Una inedita combinazione sindacale che vede Gilda, Snals e Cobas tenta un rischiosissimo sciopero. Il rischio boomerang incombe
Data: Mercoledì, 06 dicembre 2006 ore 19:24:24 CET
Argomento: Rassegna stampa


Comunicato stampa SNALS-Conf.S.A.L del 6 dicembre 2006
SNALS-CONFSAL: DOMANI 7 DICEMBRE SCIOPERO SCUOLA, UNIVERSITA’, RICERCA E AFAM

Roma, 6 dicembre. Lo Snals-Confsal conferma, per l’intera giornata di domani, lo sciopero contro la Legge Finanziaria 2007 da parte dei lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Afam (Alta formazione artistica e musicale).
La penalizzazione da parte di questa Finanziaria del settore della conoscenza è una grave iniquità per i lavoratori del comparto; essa pregiudica lo sviluppo culturale, economico e occupazionale del Paese e va contro gli accordi europei. Inoltre, il piano di stabilizzazione dei precari non ha una copertura finanziaria certa e determinata e, pertanto, rimane virtuale.
“Il rinvio di un anno dei rinnovi contrattuali, la previsione di risorse esigue e di fatto indisponibili, i tagli insostenibili agli organici e il debole e incerto piano di stabilizzazione dei precari – ha dichiarato il segretario generale vicario Marco Paolo Nigi – costituiscono le motivazioni profonde del disagio dei lavoratori della conoscenza e della conseguente azione di sciopero”.
“La Legge Finanziaria 2007 – ha concluso Nigi - va nettamente modificata nei settori chiave dello sviluppo, oltre che nelle politiche occupazionali e previdenziali”.
Lo sciopero di domani completa la prima fase di protesta dei lavoratori autonomi avviata dalla manifestazione di Roma del 20 ottobre e proseguita fino a oggi con le numerose manifestazioni avvenute in tutte le regioni italiane.


Gilda degli Insegnanti: lo sciopero virtuale di Cgil, Cisl, Uil .


Incuranti verso gli appelli ad un’azione unitaria nei confronti della finanziaria e per l’apertura delle trattative, Cgil, Cisl e Uil, dopo l’intervento della Commissione di Garanzia sono stati “costretti” a spostare lo sciopero.
Siccome è del tutto incredibile che dei navigatissimi sindacalisti ignorino le norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero, appare evidente che la volontà è stata, sin dall’inizio, quella di promuovere un’azione di protesta semplicemente virtuale.
Da subito è apparso chiaro che l’unico sciopero “reale” dei Confederali è stato quello indetto (in alleanza con l’ANP - Associazione Nazionale Presidi), per i presidi incaricati a sostegno di una discutibile sanatoria.
Se aggiungiamo le nomine, sempre più frequenti, ai vertici dell’Amministrazione per meriti politici e sindacali, allora il quadro diviene veramente sconfortante.



IL COORDINATORE NAZIONALE
(Rino Di Meglio)
Domani sciopero!

Domani migliaia di insegnanti incroceranno le braccia per lo sciopero generale proclamato dalla Gilda degli Insegnanti.

Lo sciopero è indetto per protestare contro i tagli alle spese per l’Istruzione previsti nella legge finanziaria e contro il mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da 11 mesi.

Neppure il contratto precedente è stato onorato, infatti lo 0,7% e 155 milioni di Euro (derivanti dai risparmi di sistema), pur previsti e finanziati, sono rimasti nelle casse del tesoro, con l’attuazione di una strategia di dimenticanze e dilazioni.

La Gilda degli insegnanti chiede inoltre che il Senato modifichi la legge nella parte in cui si prevede la cancellazione delle graduatorie permanenti dei precari. I primi passi positivi compiuti dal Governo in questo senso fanno ben sperare, almeno su questo punto, ma la pressione va mantenuta, per evitare che nella fretta finale l’emendamento sparisca, come già avvenuto a Montecitorio.

La protesta della Gilda continuerà nei giorni 12 e 13 dicembre, con presidi di insegnanti innanzi al Senato.

IL COORDINATORE NAZIONALE
(Rino Di Meglio)
Roma, 6 dicembre 2006

 

7 DICEMBRE 2006
SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA
Manifestazione nazionale a Roma
Pza.Navona ore 10 (di fronte al Senato)
Comunicato-stampa

Il 7 dicembre i COBAS, dopo il successo dello sciopero generale di tutto il lavoro dipendente del 17 novembre con trecentomila manifestanti in piazza in 26 città, invitano tutta la scuola pubblica a scioperare di nuovo per l’intera giornata contro la Finanziaria, la precarizzazione del lavoro, il blocco dei contratti, la perdurante “riforma” Moratti, i finanziamenti alla scuola privata, la trasformazione della scuola in un’azienda che si pone il disastroso obiettivo dell’assunzione diretta del personale da parte dei capi di istituto.
Anche lo Snals e Gilda, dopo mesi di passività di fronte ad un Fioroni che prosegue il morattismo, hanno promosso per il 7 lo sciopero: e’ dunque una buona occasione per far sì che diventi lo sciopero di tutti/e. E’ invece inutile e solo preoccupato di non disturbare il “governo amico” lo sciopericchio di un’ora convocato da Cgil-Cisl-Uil per il 14 dicembre: per questo invitiamo i docenti ed Ata dei tre sindacati concertativi a unirsi allo sciopero del 7 per far si che la stragrande maggioranza degli istituti resti chiusa in difesa dell’istruzione pubblica.
Il 7 i COBAS, insieme a studenti e ricercatori, manifesteranno a Roma in Piazza Navona (ore 10) di fronte al Senato, ove è in discussione la Finanziaria. Nel corso della manifestazione interverranno senatori/trici per spiegare la posizione e gli impegni dei rispettivi partiti nei confronti della politica scolastica del governo e dei provvedimenti previsti in Finanziaria.
Il 7 dunque sciopereremo e manifesteremo contro i tagli alla scuola pubblica della Finanziaria (migliaia di classi e 50 mila posti di lavoro) e i finanziamenti alla scuola privata (150 milioni di euro in più rispetto al governo Berlusconi); per l'abrogazione delle leggi Moratti; per l'assunzione di tutti/e i precari, poiché non è affatto sufficiente il mantenimento delle graduatorie permanenti per altri 5-6 anni, visto che il governo vuole arrivare all’assunzione diretta del personale da parte dei capi di istituto; per il rinnovo del contratto scaduto da un anno, con 300 euro di aumento per docenti ed Ata, e per la corresponsione immediata dell'indennità di vacanza contrattuale; contro i tagli alle pensioni e il furto del TFR; per la restituzione del diritto di assemblea ai Cobas e a tutti i lavoratori/trici.
Piero Bernocchi

Portavoce nazionale dei Cobas - Comitati di base della scuola
Non vogliamo i tagli alla scuola pubblica e i finanziamenti alla scuola privata
Vogliamo l'abrogazione delle leggi Moratti, che distruggono scuola e università
Vogliamo un reale recupero del potere d’acquisto dei nostri stipendi per ridurre il divario con quelli europei; perciò richiediamo un aumento di 300 euro netti mensili per docenti e Ata e l’immediata corresponsione dell'indennità di vacanza contrattuale
Vogliamo il ripristino di un meccanismo automatico di difesa dei salari (una nuova scala mobile) e degli scatti biennali di anzianità
Vogliamo l’abolizione del fondo di istituto, strumento di divisione tra docenti e Ata. Le somme ad esso destinate vanno ridistribuite tra docenti e Ata, assorbite in paga base e quindi pensionabili
Vogliamo che sia garantita l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti e Ata precari su tutti i posti vacanti.l’equiparazione dei diritti (ferie, malattia …) tra personale a tempo determinato e indeterminato.la parità normativosalariale tra lavoratori/trici precari e stabili, il mantenimento delle graduatorie permanenti
Vogliamo il potenziamento degli organici per migliorare la qualità della didattica, attraverso: il tetto massimo di 20 alunni per classe, il rimpiazzo integrale dei pensionamenti, il ricalcolo dell’organico Ata anche in rapporto alle dimensioni dei locali della scuola
Vogliamo che, nelle scuole medie e superiori, due delle 18 ore di cattedra siano destinate alla programmazione
Vogliamo il ruolo unico docente dalle materne alle superiori
Vogliamo la riduzione a 35 ore settimanali per gli Ata
Vogliamo il pieno riconoscimento dell’anzianità di servizio pregressa per gli Ata transitati dagli enti locali allo stato
Vogliamo che i docenti inidonei possano rimanere nei loro posti di utlizzazione
Vogliamo che tutti i lavoratori, i singoli eletti nelle Rsu e tutte le
organizzazioni sindacali abbiano il diritto di parola e di convocare assemblee in orario di servizio
Vogliamo una vecchiaia dignitosa e siamo contro i tagli alle pensioni e il furto del TFR
Roma, 5 dicembre 2006
 


Prot.n. 12375/FR
TELEX
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA
GABINETTO
Roma, 28 novembre 2006
Oggetto: GILDA NAZIONALE DEGLI INSEGNANTI: INDIZIONE DI SCIOPERO.
COMPARTO SCUOLA.
SI COMUNICA CHE LA GILDA NAZIONALE DEGLI INSEGNANTI HA INDETTO "LO
SCIOPERO NAZIONALE DEL PERSONALE DOCENTE DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE
E GRADO PER L'INTERA GIORNATA DEL 7 DICEMBRE 2006". L'AZIONE DI SCIOPERO
IN QUESTIONE INTERESSA IL SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE "ISTRUZIONE" DI
CUI ALL'ART. 1 DELLA LEGGE 12 GIUGNO 1990, N. 146 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED
INTEGRAZIONI E ALLE NORME PATTIZIE DEFINITE AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA
LEGGE MEDESIMA. PERTANTO IL DIRITTO DI SCIOPERO VA ESERCITATO IN
OSSERVANZA DELLE REGOLE E DELLE PROCEDURE FISSATE DALLA CITATA
NORMATIVA. NEL RICHIAMARE LA PARTICOLARE ATTENZIONE SULLA NECESSITA'
DEL RISPETTO DELLA SUINDICATA NORMATIVA, SI PREGANO LE SS.LL., AI SENSI
DELL'ART. 2, COMMA 6 , DELLA LEGGE 12 GIUGNO 1990, N. 146, E SUCCESSIVE
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI, DI ATTIVARE, CON LA MASSIMA URGENZA, LA
PROCEDURA RELATIVA ALLA COMUNICAZIONE DELLO SCIOPERO ALLE
ISTITUZIONI SCOLASTICHE E, PER LORO MEZZO ALLE FAMIGLIE ED AGLI ALUNNI,
ED ASSICURARE DURANTE L'ASTENSIONE LE PRESTAZIONI RELATIVE AI SERVIZI
PUBBLICI ESSENZIALI COSI' COME INDIVIDUATI DALLA NORMATIVA CITATA. SI
PREGANO INOLTRE LE SS.VV. DI INVITARE I DIRIGENTI SCOLASTICI A FAR
PERVENIRE I DATI RELATIVI ALLE ASTENSIONI DAL LAVORO DEL PERSONALE DEL
COMPARTO, AI SENSI DELL'ART. 5 DELLA LEGGE 146/90, UTILIZZANDO IL SISTEMA
INFORMATIZZATO DEL MINISTERO - HOME PAGE SITO WWW.MPI.IT RETE
INTRANET - SEZIONE "QUESTIONARI E RILEVAZIONI", SELEZIONANDO LA VOCE
"RILEVAZIONE SCIOPERI".
IL VICE CAPO DI GABINETTO
(Dott. Sergio Scala)
Destinatari
AT DIRETTORI GENERALI REGIONALI
LORO SEDI
AT DIRIGENTI UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALI
LORO SEDI







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