Le novità del 2007: la nuova maturità e le «classi primavera»
Data: Giovedì, 04 gennaio 2007 ore 11:17:58 CET
Argomento: Rassegna stampa


 Roma. Esami di maturità più severi e classi «primavera» per i bimbi dell'asilo: sono novità che il nuovo anno porterà nel mondo della scuola. La legge che riforma gli esami di Stato a chiusura del ciclo d'istruzione superiore è arrivata a ridosso di Natale. Un dono, posto sotto l'albero dal Parlamento, che prevede il ritorno a commissioni miste: saranno composte di 6 docenti, di cui la metà esterni; anche il presidente verrà da un altro istituto. Il provvedimento, che è una delle poche disposizioni approvate con un sostanziale consenso trasversale delle forze politiche, si pone l'obiettivo di rendere da un lato più credibile questo tradizionale passaggio del percorso scolastico e dall'altro di rendere più riconoscibili i meriti. La riforma, fortemente voluta dal ministro Fioroni, reintroduce lo scrutinio finale prima di poter accedere all'esame di maturità. Chi non lo supera ripete l'ultima classe senza neppure comparire dinanzi alla commissione d'esame. Dall'anno scolastico 2008-2009 si potrà inoltre accedere all'esame solo se si saranno saldati tutti i debiti accumulati nel quinquennio. Rimane il voto in centesimi, ma viene messo un limite all'incidenza dei crediti collezionati dai più bravi perchè non potranno valere più di 25 punti su cento, e ci si potrà diplomare «con lode». Dalla nuova legge ci si attende, infine, una drastica riduzione dei candidati privatisti negli istituti non statali: le scuole che preparano i «privatisti» dovranno infatti provare agli ispettori del ministero che gli studenti seguono regolari corsi di studio. Altra novità del 2007 saranno le cosiddette «classi primavera». La Finanziaria prevede l'istituzione, in via sperimentale, di sezioni aggregate alla scuola dell'infanzia che dovrebbero accogliere bambini tra i 24 e i 36 mesi di età. Si tratta, in sostanza, di una formula che dovrebbe sostituire gli anticipi previsti dalla riforma Moratti rendendo però l'offerta più qualificata sul piano pedagogico e didattico. I criteri applicativi dovranno essere definiti in sede di conferenza unificata Stato-Regioni.

R. I. (da www.lasicilia.it)







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