IL ''LICENZIAMENTO'' DEI SUPPLENTI DURANTE LE VACANZE DI NATALE...
Data: Giovedì, 18 gennaio 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


Babbo Natale dal sacco vuoto

 di Cip

 A Natale sono tutti più buoni. Non è così per la Pubblica Amministrazione. A Natale sono tutti più ricchi. Non è così per i docenti precari. Luoghi comuni, certo. Ma che Natale sarebbe senza le vecchie tradizioni? Così in tempi di riformismo tout court e di "razionalizzazioni della spesa pubblica", può anche capitare di mandare all’aria il buono ed il giusto. Un esempio? La sospensione della retribuzione per le festività natalizie ai supplenti, licenziati il 22 dicembre per essere riassunti l’8 di gennaio.
 L’aspetto più ripugnante della vicenda non sta tanto nella decurtazione economica ma nell’iniquità del rapporto. Quello che impone, al dipendente, di onorare l’incarico e garantire la continuità didattica alle classi che gli sono state affidate. Di contro, consente allo stato, nella qualità di datore di lavoro, di operare in regime di puro caporalato: usando se, come e quando serve un insegnante, sospendendolo e riprendendolo a proprio piacimento. Segno dei tempi? Dietro la casacca rossa e sotto la barba candida può nascondersi un vampiro. E di che ti meravigli?


 Gianfranco Pignatelli
 per i C.I.P. – Comitati Insegnanti Precari

Nota: www.tecnicadellascuola.it 16/01/2007






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-6358.html