Scuola, iscrizioni per il 2007/2008 entro il 27 gennaio 2007
Data: Venerd́, 22 dicembre 2006 ore 06:57:59 CET
Argomento: Comunicati


Il commento della Cisl scuola

 

Circolare sulle iscrizioni: c'è qualcosa di nuovo ... anzi di antico
 

Quella emanata oggi è una circolare che non risponde pienamente alle legittime richieste di discontinuità politica e alle attese rispetto ad un provvedimento che costituisce non soltanto un orientamento alla gestione del servizio scolastico ma anche un'occasione per dissipare dubbi ed incertezze sia per gli operatori sia per le famiglie.

Per la Scuola dell'Infanzia, in particolare, la CISL Scuola non registra quella netta discontinuità più volte auspicata.

Infatti, mentre grazie alla ferma opposizione della CISL Scuola non si trova traccia della prevista costituzione delle "sezioni primavera" che a nostro avviso "contaminano" la natura e la struttura ordinamentale della Scuola dell'Infanzia, l'Amministrazione - servendosi di una inspiegabile e capziosa argomentazione tecnico-giuridica - non esclude che l'inserimento dei bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio 2008, possa trovare ambiti di praticabilità per l'a.s. 2007/08.

Mentre nella legge finanziaria è abrogato l'art. 2 del Decreto Legislativo 59/2004 - che, lo ricordiamo, prevedeva la possibilità di accesso alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento - si mantiene in vita una norma transitoria che, a nostro avviso, deve considerarsi, di conseguenza, logicamente e giuridicamente decaduta.

Dunque, gli "anticipi" usciti dalla porta rischiano di rientrare dalla finestra!

La CISL Scuola non può che esprimere profonda contrarietà e disappunto per un'operazione artificiosa che di fatto - in sostanziale continuità con il precedente assetto ordinamentale - vuole scardinare le fondamenta di una Scuola strutturata e codificata per i bambini dai 3 ai 6 anni.

Il problema degli "anticipi" si ripropone anche per la scuola primaria perchè nelle classi prime saranno accolti bambini con età molto differenziata - dai cinque anni e mezzo ai sette - e risulterà particolarmente difficile "tener conto dei ritmi di apprendimento e dei tempi di attività" come recita la circolare 74, soprattutto in presenza di classi con 28 alunni.

Per la CISL Scuola, con questi interventi, si continua ad operare spinti più da emergenze e bisogni quotidiani che da un vero e ampio progetto educativo, con l'unico risultato di indebolire la qualità della Scuola Pubblica Statale.

 

La valutazione della UIL scuola

 

Iscrizioni anno scolastico 2007/2008
Con l’emanazione della circolare n. 74 del 21 dicembre sono aperte le procedure di avvio del prossimo anno scolastico.
La scadenza per le scuole di ogni ordine e grado è fissata al 27 gennaio 2007
La circolare sulle iscrizioni rappresenta un positivo risultato per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Essa risolve in maniera chiara e favorevole alle scuole la questione della frammentazione dell’offerta formativa riportandola ad unitarietà ed alla piena titolarità delle scuole.

Con l’emanazione della circolare n. 74 del 21 dicembre
sono aperte le procedure di avvio del prossimo anno scolastico.
La scadenza per le scuole di ogni ordine e grado è fissata al 27 gennaio 2007
• Scuola dell’infanzia
Alla scuola dell’infanzia sono iscrivibili i bambini che:
- compiono i tre anni entro il 31 dicembre 2007;
- compiono i tre anni entro il 31 gennaio 2008, in presenza di disponibilità di posti e previo
esaurimento di liste d’attesa; quando il numero delle domande supera quello dei posti
disponibili la precedenza spetta ai nati entro il 31 dicembre.
Sono le scuole a decidere per i nati di gennaio la frequenza a settembre ovvero alla data
di compimento del terzo anno.
In fase di regime transitorio, alle condizioni previste dall’esaurimento delle liste di attesa,
dalla disponibilità logistica e di organico professionale, previa delibera del collegio dei
docenti ed accertamento di assenso da parte del comune interessato a fornire servizi
strumentali aggiuntivi necessari, risorse professionali, può essere, in sede locale, praticata
l’iscrizione anche ai nati entro il 28 febbraio 2008.
L’offerta formativa è erogata secondo il modello organizzativo deliberato dalle scuole nella
fascia oraria variabile da un minimo di 25 ore settimanali ad un massimo di 50.
Alcuna menzione viene fatta delle sezioni aggregate rivolte ai bambini da 24 ai 36 mesi.
• Scuola primaria
Alla scuola primaria sono iscrivibili i bambini che:
- compiono i sei anni entro il 31 agosto 2007;
- compiono i sei anni entro il 31 dicembre 2007;
- compiono i sei anni entro il 30 aprile 2008.
L’offerta formativa è erogata secondo i modelli di tempo-scuola unitari da 30 a 40 ore ore
settimanali, definiti nel Piano dell’Offerta Formativa in modo unitario ed organico tenendo
conto delle risorse professionali e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
• Scuola secondaria di primo grado
Sono obbligati all’iscrizione tutti gli alunni che completano la scuola primaria nel 2006/07.
L’offerta formativa è erogata secondo i modelli di tempo-scuola unitari dalle 30 alle 40 ore
settimanali (in caso di fruizione del servizio mensa), definiti nel Piano dell’Offerta
Formativa in modo unitario ed organico tenendo conto delle risorse professionali e delle
prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
L’insegnamento delle lingue straniere sarà attestato su tre ore per l’inglese e su due ore
per la seconda lingua straniera.
La previsione di un insegnamento dell’inglese per cinque ore settimanali è rinviata in
connessione con l’avvio della riforma del secondo ciclo.

Scuola secondaria di secondo grado
Sono obbligati all’iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o ai percorsi
sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale tutti gli alunni che
concludono nel presente anno scolastico il percorso del primo ciclo di istruzione.
L’iscrizione al primo anno degli istituti tecnici e professionali garantisce la prosecuzione
degli studi secondo il vigente ordinamento per l’intera durata del corso.
La verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, nella fase transitoria è di
competenza dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di primo grado dai
quali gli alunni provengono, rilevando casi e motivazioni dell’inosservanza e segnalandoli
ove necessario alle autorità competenti.
• Corsi per adulti
Il termine per l’iscrizione ai corsi per gli adulti, volti all’acquisizione dei titoli di scuola
secondaria di I grado, ai corsi serali , ai corsi serali, ai corsi sperimentali per il rientro in
formazione è fissato al 31 maggio 2007. attraverso l’adozione di appositi provvedimenti
da parte dei dirigenti scolastici sono consentite iscrizioni anche successive e comunque
non oltre la data di inizio delle lezioni.

La scheda analitica sul provvedimento
elaborata dalla Uil Scuola

Con l’emanazione della circolare n. 74 del 21 dicembre sono aperte le procedure di avvio del prossimo anno scolastico.
La scadenza per le scuole di ogni ordine e grado è fissata al 27 gennaio 2007
La circolare sulle iscrizioni rappresenta un positivo risultato per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Essa risolve in maniera chiara e favorevole alle scuole la questione della frammentazione dell’offerta formativa riportandola ad unitarietà ed alla piena titolarità delle scuole.

· Primo ciclo
Conferma la posizione espressa, ormai da alcuni anni, dalla UIL Scuola (vedi i dossier di approfondimento di “La Uil informa sulla Riforma”) relativamente all’importante ruolo giocato dall’autonomia scolastica in termini di individuazione di soluzioni adeguate alla definizione di modelli organizzativi capaci di dare risposte in termini di offerta formativa strutturata.
L’offerta formativa strutturata, comprende attività curricolari e laboratoriali, supera la divisione, tra attività obbligatorie, opzionali, facoltative, valorizza ad un tempo l’autonomia progettuale delle scuole ed il profilo professionale dei docenti.

Scuola secondaria di secondo grado
Si è ottenuto l’importante risultato di vedere attuato l’obbligo scolastico a 16 anni. L’obbligo scolastico è espletato nei licei, negli istituti tecnici, negli istituti professionali, nei corsi sperimentali di istruzione e formazione.

Scuola dell’infanzia
Viene considerato come positivo il risultato di evitare l’avvio delle sezioni aggregate, cosiddette Primavera, che avrebbero determinato l’iscrizione anticipata di bambini di due anni di età con il conseguente utilizzo di insegnanti di scuola dell’infanzia su attività e servizi di tipo educativo e non più prettamente scolastico.
La UIL ha sottolineato che se si chiede ad un insegnante di svolgere la propria professione con i bambini di due anni , si reintroduce fattivamente l’anticipo, non più di pochi mesi ma di un anno intero e si rischia di reintrodurre nella scuola dell’infanzia i caratteri della assistenzialità.
Sulla soluzione della fase transitoria, al di là degli aspetti connessi alla fondatezza giuridica, ricordiamo che la circolare sulle iscrizioni, in merito alla possibilità di trovare soluzioni alla “emergente domanda sociale di qualificati servizi per l’infanzia”, in assenza di altra tipologia di servizi ad essa rivolti, ed alla esigenza di taluni organici di scuola di mantenere posizioni consolidate, riprende le identiche soluzioni adottate per il corrente anno scolastico, non derogando ad un patrimonio di intese ed accordi maturato a livello nazionale (ANCI – MIUR, ANCI- Coordinamento Nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola) ed a livello locale declinate in maniera chiara e stringente (come delibera del collegio dei docenti ed accertamento di assenso da parte del comune interessato a fornire servizi strumentali aggiuntivi necessari, risorse professionali, coinvolgimento delle parti sociali…)
Occorrerà vigilare a tali livelli affinché la soluzione individuata non si trasformi in una reintroduzione dell’anticipo.
La segreteria nazionale della Uil Scuola interverrà nei confronti del Mpi e se necessario, in via giurisdizionale, sulla base di situazioni concrete che venissero segnalate.

 

La posizione della GILDA

 

Si è tenuta ieri al Ministero della Pubblica Istruzione una riunione informativa sulla circolare relativa alle iscrizioni degli alunni dei vari gradi e ordini di scuola.

La bozza ministeriale, fornita alle organizzazioni sindacali presenti (solo in lettura e poi ritirata), era stata redatta, secondo il dirigente dell’ufficio dott. Giuseppe Cosentino (presente in sostituzione del neonominato Mario Dutto), in considerazione del mutato contesto normativo e delle disposizioni contenute nella legge finanziaria.

La circolare quindi è organizzata per quello che è stato definito anno ponte in vista di futuri cambiamenti dell’organizzazione scolastica. Le disposizioni si articolano in particolare nella definizione degli anticipi, ricalcando pari pari precedenti norme in materia e sulla struttura del tempo scuola che resta organizzato secondo i criteri previsti dal decreto legislativo 59. Confermati gli organici esistenti e l’insegnamento dell’inglese per tre ore settimanali insieme alla possibilità di una seconda lingua comunitaria per ulteriori due ore, con la opportunità, come in precedenza, di utilizzare tutto il monte di 5 ore solo per l’inglese.

Le delegazioni presenti hanno contestato l’impostazione generale della circolare che conferma, per via amministrativa, le disposizioni del ministro Moratti emanate a suo tempo. La delegazione Gilda ha sottolineato la necessità che pur nell’attuale fase di transizione le disposizioni amministrative non siano in contraddizione con i passaggi politici maturati negli ultimi mesi e soprattutto che non vi sia contraddizione tra gli impegni assunti dallo stesso ministro su questioni importanti della riforma Moratti con particolare riferimento agli anticipi nella scuola dell’infanzia e al tempo scuola nella primaria e nella secondaria di primo grado e alla inaccettabile distinzione tra orario obbligatorio e orario facoltativo o opzionale che sia. Gli ostacoli giuridico normativi della persistenza delle disposizioni del decreto legislativo 59, non abrogato addotti dall’Amministrazione scolastica possono comunque essere superati facendo riferimento al previgente DPR 275 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche che comunque attribuisce alle stesse piena titolarità nella organizzazione curricolare e del tempo scuola. Anche in ragione di ciò la Gilda ha chiesto un segnale chiaro di discontinuità con le scelte del passato che marcasse in modo inequivocabile anche i passaggi amministrativi.

I dirigenti ministeriali preso atto delle posizioni critiche espresse dalle organizzazioni sindacali presenti si sono riservati, sentito oggi il dottor Dutto titolare dell’ufficio competente e successivamente il ministro Fioroni, di apportare modifiche al testo della circolare accogliendo le osservazioni formulate dalle varie delegazioni.

Roma, 19 dicembre 2006
 

 

Il commento della FLC-CGIL scuola

 

Uscita la circolare sulle iscrizioni
In data 21 dicembre 2006, il MPI ha emanato la circolare n. 74 sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado per l’anno 2007/08.

Le attese

Questa Circolare era molto attesa, e non solo per il rilievo legato alla scadenza delle iscrizioni.

Infatti, con essa avrebbero dovuto giungere a compimento una serie di cambiamenti introdotti con le disposizioni di fine agosto e si sarebbe dovuto capire – dopo il famoso “anno ponte” inaugurato dal Ministro - che cosa aspettarsi in un anno scolastico finalmente ordinario.

Quindi si richiedevano precisi segni di discontinuità con il quinquennio passato e indicazioni chiare rispetto ai modelli scolastici da attivare per il prossimo anno scolastico.

Tutto ciò non solo era atteso e richiesto dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, a quali la certezza è dovuta come una responsabilità precisa delle Amministrazioni, ma era stato anche alimentato dalle dichiarazioni e dagli atti del Ministero.

Il confronto

Su questa Circolare si sono svolti alcuni incontri che abbiamo puntualmente illustrato nel nostro sito.

Si vedano al riguardo le note relative alle “sezioni primavera”, quelle sulle
proposte dell’amministrazione e quelle relative ad un successivo approfondimento.

Le nostre posizioni sono sempre state sostenute e documentate con grande precisione e del testo che ci era stato illustrato da ultimo avevamo apprezzato considerevoli aperture nella direzione sostenuta da noi e dalla maggior parte delle altre organizzazioni sindacali, se si esclude la previsione di prorogare ulteriormente l’anticipo nella scuola dell’infanzia prevista fin dall’inizio del confronto con l’amministrazione.

La Circolare 74, invece, segna uno stupefacente dietro front su tutti i passaggi più significativi contenuti nella bozza precedente (e dobbiamo dire, per correttezza, anticipati anche in atti dell’amministrazione) con una riscrittura chirurgica di tutti i passaggi nei quali si rendeva netta e chiara la discontinuità introdotta.

La circolare e la finanziaria

La finanziaria ha introdotto le cd “sezioni primavera”, come risposta di qualità ad un’attesa sociale sollevata con gli anticipi morattiani, ma esse, ancorché fossero tutte da definirne le condizioni, le risorse e gli organici, non vengono nemmeno citate, mentre l’innalzamento dell’obbligo di istruzione si traduce, per ora, in un doppio modello già presente in precedenza: la scuola ed i percorsi triennali.

….ma non è finita

Alla estraneità che esiste fra norme sulle iscrizioni e finanziaria si aggiungono alcune pesantissime omissioni.

Mancano risposte alle esigenze di dare continuità allo studio della doppia lingua straniera per i ragazzi che escono dalla scuola media così come ai ragazzi che, uscendo dai percorsi triennali, volessero rientrare nella scuola.

Il nostro giudizio

Il MPI ha emesso una circolare sulle iscrizioni del prossimo anno in perfetta continuità con le circolari del ministro Moratti smentendo anche precedenti decisioni di soli pochi mesi fa.

Viene riproposto, infatti, lo stesso modello di scuola del Ministro Moratti:

anticipi scolastici per i bambini della scuola dell’infanzia abrogati per legge, che vengono fatti rivivere in base ad un espediente interpretativo senza alcun fondamento giuridico; tempi “spezzatino” per il primo ciclo e una polverizzazione dell’offerta alle famiglie; nessuna garanzia sul tempo pieno;
un’attuazione dell’innalzamento dell’obbligo d’istruzione riduttiva che aumenta il rischio di evasione dell’obbligo proprio da parte di quei ragazzi più deboli ed esposti a tale rischio.
Che fare?

A partire dall’approvazione del nuovo testo costituzionale in più occasioni abbiamo ribadito e documentato come l’autonomia scolastica costituzionalizzata metta nelle mani e nei progetti degli organi collegiali delle scuole autonome la responsabilità di valorizzare il livello qualitativo che ogni scuola si è data.

Ancora una volta, quindi, non potranno che essere le prerogative dell’autonomia scolastica a fare da bussola e a fornire il codice interpretativo delle scelte didattiche da mettere in atto nel confronto con i genitori.

I modelli scolastici da proporre alle famiglie sono quelli che la progettazione didattica decide di mettere in atto, sia come organizzazione oraria che come modulazione del curricolo, con l’unico limite fissato dalle quote di organico assegnate.

Modelli compatti, articolati in attività e modalità didattiche che spetta al POF definire, un tempo pieno che non è solo espansione oraria ma modulo coerente ad un progetto didattico, la frequenza alla scuola dell’infanzia che fa della qualità verso i bambini il vero discrimine.

Di nuovo gli insegnanti, i dirigenti, le famiglie sono chiamate, nel pieno rispetto delle Leggi, ad assumere le decisioni necessarie per superare i troppi limiti negativi di questa circolare.

Vediamo ora i contenuti della Circolare
Scuola dell’infanzia

Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2007, il terzo anno di età. Nell’anno scolastico 2007 ‘08 possono frequentare la scuola dell’infanzia coloro che compiono i tre anni entro il mese di febbraio 2008.

La FLC Cgil ha sempre contrastato gli anticipi dei bambini di due anni e mezzo perché non rispondenti ai diritti dei bambini intesi come persone che hanno diritto ad una risposta di qualità.

Per queste ragioni abbiamo valutato positivamente la scelta delle sezioni primavera, in quanto servizio dedicato ai bisogni e ai diritti dei bambini in presenza di una forte domanda di scuola. Naturalmente il modo con cui si potranno realizzare le sezioni primavera intreccia fortemente diritti e professionalità dei docenti e l’ordinamento stesso della scuola dell’infanzia. I diritti dei docenti devono essere salvaguardati e l’arricchimento nel campo dell’offerta di servizi all’infanzia rappresentato dalle sezioni primavera non deve modificare gli ordinamenti della scuola per l’infanzia. Quindi, per quanto ci riguarda, la qualità continua ad essere il metro di misura.

La circolare n. 74 comunque non avvia nessun percorso finalizzato a questo e ripropone addirittura tre regimi di offerta: per i bambini che compiono 3 anni di età entro il 31 dicembre la precedenza nelle iscrizioni, in subordine per i bambini nati entro il 31 gennaio la possibilità di essere accolti anche a settembre (di fatto anticipatari), in via transitoria per l’anno scolastico 2007/08 per i bambini nati entro il 28 febbraio dell’anno di riferimento ci si può iscrivere alle condizioni previste dalla nota del 31 agosto n.955.

Peccato che la nota citata si collocasse in una situazione ben diversa: un quadro legislativo immodificato per quanto riguardava gli anticipi e la necessità di gestire iscrizioni di alunni anticipatari già effettuate molti mesi prima. Inoltre fissava tale possibilità “limitatamente all’anno scolastico 2006/07”.

Con l’attuale circolare sulle iscrizioni l’amministrazione, dunque, riesce a contraddire sé stessa.

Scuola primaria

Sono obbligati all’iscrizione i bambini che compiono 6 anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Possono iscriversi i bambini che compiono 6 anni di età entro il 30 aprile dell’anno successivo. L’orario di funzionamento riprende il tempo scuola obbligatorio di 27 ore, il tempo opzionale e facoltativo di 3 ore e l’offerta formativa subordinata alle prevalenti scelte delle famiglie. Si può attivare il tempo pieno, come modello organizzativo unitario funzionante a 40 ore settimanali, se compatibile con le quote di organico assegnate alle Direzioni Regionali.

Emerge dalla lettura del testo della Circolare, per quanto riguarda gli orari, che siamo molto distanti dalla Nota del 31 agosto (prot. 7265) nella parte i cui affermava: “In questa ottica, in relazione al tempo scuola previsto dagli ordinamenti (compresi quindi i modelli a tempo pieno e a tempo prolungato), l’organizzazione dell’orario scolastico e della suddivisione dei relativi compiti didattici va ricondotta ad una coerenza ed unitarietà di impianto, evitando la frammentazione in una miriade di attività.”

Per quanto riguarda il tempo pieno la Circolare nulla precisa rispetto al doppio organico necessario per realizzare il modello. E’ evidente che le iscrizioni non trattano di organici ma è altrettanto evidente l’attesa su questo punto dopo le importanti decisioni che avevamo convenuto in sede di organico di fatto.

Scuola secondaria di I grado

Le domande di iscrizione devono essere presentate per il tramite della scuola elementare di appartenenza che ha l’obbligo di trasmetterle entro 5 giorni alla scuola media prescelta. L’iscrizione è automatica per i ragazzi che intendano rimanere nello stesso istituto comprensivo in cui hanno frequentato la scuola elementare. L’orario di funzionamento riprende il tempo scuola obbligatorio di 29 ore, il tempo opzionale e facoltativo di 4 ore e l’offerta formativa subordinata alle prevalenti scelte delle famiglie. Si può attivare il tempo prolungato, come modello organizzativo unitario funzionante fino a 40 ore settimanali, se compatibile con le quote di organico assegnate alle Direzioni Regionali.

Valgono anche nel caso della scuola media le osservazioni fatte sopra per quanto riguarda l’orario.

Analogamente per il tempo prolungato.

Si conferma l’impossibilità di mettere in atto il tempo potenziato per l’insegnamento della lingua inglese.

Scuola secondaria di secondo grado

Ci si iscrive ad un istituto di scuola secondaria di II grado o ad un percorso sperimentale triennale inviando la domanda per il tramite della scuola media di provenienza, che è obbligata a trasmetterle entro i 5 giorni successivi. Naturalmente la trasmissione della domanda di iscrizione può essere effettuata nei termini stabiliti soltanto per i ragazzi che si iscrivono ad un istituto superiore, mentre quelli che scelgono i percorsi sperimentali triennali, dovranno attendere che gli assessorati competenti e gli uffici scolastici regionali definiscano tempi e modalità di funzionamento di tali percorsi.

Un bel modo per favorire l’evasione dell’obbligo proprio per la fascia di alunni più a rischio di dispersione scolastica!

Trasferimenti di iscrizione

I trasferimenti di iscrizione vanno chiesti all’istituto frequentato che deve rilasciare il nulla osta, senza il quale non sono possibili nuove iscrizioni.

Alunni con cittadinanza non italiana

Gli alunni stranieri hanno il diritto all’istruzione e sono soggetti all’obbligo di istruzione, l’iscrizione può essere richiesta in qualunque momento dell’anno scolastico e l’inserimento avviene nella classe di età corrispondente salvo diversa deliberazione del Collegio docenti.

Da tempo chiediamo l’apertura di un confronto vero con il Ministero sull’inserimento di alunni provenienti da altri Paesi nelle nostre classi.

La loro presenza è diventata in pochi anni quantitativamente molto rilevante e raggiunge picchi consistenti in diverse scuole o zone del Paese.

Bisogna affrontare tutte le diverse questioni sulle quali le scuole si trovano a dover fare i conti e dalle quali spesso dipende la qualità della presenza a scuola.

Ad esempio, fermo restando il diritto di chiedere l’iscrizione in qualunque momento dell’anno scolastico il problema della conoscenza della lingua italiana è una questione che va affrontata garantendo risorse ed opportunità.

Istruzione parentale

I genitori che intendono provvedere personalmente all’obbligo di istruzione per il primo ciclo, devono rilasciare apposita certificazione al Dirigente scolastico della scuola del territorio di residenza, da rinnovare di anno in anno. Gli esami di idoneità sono d’obbligo per gli alunni che transitano da scuole non statali e non paritarie alla scuola statale. Limitatamente al prossimo anno scolastico sono ancora possibili esami di idoneità per l’iscrizione nella seconda elementare di alunni in età anticipata.

Corsi per adulti

Il termine per l’iscrizione a corsi per adulti finalizzati all’alfabetizzazione culturale, ai corsi delle 150 ore, ai corsi serali negli istituti secondari di secondo grado, è fissato al 31 maggio 2007. Sono possibili ulteriori iscrizioni entro l’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2007/08.

Roma, 23 dicembre 2006
 

 

Circolare n. 74 Prot. n. 11668
Dipartimento per l’Istruzione  Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
 

Roma, 21 dicembre 2006
 

Oggetto: Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative all'anno scolastico 2007/2008.
Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e ai diversi ordini e gradi di istruzione sono propedeutiche e funzionali alla gestione del servizio scolastico; segnano anche un momento significativo, che va oltre la mera procedura organizzativa, nei rapporti tra genitori, studenti, docenti e scuole. Sono uno strumento di politica attiva rispetto all’equità e alla certezza del servizio erogato. Una buona gestione delle iscrizioni permette un avvio tranquillo dell’anno scolastico è l’occasione per avviare un dialogo positivo dell’istituzione scolastica con i genitori e con gli studenti che per la prima volta entrano in contatto con la scuola.

Scuola e società civile
Per il collegio dei docenti, a cui compete l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (POF), deliberato dal Consiglio di Istituto, la fase delle iscrizioni rappresenta la sintesi dell’azione educativa e formativa; è l’occasione per valorizzare l’autonomia anche con l’eventuale progettazione della quota di istituto del 20% del curricolo (compensazione tra discipline, introduzione di nuove attività o discipline e progetti di recupero/arricchimento). Per i genitori l’iscrizione costituisce un momento significativo nel rapporto con l’istituzione scolastica. Tale rapporto si concretizza tra l’altro nell’esercizio di scelta delle opportunità formative offerte dal sistema di istruzione e nella consapevole condivisione del POF, che viene consegnato ad ogni genitore al momento dell’iscrizione.
Per gli studenti l’ingresso nella scuola o il passaggio, anche a seguito di iniziative di orientamento, ad un altro ordine o grado di istruzione segnano l’avvio o la continuità del percorso di crescita. Per gli studenti di lingua nativa non italiana è la presa di contatto con una nuova cultura, una diversa lingua e una fase nell’impegnativo percorso dell’integrazione. Al momento dell’iscrizione alla prima classe degli istituti di istruzione secondaria tutti gli studenti ricevono copia dello statuto degli studenti e delle studentesse.
Per l’Amministrazione scolastica l’iscrizione è la base per una serie di fasi, adempimenti e procedure di programmazione da cui dipende il regolare avvio dell’anno scolastico (determinazione della consistenza della popolazione scolastica, previsione ed elaborazione delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di organico, mobilità del personale, conferimento degli incarichi, ecc.).

Da gennaio a settembre
L’Amministrazione e le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, riserveranno particolare cura alle operazioni di iscrizione, dalle quali dipendono in maniera rilevante la definizione degli assetti organizzativi e funzionali del sistema scolastico, nonché la programmazione e destinazione delle risorse e la predisposizione dell’accoglienza.
In particolare, la funzionalità e l’accuratezza delle procedure di iscrizione sono fondamentali per il controllo dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Tali procedure sono peraltro alla base della costruzione delle anagrafi scolastiche, importante strumento per prevenire i fenomeni di evasione e di dispersione. Le iscrizioni, oltre ad impegnare le istituzioni scolastiche e l’Amministrazione nelle sue articolazioni centrali e periferiche, chiamano in causa anche l’attività di soggetti e livelli istituzionali delle realtà interessate (Regioni ed Enti locali). Questi, in sinergia col sistema scolastico, svolgono una importante opera a supporto e sostegno dell’organizzazione del servizio (rete scolastica, integrazione dell’offerta formativa, servizi complementari di trasporto e di mensa, disponibilità di strutture edilizie, ecc.).
L’andamento delle iscrizioni rivela, altresì, tendenze e orientamenti di cui i diversi soggetti interessati possono tener conto per una equilibrata e funzionale determinazione degli assetti e della distribuzione dei percorsi di istruzione e di formazione sul territorio. Per l’anno scolastico 2007-2008 il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia e alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è fissato al 27 gennaio 2007.
Con specifico riferimento ai diversi settori scolastici interessati, si forniscono le seguenti opportune istruzioni e indicazioni.


1. Scuola dell'infanzia Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2007, il terzo anno di età. Possono altresì essere iscritti, a conferma della consolidata prassi amministrativa, i bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 31 gennaio 2008. Per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza può essere disposta, in presenza di disponibilità di posti e previo esaurimento delle eventuali liste di attesa; pertanto, nel caso in cui il numero delle domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti disponibili, hanno la precedenza le domande di coloro che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2007.
Particolare attenzione va riservata alla gestione delle liste d’attesa al fine di assicurare pari condizioni, trasparenza nelle procedure e funzionalità del servizio. Rientra nell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche la possibilità di consentire la frequenza fin dall’inizio dell’anno scolastico anche per i bambini e le bambine che compiono i tre anni a gennaio.
L’offerta relativa alla scuola dell’infanzia è garantita da Stato, Comuni e scuole paritarie. Anche per tale ragione, gli Uffici Scolastici Regionali concorrono, attraverso i propri Uffici provinciali e d’intesa con gli Enti Locali, all’attivazione di opportune forme di coordinamento, in modo da:

consolidare la generalizzazione del servizio nelle diverse realtà territoriali, tenendo conto della dinamica della domanda;
razionalizzare l’offerta da parte delle scuole coinvolte, valorizzando compiutamente le risorse disponibili;
rispondere al meglio alle richieste dei genitori.


1.1 Regime transitorio per l’a.s. 2007-2008
Limitatamente all’anno scolastico 2007-2008, ai sensi del decreto legge n. 173/2006 convertito con legge n. 228/2006, è prorogato il regime transitorio relativo all’accesso anticipato alla scuola dell’infanzia previsto dall’art. 12 del decreto legislativo n. 59/2004.
Alla luce delle suaccennate considerazioni, come già disposto per l’anno in corso, ferme restando le preclusioni individuate in sede ARAN per un’attuazione generalizzata dell’istituto dell’anticipo, non si esclude che, a livello locale, la frequenza per l’anno scolastico 2007/2008 di coloro che compiono i tre anni entro il mese di febbraio 2008 possa trovare ambiti di praticabilità, nel quadro di intese tra le singole istituzioni scolastiche e i comuni interessati, anche a seguito di informazione alle parti sociali.
Tali intese sono volte a garantire l’esistenza dei necessari requisiti, quali disponibilità di strutture, di dotazioni, di risorse professionali, di modalità organizzative, di posti una volta azzerate le liste di attesa; requisiti e condizioni che, ad ogni buon conto, si richiamano di seguito:

esaurimento delle liste di attesa (costituite a livello di singola istituzione scolastica o a livello comunale, secondo l’organizzazione localmente adottata) delle bambine e dei bambini in possesso dei requisiti di accesso previsti dalla previgente normativa;
disponibilità dei posti nella scuola interessata sia sul piano logistico che su quello della dotazione organica dei docenti, secondo le istruzioni che saranno successivamente fornite con lo specifico provvedimento annuale;
assenso del Comune nel quale è ubicata l’istituzione scolastica interessata qualora lo stesso sia tenuto a fornire, con riguardo all’attuazione degli anticipi, servizi strumentali aggiuntivi: trasporti, mense, attrezzature, ecc..

Ulteriori condizioni per qualificare l’organizzazione didattica sono individuate dal protocollo sottoscritto in data 5 ottobre 2005 da ANCI e coordinamento interassociativo per le scuole dell’infanzia (www.anci.it), che può costituire utile base di riferimento per le intese locali.
Per la messa in atto della citata disposizione per le ammissioni anticipate alla scuola dell’infanzia, si rammenta il contenuto della circolare n. 45/2006 (adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto) che prevede, per l’iscrizione di bambini nati entro il 28 febbraio:
la delibera del collegio dei docenti per la definizione delle modalità organizzative, pedagogiche e didattiche dell’azione educativa, espressione questa dell’autonomia didattica della scuola;
la responsabilità dei dirigenti scolastici in ordine all’attivazione di intese istituzionali e al coordinamento didattico-organizzativo.


1.2 Gli orari di funzionamento
Gli orari annuali di funzionamento della scuola dell'infanzia sono compresi tra un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700 ore, corrispondenti, in linea di massima, rispettivamente a 25 e a 50 ore settimanali. All'atto dell'iscrizione i genitori esprimono la propria opzione per le articolazioni orarie, anche sulla base delle opportunità educative e dei modelli organizzativi offerti dalle scuole.

2. Scuola primaria
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria i bambini e le bambine che compiono sei anni di età entro il 31 agosto 2007; possono iscriversi, altresì, quelli che li compiono entro il 31 dicembre 2007 e, per anticipo (cfr.successivo paragrafo 2.1), coloro che li compiono entro il 30 aprile 2008.
I genitori o i soggetti che esercitano la potestà sul minore possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di appartenenza o ad altra istituzione scolastica, prescelta in base alla offerta formativa e agli orari di funzionamento.
Le domande di iscrizione, al di fuori del territorio di appartenenza, sono accolte entro il limite massimo dei posti disponibili sulla base dei criteri stabiliti dai consigli di circolo/istituto.
Per una funzionale programmazione del servizio, i genitori possono presentare domanda di iscrizione ad una sola istituzione scolastica.

2.1 Gli anticipi di iscrizione alla prima classe
I genitori hanno la possibilità di iscrivere alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno di riferimento. Per l'anno scolastico 2007-2008 tale possibilità riguarda, pertanto, i bambini che compiranno 6 anni di età entro il 30 aprile 2008.
La scuola, cui consegue l'obbligo di accettazione, è impegnata ad assicurare nei confronti degli alunni, i cui genitori hanno richiesto l’iscrizione anticipata, una particolare attenzione per una proficua accoglienza ed un efficace inserimento, soprattutto tenendo conto dei ritmi di apprendimento e dei tempi di attività.

2.2 Gli orari di funzionamento
Il Piano dell’Offerta Formativa definisce il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
All'atto delle iscrizioni, compatibilmente con le disponibilità di posti e di servizi, i genitori possono effettuare la scelta del tempo scuola ordinario o del tempo pieno.
Le dotazioni di organico del personale docente della scuola primaria assicureranno l’organizzazione delle attività didattiche su un tempo scuola che comprende una quota obbligatoria di 27 ore (pari a 891 ore annue) e una quota facoltativa e opzionale di 3 ore (pari a 99 ore annue).
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Inoltre, sulla base delle quote d’organico assegnate dagli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 59/2004, le istituzioni scolastiche potranno attivare ulteriori modelli organizzativi unitari di tempo pieno funzionanti a 40 ore settimanali.
Anche per corrispondere alle richieste e alle aspettative delle famiglie, la progettualità delle singole istituzioni scolastiche viene potenziata, oltre che con offerte diverse di orario, soprattutto con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.).
Le attività si articoleranno secondo le modalità previste dalle norme che regolano l’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999).


3. Scuola secondaria di primo grado
Sono soggetti all’obbligo di iscrizione per l’anno scolastico 2007-2008 alla scuola secondaria di I grado gli alunni che terminano nel 2006-2007 la scuola primaria con esito positivo.
Le domande di iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado, da indirizzare alla scuola prescelta, dovranno essere presentate per il tramite della scuola primaria di appartenenza, che provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine del 27 gennaio 2007, alla istituzione scolastica interessata.

3.1 Orari di funzionamento
Il Piano dell’Offerta Formativa definisce il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con le disponibilità dei posti e dei servizi, i genitori possono effettuare la scelta del tempo scuola – ordinario o prolungato - nell’ambito della previsione normativa e in continuità con le proposte delle scuole stesse.
Le dotazioni di organico del personale docente della scuola secondaria di I grado assicureranno l’organizzazione delle attività didattiche su un tempo scuola che comprende una quota obbligatoria di 29 ore (pari a 957 ore annue) e una quota facoltativa e opzionale di 4 ore (pari a 132 ore annue).
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Inoltre, sulla base delle quote d’organico assegnate dagli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 59/2004, le istituzioni scolastiche potranno attivare ulteriori modelli organizzativi unitari di tempo prolungato fino a 40 ore settimanali.
Anche per corrispondere alle richieste e alle aspettative delle famiglie, la progettualità delle singole istituzioni scolastiche viene potenziata, oltre che con offerte diverse di orario, soprattutto con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.).
Le attività si articoleranno secondo le modalità previste dalle norme che regolano l’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999).
Per l'anno scolastico 2007/2008, tenuto conto di quanto previsto dall' articolo 14 del decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, art. 1, comma 7, che ha prorogato all’a.s. 2008/09 la messa a regime della scuola secondaria di primo grado, restano confermati, per tutte le classi, i criteri di costituzione dell'organico fissati dal DPR 14 maggio 1982, n. 782 e successive modifiche e integrazioni.

3.2 L'insegnamento delle lingue comunitarie
Nelle discipline obbligatorie rientrano l’insegnamento della lingua inglese (mediamente per tre ore settimanali) e di una seconda lingua comunitaria (mediamente per due ore settimanali).
In proposito, si conferma anche per il prossimo anno l’impossibilità di attuare la previsione normativa (comma 2, art. 25, decreto legislativo n. 226/2005) relativa all’insegnamento della lingua inglese per cinque ore settimanali con l’impiego del monte ore della seconda lingua comunitaria. È stato infatti prorogato al 2008-2009 l’avvio della riforma del secondo ciclo di istruzione, con il quale tale insegnamento potenziato dovrà raccordarsi.


4. Istituti comprensivi
Nell'ambito degli istituti comprensivi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, non è richiesta la domanda di iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado per gli alunni che hanno frequentato nello stesso istituto la quinta classe della scuola primaria.
Nel caso in cui i genitori intendano far frequentare ai propri figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo, nel quale stanno concludendo l'ultimo anno del corso di scuola primaria, presenteranno la domanda di iscrizione alla scuola prescelta per il tramite dell’istituto comprensivo di appartenenza che provvederà a trasmetterla, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine del 27 gennaio 2007.


5. Scuola secondaria di secondo grado
Gli alunni che concludono nel presente anno scolastico il percorso del primo ciclo di istruzione con il superamento dell'esame di Stato hanno l'obbligo di iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o, secondo quanto indicato nel successivo paragrafo, ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale. Le domande di iscrizione relative agli alunni frequentanti l'ultimo anno della scuola secondaria di I grado negli istituti statali e paritari, ai fini della prosecuzione del proprio percorso di studi nel sistema dell'istruzione, andranno indirizzate all'istituto secondario di II grado prescelto.
Le domande in questione saranno presentate alle scuole secondarie di I grado frequentate, le quali provvederanno a trasmetterle alle scuole di destinazione entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 27 gennaio 2007, fermo restando quanto previsto dal successivo paragrafo 5.1.
Si richiama la particolare attenzione sull'esigenza di informare le famiglie che l'iscrizione alle prime classi di tutti gli istituti di istruzione secondaria di II grado, anche con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali, garantisce la prosecuzione degli studi, secondo il vigente ordinamento, per l'intera durata del corso di studi previsto.
Si conferma che la domanda di iscrizione deve essere presentata ad un solo istituto di istruzione secondaria di secondo grado.

5.1 Percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale
La legge finanziaria 2007 stabilisce la prosecuzione, anche per il prossimo anno scolastico, dei percorsi triennali sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 28 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, realizzati in attuazione dell'Accordo-quadro sottoscritto in data 19 giugno 2003 cui hanno fatto seguito specifici Protocolli di intesa stipulati con gli Uffici scolastici regionali.
I tempi e le modalità di attuazione dei suddetti percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale sono definiti d’intesa tra i competenti Assessorati delle rispettive Regioni e gli Uffici scolastici regionali e sono oggetto di una tempestiva e puntuale informazione ai dirigenti scolastici interessati.


6. Verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
In una scuola che ha a cuore il percorso di ogni studente, che non lascia indietro nessuno e che non lascia solo nessuno, si impone una seria riconsiderazione dell’obbligo d’istruzione come impegno per il diritto personale di ciascuno. In particolare si invitano gli Uffici scolastici regionali a sviluppare una efficace azione di prevenzione e contrasto.

6.1 Il riemergere dell’evasione scolastica
Nuove emergenze o nuovi aspetti dell’evasione scolastica sono oggetto di crescente preoccupazione; per quanto limitato sia il fenomeno, alcune realtà di disagio sociale e culturale stanno facendo riemergere un problema che si riteneva superato.
Occorre assicurare l’effettivo assolvimento dell’obbligo di istruzione a livello di scuola del primo ciclo, con una vigilanza attenta rispetto all’istruzione familiare e alla frequenza di scuole non statali e non paritarie (anche con rinnovata attenzione agli esami di idoneità), ai processi di immigrazione e ad alcuni gruppi di minoranze, allo sfruttamento del lavoro minorile e alle nuove povertà, di cui si hanno evidenze soprattutto nei contesti metropolitani.
L’Amministrazione, con rinnovato impegno, assicurerà tempestività degli interventi e accuratezza nel lavoro di vigilanza.

6.2 Il ruolo delle scuole
Con riferimento all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al citato Accordo quadro, sarà compito dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di primo grado, dai quali provengono gli studenti interessati:

- verificare il reale assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione da parte di studenti particolarmente a rischio, rilevando i casi e le ragioni di inosservanza;
- attivare tutti gli interventi che dovessero rendersi necessari, ivi comprese le segnalazioni alle autorità competenti.

6.3 L’anagrafe degli studenti
Lo sviluppo e la messa a punto dell’anagrafe degli studenti costituiscono una base per una rinnovata azione di controllo dell’obbligo d’istruzione. A questo scopo gli Uffici scolastici regionali assicurano la funzionalità delle operazioni connesse e promuovono iniziative, anche in collaborazione con gli Enti locali, per favorire l’integrazione dei dati riferiti anche ai percorsi sperimentali di formazione professionale.
Data la complessità della materia delle iscrizioni e la sua rilevanza per il diritto allo studio, è necessario che gli Uffici scolastici regionali e le istituzioni scolastiche seguano direttamente le varie operazioni attraverso le quali si effettuano le iscrizioni ed in particolare svolgano un'accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e orientamento nei confronti delle famiglie, degli alunni e di quanti, a vario titolo, sono coinvolti e interessati alla delicata incombenza. Al riguardo si segnala l’opportunità di rafforzare la collaborazione con le Regioni e, in particolare, con gli Enti locali, allo scopo di coordinare gli interventi sul territorio.


7. Trasferimenti di iscrizione
In caso di trasferimento da una scuola ad un'altra, statale o paritaria, vanno osservate le seguenti procedure.
La richiesta di trasferimento, debitamente motivata e documentata, va inoltrata al dirigente scolastico della scuola frequentata, il quale rilascia al genitore il nulla osta al trasferimento, trasmettendo d’ufficio alla scuola di destinazione tutta la documentazione relativa all’alunno. In caso di modifica di domanda di iscrizione già presentata è necessario un nulla osta da richiedere al dirigente scolastico della scuola a cui è la domanda medesima è stata inoltrata.
Si richiama l'attenzione sulla necessità del rilascio del nulla osta da parte della scuola di provenienza, quale condizione inderogabile per l'accoglimento della domanda di iscrizione da parte del dirigente scolastico della scuola di destinazione.
Le conseguenti rettifiche di anagrafe saranno curate dalle scuole interessate, previa verifica dell’avvenuta nuova iscrizione.


8. Alunni con cittadinanza non italiana
La presenza, in continuo aumento, di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la nostra scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione e di integrazione.
È opportuno ricordare che tutti i minori, presenti sul territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola, ai sensi dell'articolo 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 286/1998 sulla disciplina dell'immigrazione e sulle condizioni dello straniero”, hanno diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno; sono altresì soggetti all’obbligo di istruzione se in età di legge. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva alla classe di assegnazione.
I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo, in attuazione del citato art. 45, comma 2, del DPR 394/99, che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
del titolo di studio eventualmente posseduto;
dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione.

Al fine di realizzare nella maniera più idonea l'integrazione dei minori stranieri e creare i presupposti per una effettiva funzionalità ed efficacia dell'attività didattica, il collegio dei docenti delle istituzioni scolastiche interessate formulerà proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi, evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la loro presenza. Per un ulteriore approfondimento delle misure di accompagnamento consigliate per favorire l'integrazione dei minori stranieri, si rimanda alla lettura del citato articolo 45 del DPR 394/1999, nonché alle Linee guida emanate da questo Ministero (cfr. circolare n. 24 del 1 marzo 2006).
Si raccomanda ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una equilibrata distribuzione della popolazione scolastica straniera e di fornire, anche nella prospettiva dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, adeguate informazioni sulle tipologie e indirizzi delle scuole secondarie di II grado.


9. Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che intendano provvedere in proprio all'istruzione dei minori soggetti all’obbligo di istruzione nel primo ciclo, secondo quanto previsto dall'articolo 111 del decreto legislativo n. 297/94, devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola del territorio di residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, di possedere capacità tecnica o economica per provvedervi, rimettendo al dirigente medesimo l’onere di accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni che si siano avvalsi dell'istruzione parentale o comunque frequentanti scuole non statali e non paritarie, si rinvia alle disposizioni in materia, diramate con la nota prot. n. 777 del 31 gennaio 2006 e con la nota prot. n. 7265 del 31 agosto 2006. In merito, pertanto, si precisa che:
- gli alunni che frequentano scuole non statali e non paritarie hanno l’obbligo di sottoporsi all’esame di idoneità qualora intendano passare alla scuola pubblica; tale obbligo non sussiste per l’intero periodo di permanenza all’interno dell’istituzione privata;
- a decorrere dal prossimo anno scolastico 2007-2008 potranno sostenere l’esame di idoneità per il passaggio ad una classe della scuola primaria i ragazzi che abbiano la stessa età degli alunni che frequentano la classe di accesso;
- limitatamente al presente anno scolastico è possibile l’esame di idoneità alla seconda classe di alunni in età anticipata;
- sono comunque fatti salvi i diritti di accesso a classe successiva, mediante esame di idoneità, degli alunni che attualmente già frequentano scuole non statali e non paritarie in età anticipata rispetto all’obbligo ordinario.
Si ricorda fin d’ora che l’Amministrazione procederà all’attuazione di indagine ispettiva sul ricorso all’istruzione familiare e sugli esami di idoneità nel primo ciclo per un’attenta considerazione del significato che essi possono assumere come garanzia di un percorso di crescita per tutti. Procederà altresì all’inserimento nelle rilevazioni integrative di un’apposita funzione per l’acquisizione dei dati relativi ai due elementi oggetto di indagine.


10. Corsi per adulti
Allo scopo di far conseguire più alti livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata, con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, a partire dal 2007 verrà dato nuovo impulso all’istruzione degli adulti attraverso la riorganizzazione e il potenziamento dei centri territoriali permanenti e dei corsi serali su base provinciale, secondo le nuove previsioni normative contenute nella legge finanziaria 2007.
Il termine per l'effettuazione delle iscrizioni ai corsi per adulti finalizzati all'alfabetizzazione culturale, ai corsi di scuola secondaria di I grado per adulti (150 ore), ai corsi serali presso gli istituti di istruzione secondaria di II grado, nonché ai corsi aventi ad oggetto l'attuazione di progetti di sperimentazione finalizzati a favorire il rientro degli adulti nel sistema formativo, è fissato al 31 maggio 2007.
Tale termine non è ovviamente applicabile ai fini dell'ammissione ai corsi a carattere modulare rientranti nell'offerta formativa libera e non curricolare delle istituzioni scolastiche.
La fissazione del succitato termine ordinario mira a consentire l'ordinato svolgimento, nei tempi previsti, delle attività propedeutiche all'inizio dell'anno scolastico. Tuttavia, in relazione a specifiche, eccezionali ragioni impeditive riferite a singoli interessati, è possibile, attraverso l'adozione di formale provvedimento, accettare iscrizioni anche dopo la data del 31 maggio 2007 e, ordinariamente, non oltre l'inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2007-2008.
Con l’occasione, conformemente al disposto di cui all'art. 2, comma 2 del decreto legislativo n. 76/2005, si raccomanda di porre in essere tutte le iniziative volte a realizzare le condizioni per il conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo da parte di coloro che ne siano sprovvisti.
Pertanto, come precisato dalla citata nota prot. n. 777 del 31 gennaio 2006, le istituzioni scolastiche statali e paritarie possono consentire, a coloro che, in età adulta, abbiano l'esigenza di conseguire la relativa attestazione, di sostenere, anche in corso d'anno, gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione (ex licenza media).


11. Privacy e trattamento dei dati sensibili
Nel corso dello svolgimento delle diverse operazioni di iscrizione precedentemente richiamate e nella fase di acquisizione delle documentazioni a sostegno della richiesta di servizi educativi o assistenziali da parte delle famiglie, le istituzioni scolastiche possono esser interessate all’acquisizione e al trattamento di dati sensibili e giudiziari riferiti agli alunni o a loro familiari.
Si richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici su questo particolare aspetto della privacy e sulla scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in materia dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di trattamento dei dati personali).


12. Moduli e iscrizioni on-line
Si forniscono in allegato, a titolo orientativo, i modelli relativi alle iscrizioni degli alunni.
La modulistica comprende:
Modulo unico di domanda valido per tutte le iscrizioni, che le scuole integreranno per le scelte delle opportunità formative nella scuola dell’infanzia e nei diversi ordini e gradi di scuola;
Modulo A per avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica;
Modulo B integrativo per le scelte degli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica.
Si conferma anche per l'anno in corso la possibilità di iscrizione on-line da parte degli alunni che si iscrivono alla prima classe di istituti di istruzione secondaria di II grado. Le istruzioni relative a tale procedura sono fornite direttamente sul sito di questo Ministero (www.pubblica.istruzione.it).



Firmato
Il Direttore Generale
Mario G. Dutto








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