NON SONO PREVISTE 350MILA ASSUNZIONI DI PRECARI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Data: Giovedì, 14 dicembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Salta l’assunzione di massa per 350mila addetti della Pubblica amministrazione: «Ci sono soldi solo per 8mila contratti»
Precari amici a bocca asciutta, la sanatoria non si fa
 Roma - Niente di nuovo, in fondo. La maggioranza ha cambiato idea un’altra volta. «Non sono previste 350 mila assunzioni di precari nella pubblica amministrazione”. Lo afferma il ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais -a margine della celebrazione dei 60 anni della Svimez nella Biblioteca nazionale di Roma- chiarendo: “In effetti, avremo 8.000 assunzioni nella Pa quest’anno con i fondi disponibili per il 2007 e avvieremo nei prossimi tre anni l’assunzione di 150 mila precari della scuola, che però sono già pagati dalla Pubblica istruzione perchè sono tutti supplenti annuali che stanno in graduatoria. Dopodichè, avvieremo un piano di stabilizzazione dei precari, che sarà legato a un turn over delle persone che andranno in pensione: su 10 nuovi pensionati, saranno riassorbite sei persone e di queste una parte sarà di precari”.
 Per quanto riguarda poi la questione dei cosiddetti 'conti dormientì, Nicolais osserva che “c'è bisogno che i fondi disponibili non siano una tantum ma per il futuro: abbiamo la necessità di guardare se questi conti dormienti sono utilizzabili o meno. Il ministro Padoa-Schioppa sta valutando questa opportunità”.
 Se questi fondi dovessero essere confermati, in ogni caso, “non potremo pensare di cambiare volto a quello che è il piano di stabilizzazione perchè -sottolinea il ministro-la Pubblica amministrazione ha bisogno di snellirsi, di aumentare la sua produttività, di migliorare la sua qualità. E su questo stiamo lavorando”.
 “Sono contenta che il Consiglio dei Ministri abbia fatto chiarezza sui 350 mila precari. E’ un problema che va risolto, ma serve un piano, non una sanatoria perchè non è più tempo di grandi protezionismi e di grandi sanatorie”. Lo ha sottolineato il ministro le Politiche europee, Emma Bonino, intervenuta alla premiazione del 'Confindustria Awards for excellencè.
 Il ministro ha poi sottolineato che: “lo stato non può e non deve sostituirsi a meccanismi di impresa e mi dispiace vedere che non sempre questo viene praticato in modo lineare. Il mercato non è una giungla, ha bisogno di regole ma dentro queste non si possono infilare dati dirigistici o statalistici”.
 Ieri anche il giuslavorista Pietro Ichino sulle colonne del Corriere della Sera ha preso posizione sull’idea di assumere 350 mila precari della Pubblica amministrazione. «L’immissione generalizzata di centinaia di migliaia di lavoratori nel settore pubblico - ha scritto il professore -rischia di essere un rimedio peggiore del male». I nuovi assunti, in pratica, non farebbero altro che assimilare in toto le caratteristiche del sistema malato della macchina statale, malfunzionante e in gran parte estranea al più democratico sistema per valorizzare il lavoro, la meritocrazia.
 “Il professor Ichino ha ragione: senza una preventiva riforma dei meccanismi di valutazione della pubblica amministrazione e l’adozione di seri criteri meritrocratici nelle politiche retributive una infornata automatica di centinaia di migliaia di precari nella pubblica amministrazione aggraverebbe tutti i mali della stessa e la renderebbe ancor più irriformabile”. E’ quanto afferma in una nota, Lanfranco Turci, vicecapogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera.
 “Venerdì 15 presenteremo a Milano insieme ai professori Ichino e Mattarella una proposta di legge per l’istituzione dell’Autorità per la valutazione delle strutture del personale pubblico. Mi auguro -conclude Turci- che su questi temi si possa realizzare una convergenza fra le principali forze parlamentare quale si realizzò al momento delle leggi Bassanini”.
 “Cercare di fare tutto e di farlo male mi sembra peggio della medicina”. E’ il leader della Uil, Luigi Angeletti, a margine del convegno Italia-Usa sul mercato del lavoro, a commentare così l’eventualità che l’assunzione dei precari nella Pubblica amministrazione possa avvenire, come allo studio del governo, attraverso l’utilizzo di conti correnti 'dormientì. “Abbiamo criticato giustamente la finanza creativa di Tremonti ma qui tra l'utilizzo del Tfr per le infrastrutture ai conti correnti dormienti... di creatività ce ne è anche troppa”, aggiunge sollecitando invece, da parte dell’esecutivo, “una maggiore chiarezza”. “Dovrebbero dire chiaramente se ci sono i soldi e che cosa vanno a finanziare”, conclude.
 “La richiesta del Pdci è già stata accolta, per fortuna. Si tratta della regolarizzazione di tutti i precari della pubblica amministrazione. Poco più di trecentomila persone, oggi private di futuro, perchè il precario non ha il futuro garantito, riceveranno a Natale il regalo di un lavoro sicuro. Per questo sono molto soddisfatto”. Lo ha annunciato il leader dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, conversando con i giornalisti alla Camera.
 “E' odioso il clima di strisciante razzismo nei confronti dei precari della Pubblica Amministrazione”. Lo dice il sottosegretario all’Economia, Paolo Cento, il quale sottolinea in una nota che “governo e maggioranza devono trovare le soluzioni tecniche per inserire nella Finanziaria la tutela dei lavoratori della P.a. che, dopo essere stati discriminati e sfruttati per anni, ora rischiano di trovarsi abbandonati. Garantire il lavoro contro flessibilità selvaggia e sfruttamento, nel pubblico impiego come nel privato, è una delle priorità del governo dell’Unione” conclude Cento.







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