SOGNO DI CAVALLERIA RUSTICANA ALLA MACHERIONE DI GIARRE
Data: Marted́, 26 dicembre 2006 ore 11:00:17 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


La serata ha rappresentato la conclusione di uno stimolante progetto, il P.O.R Sicilia “Nove petali per un fiore”, che ha coinvolto nove scuole di Giarre e Riposto aggregate “in rete” e organizzate dalla Macherione, capofila del progetto.

Progetto, quest’ultimo, che ha avuto inizio ai primi di ottobre e ha visto gli studenti (alcuni dei quali in situazione di svantaggio o disabilità) impegnati nello sviluppo di competenze relazionali, creative ed espressive e nella sperimentazione di moduli di comunicazione alternativi, verbali e non verbali. Tali competenze si sono coagulate attorno al tema del sogno, in funzione del quale è stata reinterpretata questa versione di Cavalleria rusticana.

Risultato: questo piccolo gioiello teatrale, che ha attinto, oltre che alla novella dello Scrittore siciliano, all’opera lirica di Pietro Mascagni-  che fa da colonna sonora al testo- pescando nell’eterogeneo mare delle più originali esperienze teatrali del ‘900 e risentendo di lontane suggestioni della tragedia greca.

Alla fine del progetto, trascinati dall’entusiasmo degli interpreti, si è deciso di rappresentare in teatro e di dare ampia visibilità al lavoro, i cui attori, tutti indistintamente, hanno dato il massimo delle proprie energie.

Di tutto rispetto i protagonisti del dramma: affascinante e seduttiva l’allure da attore navigato del “Turiddu” dagli occhi azzurri Christian Sorbello; espressiva e intensa la brunetta Emanuela Benedetto nei panni della disperata Santuzza, rivale di una vivace e prorompente Lola impersonata da Stefanie Parisi. Compar Alfio, omicida per onore, è Salvatore Leotta, interprete di contadinesca genuinità. Convincente Sabrina Di Martino nel ruolo dell’anziana gna’ Nunzia, “mater dolorosa” di Turiddu.

“Hanno ammazzato cumpari Turiddu” esordisce il coro, testimone sgomento del precipitare degli eventi in tragedia. Ed è con questo stesso grido lacerante che si conclude la rappresentazione, sulle struggenti note della tromba di Rosario Mangano, musicista dell’orchestra Macherione.

Bravissimi i componenti del coro, ora ieratici ora comunicativi ed esuberanti: Antonio Bonaccorsi, Emanuele Bonaccorso, Laura Cardillo, Ivana Celso, Paola Crispino, Rosario Damusco, Dorothy Guardalà, Serena Ignoto, Moreno Innocente, Flavia Privitera ed Ennio Rizza, i quali tutti si sono impegnati con senso di responsabilità e vero entusiasmo.

Nello staff l’esperto esterno Melina Zumbo e i tutor Agatina Giordano e Marzia Zappalà, le quali si sono avvalse dell’aiuto e della consulenza del maestro Angelo La Spina, dei professori Luigi Buda e Patrizia Bellia, del dottor Leo Catalano, nonché del personale di Segreteria e dei collaboratori scolastici.

Docenti, operatori e alunni hanno voluto dedicare il lavoro al Dirigente scolastico, prof. Carmelo Torrisi, che ha incoraggiato e creduto nel progetto e che crede che la scuola, quella vera, debba dare ad ogni individuo l’opportunità di esprimere in ogni situazione il meglio di sé.

 

Marzia

 







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