Grande
entusiasmo all’istituto «G. Parini» per la
visita di Millesi, Caserta e Polito con i quali si è
discusso di sport come disciplina e modello di vita.
Tutti pazzi per... Archiviati divi del cinema,
cantanti e veline è arrivato il tempo
dei calciatori. Già, sono loro i nuovi
idoli dei teenager. Di tutti, ragazzi e
ragazze, senza eccezione alcuna. Per
loro battono i cuori, impazziti dalla
gioia. Per loro si urla a squarciagola,
cercando un sorriso e una parola particolare
da ricordare per sempre. Poi,
però, ci si accontenta di un autografo
strappato tra la folla a testimonianza di
un momento storico, irripetibile. L’attimo
in cui si è sfiorato il braccio di Fabio
Caserta, di Ciro Polito e del catanese
Francesco Millesi, calciatori del Catania.
Ed è stato con un entusiasmo da
stadio, che i ragazzi dell’istituto «G. Parini
» hanno vissuto il momento dell’incontro
con i tre giocatori di quella
fantastica squadra che sogna e fa sognare
tutti con un quarto posto solitario
in classifica.
E così nell’auditorium stracolmo di
ragazzini sembrava proprio di stare in
curva: urla, cori, salti. Foglietto in mano
e cuore in gola.
Fabio Messina centrocampista tredicenne
della squadra della scuola media
Parini raduna in gran fretta i suoi compagni:
il portiere Riccardo Barbagallo,
i difensori, Alessadro Pulvirenti e Chirstian
Forcisi, l’altro centrocampista, Simone
Avelli e gli attaccanti, Dario Di
Dio, Roberto Infarinato e Gabrielle Scuderi
che sperano di poter giocare una
partitella con Caserta, Millesi e Polito.
«Solo il calcio d’inizio, ma per noi è
comunque un sogno – dice Fabio Messina
- ho il cuore in gola dall’emozione.
Speravo ci fosse anche Mascara per
dirgli che siamo tutti con lui, e consigliarli
di non fare più stupidaggini in
campo. Magari la prossima volta avrò
la fortuna di incontrarlo...» «Il capitano
sono io!» Irrompe Riccardo Barbagallo,
che sottolinea: «Così come nella
squadra del Catania anche in quella
della Parini il capitano è il portiere, a
lui tocca il compito di parlare. Vado allo
stadio con mio padre e mi piacerebbe
seguire il Catania anche in trasferta;
finora sono stato solo a Roma, non è
andata molto bene ma l’emozione di
vedere la tua squadra del cuore giocare
all’Olimpico è stata grandiosa.»
Alla domanda, di chi sia il suo idolo,
Riccardo risponde senza esitazione:
«Pantanelli, e vorrei avere tanto i suoi
riflessi!»
A scatenarsi anche le ragazzine. Benedetta
Tribulato, 13 anni e tanta grinta,
mostra con soddisfazione l’autografo
di Caserta e aggiunge: «Va bene lo
stesso anche se mi piace da morire
Mascara. E’ il mio preferito e basta.»
Paola Raccuzzo, invece, sembra avere
le idee più chiare: «Spinesi mi sembra
un tipo giusto, non è stato mai squalificato,
credo dia davvero un buon
esempio.»
Grazie all’euforia dei ragazzi anche
gli adulti si lasciano trasportare dall’entusiasmo
e così il vicesindaco Giuseppe
Arena, promotore dell’iniziativa
che porterà i giocatori del Catania anche
in altri istituti scolastici, si dichiara
soddisfatto perchè «in un momento
importante per la città è giusto che
siano proprio i calciatori a lanciare un
messaggio di sport inteso come modello
di vita e di disciplina.»
Conclude Giuseppe Adernò, preside
dell’ istituto Parini :«I ragazzi hanno
vissuto una giornata particolare mettendo
in primo piano il valore educativo
dello sport divertendosi.»
LUCY GULLOTTA (da www.lasicilia.it)