''SONO GAY, NON VOGLIO LA VITA SPERICOLATA, MA SERENA''
Data: Domenica, 24 dicembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


SONO GAY, NON VOGLIO LA VITA SPERICOLATA, MA SERENA

«C'è sempre una prima volta. Non avevo mai scritto a un giornale , ma sento di farlo dopo aver letto l'ultima Sua rubrica. Sono un normale omosessuale, studente della facoltà di Lettere, e non sono iscritto né frequento alcun gruppo di gay, perché ho sempre ritenuto il mio orientamento sessuale un fatto personale, non bisognoso di certificazioni, di solidarietà o di sostegno da parte di associazioni di categoria. Concordo con Lei quando parla di bisogno di normalità. Non mi prenda per un disimpegnato, mi sono espresso a favore dei Pacs anche pubblicamente sui forum, perché si tratta di elementari diritti civili e innegabili, secondo la Costituzione, a qualunque cittadino. Non si parla infatti di matrimonio, cosa che mi pare grottesca, visto che poi i matrimoni sono in spaventosa crisi, e scimmiottarli mi pare un' infantile perversione, ma di regole elementari di cittadinanza. Insomma, cosa chiediamo? Di vivere in normalità, perché anche noi possiamo cercare stabilità di coppia e rapporti duraturi, e dunque un domani poter assistere il compagno malato in ospedale, potergli trasmettere la pensione, lasciargli l'eredità e pure il diritto di continuare ad affittare lo stesso appartamento. Mi sembrano richieste di una verità elementare. Perché tanta resistenza? Perché, come dicevo prima, la maggioranza della gente crede che i gay siano soprattutto dei viziosi, corrotti e sregolati, che scelgono lo stesso sesso per depravazione naturale o culturale, per il piacere della trasgressione, gente che sceglie di esere gay perché ha qualcosa fuoriposto, e se solo lo avesse voluto sarebbe stata tranquillamente eterosessuale, si sarebbe sposata in chiesa e avrebbe avuto due gemelli… Quello che molti non capiscono è che l'orientamento sessuale non ci rende affatto diversi in tutto il resto, e per questo ci innamoriamo come tutti, e litighiamo, e soffriamo e ci scommettiamo come tutti, perché anche noi cerchiamo l'amore e una storia vera. Certo, ci sono anche i gay che invece vogliono una vita più libera, e non credono nella monogamia. Ma forse gli etero sono tutti fedeli e devoti al partner? E perché gli uomini che tradiscono le donne o ne cambiano una al mese o vanno dietro le ragazzine, non passano mai per "viziosi", ma per fascinosi tombeurs de femme, e gli si strizza l'occhio con ammirazione e invidia, anche se sono esponenti politici?».







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