IL CATANIA NELLE SCUOLE: Aperti gli incontri dei calciatori rossazzurri con gli studenti. Finalmente dal calcio un messaggio che parla dei veri valori
Data: Mercoledì, 13 dicembre 2006 ore 01:14:42 CET
Argomento: Rassegna stampa


Grande entusiasmo all’istituto «G. Parini» per la visita di Millesi, Caserta e Polito con i quali si è discusso di sport come disciplina e modello di vita.

Tutti pazzi per... Archiviati divi del cinema, cantanti e veline è arrivato il tempo dei calciatori. Già, sono loro i nuovi idoli dei teenager. Di tutti, ragazzi e ragazze, senza eccezione alcuna. Per loro battono i cuori, impazziti dalla gioia. Per loro si urla a squarciagola, cercando un sorriso e una parola particolare da ricordare per sempre. Poi, però, ci si accontenta di un autografo strappato tra la folla a testimonianza di un momento storico, irripetibile. L’attimo in cui si è sfiorato il braccio di Fabio Caserta, di Ciro Polito e del catanese Francesco Millesi, calciatori del Catania. Ed è stato con un entusiasmo da stadio, che i ragazzi dell’istituto «G. Parini » hanno vissuto il momento dell’incontro con i tre giocatori di quella fantastica squadra che sogna e fa sognare tutti con un quarto posto solitario in classifica. E così nell’auditorium stracolmo di ragazzini sembrava proprio di stare in curva: urla, cori, salti. Foglietto in mano e cuore in gola. Fabio Messina centrocampista tredicenne della squadra della scuola media Parini raduna in gran fretta i suoi compagni: il portiere Riccardo Barbagallo, i difensori, Alessadro Pulvirenti e Chirstian Forcisi, l’altro centrocampista, Simone Avelli e gli attaccanti, Dario Di Dio, Roberto Infarinato e Gabrielle Scuderi che sperano di poter giocare una partitella con Caserta, Millesi e Polito. «Solo il calcio d’inizio, ma per noi è comunque un sogno – dice Fabio Messina - ho il cuore in gola dall’emozione. Speravo ci fosse anche Mascara per dirgli che siamo tutti con lui, e consigliarli di non fare più stupidaggini in campo. Magari la prossima volta avrò la fortuna di incontrarlo...» «Il capitano sono io!» Irrompe Riccardo Barbagallo, che sottolinea: «Così come nella squadra del Catania anche in quella della Parini il capitano è il portiere, a lui tocca il compito di parlare. Vado allo stadio con mio padre e mi piacerebbe seguire il Catania anche in trasferta; finora sono stato solo a Roma, non è andata molto bene ma l’emozione di vedere la tua squadra del cuore giocare all’Olimpico è stata grandiosa.» Alla domanda, di chi sia il suo idolo, Riccardo risponde senza esitazione: «Pantanelli, e vorrei avere tanto i suoi riflessi!» A scatenarsi anche le ragazzine. Benedetta Tribulato, 13 anni e tanta grinta, mostra con soddisfazione l’autografo di Caserta e aggiunge: «Va bene lo stesso anche se mi piace da morire Mascara. E’ il mio preferito e basta.» Paola Raccuzzo, invece, sembra avere le idee più chiare: «Spinesi mi sembra un tipo giusto, non è stato mai squalificato, credo dia davvero un buon esempio.» Grazie all’euforia dei ragazzi anche gli adulti si lasciano trasportare dall’entusiasmo e così il vicesindaco Giuseppe Arena, promotore dell’iniziativa che porterà i giocatori del Catania anche in altri istituti scolastici, si dichiara soddisfatto perchè «in un momento importante per la città è giusto che siano proprio i calciatori a lanciare un messaggio di sport inteso come modello di vita e di disciplina.» Conclude Giuseppe Adernò, preside dell’ istituto Parini :«I ragazzi hanno vissuto una giornata particolare mettendo in primo piano il valore educativo dello sport divertendosi.»

LUCY GULLOTTA (da www.lasicilia.it)







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