Sono oltre 6000 i docenti precari che
nell’anno scolastico in corso hanno
ottenuto un contratto a tempo determinato,
assunti dal primo settembre
e licenziati al 31 agosto. Il provvedimento
contenuto nella Finanziaria in
Senato, prevede l’assunzione di
150.000 precari che attendono di essere
chiamati nei prossimi tre anni,
mentre le graduatorie permanenti
verranno trasformate in graduatorie
ad esaurimento. Secondo il ministero
della Pi per consentire l’immissione
nei ruoli di tutti i precari le liste verranno
bloccate fino a quando saranno
assunti tutti i non di ruolo. Vi sarà solo
spazio per il «ripescaggio» dei precari
che hanno maturato il diritto di
partecipare ai corsi abilitanti speciali,
gestiti dalle università (che ritardano
ad avere inizio), iscritti alle Sissis,
scuole di specializzazione, nei due
anni di durata dei corsi.
E’ ovvio che per quanto concerne la
nostra provincia, nell’arco del triennio
non potranno tutti i precari entrare in
pianta stabile nella scuola, malgrado
con i pensionamenti, saranno vacanti
oltre quattromila cattedre. Per cui è
certo che le 150000 assunzioni non
basteranno per coprire tutti i posti
che si renderanno disponibili. Oltretutto,
il numero dei docenti precari
catanesi inclusi nelle graduatorie permanenti
risulta superiore a quello dei
posti che saranno assegnati a Catania.
Insomma, il precariato costituisce il
male incurabile della scuola italiana.
I provvedimenti e le misure fino ad
ora adottati si sono sempre rivelati
iniqui. Basti pensare che a Catania
quest’anno, sono stati conferiti oltre
seimila contratti a tempo determinato,
quantitativo di gran lunga superiore
rispetto al decorso anno scolastico.
Nelle graduatorie permanenti si
trovano docenti che hanno superato il
concorso da parecchi anni e gli abilitati
dei corsi riservati, mentre è da
circa 10 anni che non vengono banditi
concorsi a cattedre. Fioroni promette
che saranno emanati i concorsi
sui posti disponibili, per cui, a suo
avviso, tra le cattedre che verranno
assegante ai docenti che si troveranno
nelle graduatorie ad esaurimento
e le cattedre che saranno assegnate
con i prossimi concorsi a suo avviso
«il precariato non ci sarà più nel giro
di pochi anni». Fioroni promette che
saranno emanati i concorsi sui posti
disponibili per cui a suo avviso tra le
cattedre che verranno assegnate ai
docenti che si troverano nelle graduatorie
ad esaurimento e le cattedre
che saranno assegnate con i prossimi
concorsi «il precariato non ci sarà più
nel giro di pochi anni».
Il Ministro è convinto di farcerla,
anche se lo scetticismo è generale.
Basti pensare che molti docenti catanesi
inclusi nelle gradautorie permanenti
attendono da anni e hanno
quasi raggiunto l’età pensionabile.
Bandire invece i concorsi potrebbe
essere l’unica razionale via di uscita.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)