La scuola materna Casa del Bosco di Bolzano si autocensura vietando i canti di Natale per rispetto alla multiculturalità islamica.
Data: Giovedì, 14 dicembre 2006 ore 17:19:18 CET
Argomento: Opinioni


dal Corriere della Sera

L'ex sindaco della Cdl: «Ma così sono i cristiani ad essere offesi» Canti di Natale cancellati, scontro a Bolzano Ha sollevato polemiche la decisione di una scuola materna di «oscurare» la nascita di Gesù per non offendere i non cristiani

BOLZANO - In questo periodo la città è in piena atmosfera natalizia, con le bancarelle di piazza Walther ricolme di gadget natalizi, i banchetti che per le strade offrono succo di mela e vin brulé, i venditori ambulanti di pane e wurstel e i noti angioletti in ceramica a fare capolino ad ogni angolo. A Bolzano, come del resto in tutto l'Alto Adige e nei paesi mitteleuropei, la tradizione del Natale è particolarmente sentita dalla popolazione. Per questo motivo ha fatto parecchio discutere la decisione degli insegnanti di una scuola materna di cancellare la tradizionale recita a base di carole e canti sulla nascita del Bambin Gesù. La motivazione? Nell'istituto ci sono anche diversi bambini figli di extracomunitari non cristiani e una eccessiva enfatizzazione del Natale come festa religiosa avrebbe potuto in qualche modo risultare offensiva.
LE PROTESTE - La decisione è stata presa in un asilo in un quartiere popolare della città nel quale vivono molti stranieri. Come era prevedibile, sono subito montate le proteste di alcuni genitori, che hanno chiesto ai responsabili della scuola di cambiare idea. Ci sono stati anche interventi di esponenti politici, come quello dell'Union fuer Suedtirol, della destra di lingua tedesca: in una nota, il movimento fondato dalla "pasionaria" Eva Klotz afferma che «la tolleranza nei confronti delle altre culture non significa che dobbiamo rinunciare alla nostra cultura ed ai nostri costumi».
«OFFESI I CRISTIANI» - Per Giovanni Benussi, sindaco per pochi mesi alla guida di una giunta della Cdl lo scorso anno (non aveva la maggioranza in consiglio e al ritorno alle urne il centrosinistra e la Svp sono tornati a prevalere), la cosa è «assurda ed aberrante» perchè «censurare il Dio che si incarna per amore dell'umanità forse sarà politically correct, ma certamente è un'offesa per i cristiani e per la nostra cultura». Sull'onda delle polemiche la dirigente della scuola materna ha annunciato una riunione degli insegnanti nella quale sarà ulteriormente valutata la circostanza.
14 dicembre 2006

 

da " Repubblica"

Cancellato il divieto delle maestre che "per non offendere gli islamici" avevano "bloccato"
la canzonicina scatenando la polemica. Il via libera dopo l'intervento del direttore del circolo
Natale, contrordine a Bolzano
"A scuola si canta Stille Nacht"


I bambini della materna di Bolzano potranno cantare le canzoncine di Natale
BOLZANO - Marcia indietro: i bambini di Bolzano canteranno la canzoncina di Natale a scuola.
Un ordine del direttore del circolo scolastico cancella il caso della materna che aveva vietato riferimenti a Gesù per rispetto ai bambini islamici. Alla festicciola di Natale gli scolaretti della "Casa del bosco" canteranno insieme, italiani e stranieri, cattolici e musulmani, Stille Nacht, il più amato dei canti del mondo tedesco.

Siamo ad Oltrisarco, uno dei quartieri di Bolzano con la maggior presenza di stranieri nelle scuole: nella "Casa del bosco", su 80 iscritti, 30 sono stranieri. Tutti gli istituti sono alla ricerca della migliore ricetta per favorire l'integrazione, ma quando si è trattato di programmare le canzoni della recita, le maestre della materna hanno deciso di cancellare le canzoncine in cui si parla di Gesù per non offendere i bambini musulmani.

Apriti cielo: le prime ad essersi infuriate sono state le stesse mamme che non hanno capito il perché di quella decisione e hanno chiesto alla direzione scolastica di cambiare idea. Subito dopo è arrivata la durissima presa di posizione della sovrintendente scolastica dell'Alto Adige, Bruna Rauzi: "È una scelta che non condivido per nulla", ha detto. "La nostra identità culturale va salvaguardata e non dobbiamo aver paura di tirar fuori Gesù Bambino quando arriva Natale".

L'ultima, e decisiva parola, l'ha presa il direttore del circolo scolastico Gianfranco Cornella: "A Natale, Stille Nacht si canterà". Soddisfazione è stata espressa da Titan Miftin, albanese di nascita ed ex presidente della Cosulta stranieri di Bolzano, ora cittadino italiano e mediatore culturale nelle scuole: "Le maestre forse sono state troppo zelanti. Tra i bambini - ha spiegato Titan che da 10 anni opera con gli straieri nelle scuole -il razzismo non esiste, e non ho mai sentito nessuno di loro chiedere che si tolga il crocifisso da un'aula oppure che non si canti di Gesù Bambino. Ricordiamo che dal canto può venire la reciproca conoscenza e si può aprire una strada per conoscere le gente con la quale si vive".

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