame qualifica nazionale e ratifica regionale
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In due momenti separati: • •
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Scrutinio d’esame qualifica regionale
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Scrutinio di ammissione alla classe IV
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Rilascio degli attestati di qualifica regionale e della certificazione delle competenze
L’attestato di qualifica rilasciato è quello indicato nel Modello A dell’Accordo adottato in Conferenza Unificata Stato Regioni del 28 ottobre 2004. (cfr. Allegati di riferimento – a.).
Agli allievi che interrompono i percorsi di formazione prima del conseguimento della qualifica, o che non sono giudicati idonei in sede di esame finale, è rilasciato ila "Certificato di competenze", secondo il Modello B (cfr allegato 4).
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Elenco Allegati
Allegato 1 - INDICAZIONI PER LA DOCUMENTAZIONE DELLO SVILUPPO DIDATTICO DEL PERCORSO SPERIMENTALE E DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO DEL SINGOLO STUDENTE
Allegato 2 - PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO DELLO STUDENTE
Allegati di riferimento consultabili sul sito
www.istruzione.lombardia.it - Processi innovativi - Percorsi di istruzione e formazione - Normativa nazionale
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a. Certificazione finale e intermedia e riconoscimento crediti formativi – Accordo conferenza unificata Stato Regioni ottobre 2004 e modulistica relativa
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b. Standard formativi minimi relativi alle competenze di base
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c. Profili professionali, 5 ottobre 2006
ALLEGATO 1
INDICAZIONI PER LA DOCUMENTAZIONE DELLO SVILUPPO DIDATTICO DEL PERCORSO SPERIMENTALE E
DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO DEL SINGOLO STUDENTE
a) Progetto definitivo
Il progetto definitivo dovrà contenere:
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• Progetto sperimentale iniziale validato da RL e USR nel giugno 2004
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• Ulteriori documenti (relazioni finali, riscritture del progetto, verbali del Consiglio di Classe o di commissioni tecniche di istituto, …) in cui sono registrate le modifiche e le integrazioni apportate al progetto iniziale, a seguito della realizzazione della sperimentazione
b) Piano di studi personalizzato del singolo studente
Il Piano di Studi Personalizzato viene articolato secondo il concreto evolversi del percorso didattico. Indica la tipologia delle attività didattiche (Uda interdisciplinari, unità formative disciplinari, attività di personalizzazione o di differenziazione metodologica del percorso didattico come il recupero/potenziamento, l’alternanza …), l’oggetto, la durata e le competenze.
c) Portfolio
Il portfolio è uno strumento di documentazione che ha una duplice valenza:
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• per gli studenti ha funzione soprattutto formativa e documentativa;
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• per i docenti ha valenza progettuale, in quanto si configura come strumento delegato alla individuazione, sistematizzazione, certificazione degli esiti di apprendimento personali.
Al fine della predisposizione dei documenti da presentare alla commissione esaminatrice, le informazioni relative allo specifico percorso didattico e formativo del singolo studente e dei risultati dell’accertamento delle competenze, devono essere prodotte anche da quegli istituti scolastici che hanno predisposto e compilato solo alcune sezioni del portfolio e non altre. In particolare risulta fondamentale la documentazione del singolo studente relativa alla certificazione delle competenze in esito.
d) Progetto di alternanza scuola lavoro
I documenti da produrre riguardano le attività che sono state realizzate (orientamento al lavoro, progetti formativi di stages….) e che sono state registrate nel Piano di studi personalizzato.
e) Tesina dello studente
Lo studente produrrà una tesina a scelta su una delle seguenti tematiche:
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• prodotto finale dell’Uda professionale
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• il percorso formativo ed esperienza di stage
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• approfondimento sul tema professionale
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• riflessioni su una tematica attinente all’area professionale specifica
ALLEGATO 2
PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO DELLO STUDENTE
(NOTA BENE: L’ALLEGATO RAPPRESENTA IL QUADRO DELLE INFORMAZIONI MINIME CHE VANNO FORNITE ALLA COMISSIONE D’ESAME)
Studente ___________________________________________________________
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
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Titolo
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Competenze•
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Durata (ore)
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UNITA’ FORMATIVE DISCIPLINARI
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AREA DEI LINGUAGGI
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Titolo
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Competenze•
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Durata (ore)
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italiano
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inglese
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AREA SCIENTIFICA
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matematica
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Scienze della terra/Biologia
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AREA TECNOLOGICA
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informatica
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AREA STORICO SOCIO
ECONOMICA
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Storia
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Geografia
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Diritto ed Economia
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EDUCAZIONE FISICA
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RELIGIONE/ ALTERNATIVA
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AREA PROFESSIONALE
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PERSONALIZZAZIONE
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
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* Attraverso il titolo si evidenzia il contenuto principale della specifica unità
• Una singola competenza può essere in relazione con una o più unità di apprendimento o formativa; l’esercizio della singola
competenza implica l’attivazione di più abilità.
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